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Hangartfest 2024 - Festival di danza contemporanea

Hangartfest 2024 – Festival di danza contemporanea

Torna nel contesto di Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura, il festival di danza contemporanea Hangartfest.
La manifestazione si svolge nell’arco di 5 settimane fino al 9 ottobre e ha in programma 15 eventi (26, comprese le repliche), di cui ben 11 debutti, 4 performance itineranti e 2 installazioni performative oltre agli eventi collaterali quali laboratori, incontri con gli artisti e momenti conviviali.

Al centro della programmazione artistica di quest’anno vi è la sperimentazione e la ricerca di nuovi linguaggi con modalità di fruizione e soluzioni innovative che ripensano il rapporto tra scena e spettatori.
Questi ultimi sono sempre più spesso parte attiva del processo creativo, fino ad essere inglobati nella performance stessa dell’artista.
Un ruolo importante nella ricerca lo giocano gli strumenti che le nuove tecnologie mettono a disposizione delle performing art, segno di un processo evolutivo a cui l’artista è inevitabilmente esposto, portando con sé il gene creativo della novità.

Dopo il primo weekend inaugurale dedicato agli appuntamenti conclusivi di Danzando memorie sul mare, progetto a cura di Hangartfest per il dossier Pesaro 2024, il Festival entra nel vivo con Redrum, un lavoro di Marco Valerio Amico e Rhuena Braccl del Gruppo Nanou a metà tra una performance di danza e un’installazione artistica in scena alla Maddalena fino a giovedì 5 settembre con sei repliche (ore 18:00 e 21.00).
La performance, che vede Hangartfest tra i coproduttori insieme a Ravenna Festival e Bassano Opera Estate, e si avvale della collaborazione di AMAT, è un omaggio al film Shining di Stanley Kubrick tratto dall’omonimo libro di Stephen KIng ed evoca un luogo inesistente ma familiare, capace di scatenare un immaginario conturbante in cui si perde il confine tra realtà, sogno e desiderio.
In Redrum il pubblico può entrare, uscire e muoversi nello spazio liberamente, amplificando la casualità della performance.
Ingresso € 5

Il 6 settembre (debutto ore 09:00 e replica ore 19.00) in partenza dal Lungomare Nazario Sauro il debutto di Arena la nuova creazione di Pablo Ezequiel Rizzo e Sena Lippi nel contesto del progetto triennale promosso dal Festival a sostegno della giovane danza contemporanea italiana.
La performance itinerante porta in scena l’attraversamento urbano di un corpo danzante che prende vita dal mare per giungere fino allo spazio espositivo di un palcoscenico con Il pubblico dotato di cuffie e guidato da una drammaturgia sonora creata ad hoc.
Dopo la replica incontro con Pablo Ezequiel Rizzo.
Ingresso € 8 / € 5 ridotto

Mentre il 7 settembre alle ore 19:00 in partenza da Piazza della Creatività (davanti alla Pescheria) Footloose di Anna Gesualdi e Giovanni Trono della Compagnia TeatrinGestAzione.
La performance prende spunto dalla “Civil march for Aleppo” la marcia civile per la pace che partì da Berlino per Aleppo lungo la “rotta dei rifugiati” ma in direzione opposta.
I danzatori vestono mattoni, attraversando in parata il centro storico.
Gli spettatori che accompagnano la marcia concorrono alla costruzione di una folla che avanzando muta la città.
L’azione che vede la partecipazione di migranti, è preceduta da un laboratorio e realizzato in collaborazione con il Labirinto Cooperativa Sociale.
Accesso libero alla performance

Sempre di Gesualdi – Trono è un’altra performance che mette in prima linea il pubblico che da spettatore diventa a tutti gli effetti attore.
L’8 settembre alla Maddalena va in scena la prima assoluta di Monàs – la reale sostanza delle cose, un’opera ibrida tra installazione partecipata, composizione coreografica e live cinema, in cui anche il pubblico è chiamato a fare esperienza del differimento del proprio corpo in immagine per riflettere sul rapporto tra spazio reale e spazio di rappresentazione; e come in questa frattura si subisca o si pratichi un esercizio di potere.
Sottrarsi non si può; semmai dissolversi e scomparire e quando il gioco si consuma in ripetizione appare la sostanza reale delle cose.
Ingresso € 8 / € 5 ridotto

Il 10 settembre la Maddalena ospiterà in prima nazionale lo spettacolo I am (not) Giselle di Mónica García Vicente, punto fermo della danza contemporanea indipendente ad Hannover, che indaga l’immagine della donna nel balletto romantico e contemporaneo.
In scena Laura Garcia Aguilera e Camilla Matteucci, danzatrice pesarese in carriera in Germania, che torna ad esibirsi nella sua città dopo 17 anni di assenza.
Ingresso intero € 12 / ridotto € 8 Sempre alla Maddalena, il 14 settembre (ore 21.00) con replica il giorno successivo alle ore 18:00 il Festival ripropone Giaro in Luce, il progetto originale di Hangartfest a cura di Masako Matsushita sulle musiche dell’eclettico compositore Paolo Giaro.
In scena la danza della monaca induista Atmananda, del performer ghanese Demian Troiano Hackman, della performer portoghese Teresa Noronha Feio e della giovane danzatrice pesarese Gioia Tartaglia, che simbolicamente rappresenterà lo scambio generazionale.
Dopo la replica incontro con Masako Matsushita.
Ingresso intero € 12 / ridotto € 8

Il 18 e 19 settembre (ore 18.00) ci si sposta a Villa Imperiale per la prima delle quattro performance site specific programmate da Hangartfest in prima assoluta, quella di Andrea Baldassarri dal titolo Dalla Terra, creata per la scultura monumentale La timidité des cimes (La timidezza delle chiome), installata nel parco di conifere di Villa Imperiale, progettata dallo studio Atelier Poem Architects e costruita dall’azienda Wooden Houses.
Essenza del lavoro è il rapporto tra l’essere umano e la natura, tema che accomuna la ricerca del coreografo e dell’installazione con la quale entra in sinergia.
L’evento prevede scene di nudo integrale.
Dopo la replica incontro con Andrea Baldassarri.
Ingresso intero € 15 / ridotto € 10

Ancora nella Villa Imperiale il 22 settembre (ore 18.00) sarà la volta di Matermorfo di Masako Matsushita e Bruixes-Lab, lavoro realizzato in collaborazione con Umanesimo Artificiale che approfondisce la relazione tra corpo e tecnologia.
Prendono parte all’evento anche i giovani artisti: Elia Mazzini, regista cinematografico emergente; Giulia Tomasello, interaction designer che combina biohacking e tecnologia indossabile, vincitrice di numerosi premi internazionali; Cristina Dezi, artista e designer queer che sperimenta sulla biomaterialità e sui dispositivi indossabili intersecando innovazione tessile, design di costumi, biohacking e sextech.
A seguire incontro con Masako Matsushita.
Ingresso intero € 15 / ridotto € 10

Il 26 e 28 settembre alla Maddalena (ore 21.00) nel contesto della rete nazionale Giacimenti per l’emersione di giovani talenti il Festival presenta Fallen Angels di Michael Incarbone, e Manitou di Ginevra Ghirimoldi e Chiara Romanato.
Fallen Angels è una sinfonia sui corpi che cadono nel presente, immortalati in una sospensione ipercinetica, tra alto e basso, ascesa e rovina. Il corpo, il suono e la luce intrecciano le loro partiture in un percorso comune tutto rivolto ad un tragico quanto estatico desiderio di smaterializzazione. Ingresso intero € 12 / ridotto € 8

Manitou mette in luce i condizionamenti che il nucleo familiare può imporre a un singolo individuo e il tramandarsi di schemi di comportamento precostituiti e obsoleti che spesso  vengono recepiti e assimilati fino a sfociare nel soffocamento dell’identità.   Ingresso intero € 12 / ridotto € 8

Il 29 settembre si torna a Villa Imperiale (ore 10:00, 15.30 e 18.00), questa volta con OZ, il nuovo lavoro di Marta Bevilacqua e della Compagnia Arearea. Un viaggio coreografico ispirato al racconto de Il Mago di Oz che performers e pubblico percorrono insieme in un continuo gioco di specchi e relazioni. Ogni personaggio rappresenta una parte del nostro essere, spinto da un tornado interiore alla ricerca di una nuova dimora. Dopo l’ultima replica incontro con Marta Bevilacqua. Ingresso intero € 20 / ridotto € 15
Il 5 ottobre l’ultimo appuntamento a Villa Imperiale vedrà in scena il debutto di Pianissimo creata dalla coreografa Michela Paoloni ancora per la scultura La timidité des cimes, di Atelier Poem Architects. Un lavoro che indaga i “pianissimo” interiori in relazione ai “pianissimo” dello spazio che attraversa le molteplici soglie che la scultura crea con il ripetersi dei suoi moduli. Ingresso intero € 12 / ridotto € 10

Il Festival si conclude il 9 ottobre alla Maddalena con il debutto di Graziosissimo, un lavoro di Laura Gazzani che pone al centro il rapporto tra la scena e il pubblico, laddove i confini vengono sfumati e lo spettatore diventa parte dell’esperienza performativa. A seguire incontro con Laura Gazzani. Ingresso intero € 12 / ridotto € 10

Informazioni
hangartfest.it

Immagine in evidenza
OZ – Dialoghi24 – Arearea – Bevilaqua – 0062 – AblD (part.)

Data

05 Set 2024 - 09 Ott 2024
Ongoing...

Luogo

PESARO - VARIE SEDI
61121 Pesaro
Categoria