Ginesio Fest 2023 – Quarta edizione
Un’opportunità straordinaria per vivere momenti culturali di gioia e divertimento in un contesto stimolante. Torna il Ginesio Fest, uno degli eventi più attesi della stagione festivaliera teatrale. La sua quarta edizione – la seconda diretta da Leonardo Lidi – si svolgerà dal 18 al 25 agosto presso la cittadina di San Ginesio, in provincia di Macerata.
Il Ginesio Fest, diventato un punto di riferimento nella geografia teatrale italiana, vedrà la cittadina di San Ginesio trasformata in un palcoscenico incantevole, circondato dalle storiche mura medievali. Uno dei borghi più belli d’Italia, che nel 2016 è stato gravemente danneggiato dal terremoto, ma che ha saputo sin da subito dimostrare la forte volontà di rinascita sociale culturale ed economica. Un festival diffuso e originale i cui spettacoli, residenze artistiche, seminari e laboratori per professionisti, bambini e adolescenti si intrecciano con gli spazi della cittadina.
Punta di diamante dell’intero programma è il Premio San Ginesio “All’arte dell’Attore”, anch’esso alla quarta edizione, assegnato da una giuria presieduta da Remo Girone e composta dal giornalista Rodolfo di Giammarco, dall’attrice Lucia Mascino, dalla poetessa Francesca Merloni e dal regista Giampiero Solari. Il premio celebra ogni anno un attore e un’attrice che si sono distinti nel corso delle loro carriere. Le edizioni precedenti hanno visto il premio assegnato a Federica Fracassi, Massimo Popolizio, Carolina Rossi, Michele Di Mauro, Paolo Pierobon, Lino Guanciale, Petra Valentini. “San Ginesio è il Patrono della gente di teatro, ed è anche il Patrono del Borgo di San Ginesio. – afferma Remo Girone – il Premio San Ginesio All’arte dell’Attore, non poteva che nascere qui”. I vincitori saranno annunciati ad agosto.
Nella costruzione di questo percorso teatrale incentrato sulla maschera, la direzione artistica punta sempre la sua attenzione sulla drammaturgia contemporanea, una drammaturgia che affronta il linguaggio del presente.
“La prima artista a cui ho pensato – racconta il Direttore Artistico Lidi – per avviare questa ricerca attorno alla maschera è Giuliana Musso. Da spettatore mi sono emozionato nell’incontrarla così diversa e così credibile nelle varie dimensioni che ha abitato negli anni. Maschere inaspettate. “La Scimmia” (18 agosto ore 21.00) è il nostro inizio. Primordiale e mostruosa, può indossare la maschera del Buffone. Trasformazione, evoluzione ed involuzione della specie, tornare bestie e ritrovarsi in gabbia, in una involontarietà volontaria. Il nostro anno Uno non poteva che essere questo spettacolo. Per condividere con il pubblico Ginesino il mio stupore nel vedere gli artisti abitare più maschere e più mondi e per sottolineare il trasformismo come forma d’arte in questa edizione vedremo alcuni attori indossare più abiti. È il caso di Giuliana Musso che, come secondo spettacolo presenterà “Mio Eroe” (20 agosto ore 21.00), spettacolo che racconta le maschere di dolore delle madri durante la guerra. Una guerra specifica e allo stesso tempo generica. Una guerra lontana che ci tocca da vicino. Un’esperienza collettiva imprescindibile in questo momento storico. Altro pianeta da esplorare insieme è quello proposto da una compagnia di cui posso definirmi un tifoso rumoroso: La Piccola Compagnia Dammacco. Le loro maschere del presente sanno essere divertenti e paradossali, concrete e sulla Luna. Empatici, non temono il pop e sanno raggiungere vette di drammaturgia altissime con storie semplici e mai facili. “Esilio” (19 agosto ore 21.00) è la storia di un Omino e della sua Anima obbligati ad affrontare la perdita del lavoro e la conseguente perdita dell’identità. “La buona educazione” (21 agosto ore 21.00) è la storia di una zia zitella costretta a ricoprire il ruolo di Madre per l’amore di un nipote juventino. Perché ancora oggi “la maschera”? Due momenti nella stessa sera ci aiuteranno a rispondere a questa domanda. Si parte con lo spettacolo “Sulla morte senza esagerare” (22 agosto ore 21.00), spettacolo di esordio della Compagnia dei Gordi. Originali e coerenti i Gordi hanno saputo imporsi nel teatro italiano in un battito di ciglia. Partendo dalla maschera hanno costruito una poetica solida e fantasiosa. Seguirà un momento di riflessione, una novità che non vedo l’ora di condividere con il nostro pubblico. Francesco Mandelli vi aspetta per Talk Mask (22 agosto ore 22. 30). Chi ha saputo raccontare attraverso la Maschera il paese negli ultimi quindici anni? Chi ha indossato il volto dell’Italiano e l’ha portato all’estremità delle sue contraddizioni nel nuovo secolo? Francesco Mandelli, nella parentesi dei Soliti Idioti con Fabrizio Biggio, ha creato maschere in grado di coabitare in cinema, teatro e televisione. Ma quando indossare una maschera? E quando la maschera, come nel meraviglioso film con Jim Carrey, diventa schiavitù e trappola? In questo viaggio attraverso la maschera non potevamo certo rinunciare al pensiero produttivo e alla formazione, tasselli fondamentali per la nostra realtà che non dimentica la ricostruzione come punto di partenza. Dopo la fortunata esperienza dello scorso anno di “Concerto per Vitaliano” di Di Mauro/Visioli e il laboratorio di scrittura di Bellani/Baglioni dovevamo cercare un altro artista di rara sensibilità, una persona capace di comprendere i nostri obiettivi e trasformarli, grazie alla forza di una febbrile creatività, in arte. Sono orgoglioso di comunicare che l’artista residente di quest’anno sarà Filippo Timi. Filippo creerà insieme al laboratorio e al borgo due momenti fondamentali per questa speciale edizione.
La programmazione del Ginesio Fest 2023 prosegue il 24 agosto (ore 21.00) con Roberto Latini: “Un bellissimo ritorno chiuderà i giorni di spettacolo – dichiara Leonardo Lidi – un amico del Ginesio Fest che non poteva mancare nell’edizione dedicata alla maschera: Roberto Latini. Nipote della Commedia dell’Arte, tra Arlecchino e Pinocchio, Latini è Metamorfosi. Il suo lavoro guidato da una ricerca personale e costante è per me stimolo e confronto continuo. Con il suo “Venere e Adone” non potevamo garantirci un finale migliore. La nostra carta degli Imprevisti, dopo il successo dello scorso anno di “Chiamami” di Annamaria Troisi, abbiamo deciso di pescarla a Torino con la compagnia Asterlizze di Alba Porto e Mauro Bernardi. Partendo dalla maschera come strumento tecnologico Asterlizze ti invita ad un viaggio personale: indossando un visore ci si catapulta nella cameretta di una ragazzina. Considero il metaverso nemico del teatro e sono convinto sarà sicuro argomento di discussione delle tavole rotonde dei prossimi 30 anni – evitarlo è impossibile, affrontarlo è d’obbligo”. Uno spazio speciale del festival sarà dedicato all’infanzia e all’adolescenza. Non un mero momento di animazione ma un’occasione per i più piccoli per avvicinarsi al mondo delle arti performative attraverso laboratori e spettacoli. Il programma sarà curato anche in questa edizione da Vera Vaiano, artista che da anni opera con successo sul territorio nel settore del teatro ragazzi. La sezione infanzia e adolescenza di questa quarta edizione del festival, come per gli anni precedenti, viaggia su due binari paralleli, gli spettacoli e l’offerta formativa.
Tutte le compagnie in programma propongono all’interno del festival anche laboratori quotidiani per bambini dai 6 ai 12 anni. Un momento di incontro ed avvicinamento tra l’artista ed il proprio pubblico oltre la scena, fuori dal palco, faccia a faccia. Costruzioni di burattini, clown di famiglia, teatro dell’oggetto, la scoperta del fantastico mondo delle maschere, ogni pomeriggio è una nuova avventura.
Continua la proficua collaborazione tra il Festival e le scuole del territorio che diventano portavoce del progetto del festival ai propri allievi. Gli adolescenti tra i 13 e i 19 anni sono invitati a partecipare ad un laboratorio intensivo di 5 giorni (18/22 Agosto) che si conclude con una restituzione finale il 23 agosto. Le attrici Elena Fioretti ed Elena De Carolis propongono il meraviglioso laboratorio “Landscape”: una formazione intensiva in cui gli allievi tracceranno una mappa emozionale di San Ginesio, individuando le tappe di un percorso che sarà riempito di evocazioni e suggestioni elaborate dai ragazzi. Il pubblico grazie al lavoro di fine corso vivrà i luoghi quotidiani del borgo attraverso gli occhi straordinari della performance dal vivo.
Da non perdere, all’interno del cartellone anche gli appuntamenti con le letture – all’ora del tramonto – di Remo Girone. A fare gli onori di casa come conduttore della serata inaugurale e finale e per gli incontri con le compagnie sarà Christian La Rosa.
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Giuliana Musso – La Scimmia – ph Luca D’Agostino