Giungla: il festival per esplorare ogni universo possibile
Un festival che, a partire da sperimentazioni artistiche, si vota alla trasversalità coinvolgendo ambiente, scienza e innovazione. Uno spazio su cui convergono performer, filmmaker, collettivi multidisciplinari, scienziati, etnobotanici, biologi, artisti.
Questa è Giungla, la rassegna di arte contemporanea dedicata all’incontro e al confronto tra uomo, natura e tecnologia che si terrà dal 23 al 26 di giugno a Lucca, negli spazi dell’Orto Botanico. Quattro giornate tra laboratori, performance, presentazioni, esplorazioni notturne, incontri e attività per i più piccoli, oltre a una mostra collettiva che farà dialogare tre giovani promesse del panorama contemporaneo: Ariane Michel, Bertrand Dezoteux e Irem Tok
Il tema di quest’anno sarà “Giungla sulla luna”: un omaggio a chi ha viaggiato tra la terra e il suo satellite pallido per recuperare il senno perduto, per sfidare i confini, per aprire una strada, per capriccio o per spirito di avventura. Ma anche un’ode al fascino dell’infinitamente grande che nasconde un infinitamente piccolo, dei cicli e dei mutamenti, e di tutte le creature notturne che nel tempo sono state considerate bizzarre o anomale – non solo streghe, lunatici, esseri magici, ma anche studiosi, mistici, visionari incompresi al proprio tempo ma consacrati dalla storia –, con l’idea che possa essere proprio il popolo lunare a suggerire alla scienza nuovi strumenti di ricerca e alle persone nuove forme di vita e relazione, lontane dall’alienazione e dalla frenesia odierne..
Tra gli eventi da segnalare l’esposizione “tutti questi corpi sono mondi et senza numero”, che prende le mosse dalla frase con cui Giordano Bruno immaginava l’universo per evocare le infinite dimensioni che convivono all’interno della nostra realtà. Da qui la notte popolata di suoni naturali riprodotti con oggetti umani nell’opera La forêt des gestes della video artist parigina Ariane Michel, protagonista in questi giorni a Venezia; i piani di significato e linguaggio che si assemblano e si moltiplicano in Endymion, il film del pluripremiato artista francese Bertrand Dezoteux, presente ad Artissima 2021 con un progetto monografico e regolarmente esposto al Centre Pompidou; oppure il mondo infinitesimale dell’artista turca Irem Tok, che per Giungla creerà un’opera site specific dal titolo Hydromancy, declinando i temi della fragilità e della caducità delle cose dando al visitatore la possibilità di osservare il piccolo universo invisibile dei microorganismi come un’astronauta che guarda la Terra dallo spazio.
Tra gli ospiti anche l’astronoma, astrofisica e divulgatrice Fatoumata Kébé, nota non solo per i suoi traguardi scientifici ma anche per il suo impegno contro le disuguaglianze con l’associazione Éphémérides, che organizza incontri per giovani senza possibilità di interessarsi alla scienza, e la sua lotta per una maggior partecipazione delle donne nel campo dell’astronomia con Femmes et Sciences e Women in Aerospace. Kébé sarà a Lucca per presentare al pubblico le sue ultime ricerche su luna e inquinamento spaziale. Presente inoltre Manifesto Brutal, collettivo a forma variabile, diretto da Mattia Pellegrini e Giorgia Frisardi, che ha debuttato nel 2019 al Museo Macro di Roma nell’ambito del progetto Macro Asilo, con la curatela di Giorgio de Finis, che realizzerà un rito magico di tessitura collettiva durante la notte di San Giovanni.
Giungla è un progetto di S. o. f. a. APS in collaborazione con: Comune di Lucca – Orto Botanico – Biblioteca Civica Agorà.
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