I maestri del design e l’arte dell’espresso in mostra a Copenaghen
Per la prima volta la passione tutta italiana dell’espresso è al centro di un’esposizione che spiega come si sono evoluti nel tempo il design e la tecnologia degli oggetti per il caffè.
45 fra macchine per uso domestico e da bar, set e tazzine da caffè sono in mostra a Passione italiana: l’arte dell’espresso all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen dal 7 al 31 marzo in occasione dell’Italian Design Day, indetto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Si tratta di pezzi storici, alcuni introvabili ed esemplari unici, selezionati dalla curatrice Elisabetta Pisu perché rappresentano i cambiamenti nel tempo della produzione e del consumo, e permettono di comprendere quanto sia accresciuta nell’immaginario collettivo la rilevanza sociale di un gesto che oggi il mondo lega inscindibilmente al lifestyle e ai riti del nostro quotidiano.
Gli oggetti esposti permettono di tracciare un percorso storico nell’arco degli ultimi due secoli fra caffettiere nate dalla matita di grandi designer e che sono diventate vere icone di un’epoca e pezzi più recenti frutto di innovazioni tecnologiche che ne hanno radicalmente trasformato i processi produttivi e innalzato gli standard qualitativi. Un viaggio nel tempo, quello proposto a Copenaghen, che racconta di una ricerca incessante per migliorare la tecnologia, l’ergonomia degli oggetti e il consumo di una delle bevande più popolari e maggiormente consumate nel mondo.
“Innovazione, creatività e design –spiega la curatrice Elisabetta Pisu– hanno accompagnato l’evoluzione di macchine da bar, caffettiere e servizi da tavola nel corso di questi due secoli, identificando il caffè espresso come rito sociale e culturale, simbolo di italianità e del made in Italy. Attraverso questi oggetti compiamo un viaggio nel tempo che ci consente di capire come sono cambiati le abitudini, i gesti e, insieme a questi, la rilevanza, il portato emotivo legati al caffè.”
L’esposizione, due secoli di design e innovazione
I 45 oggetti in mostra portano le firme di alcuni fra i maggiori artisti e maestri del design nostrano e internazionale e fra i più rilevanti brand del made in Italy, capolavori dell’iconografia progettuale che hanno segnato un’epoca, esito di una rilettura approfondita di forme e funzioni.
Si va così da Oggetto Banale: Caffettiera di Alessandro Mendini per la Biennale di Venezia del 1980 all’interpretazione creativa e fuori dai canoni di una moka da parte di Gaetano Pesce con la Vesuvio.
Fino ad arrivare alle realizzazioni che segnano l’incontro fra architettura e design con Aldo Rossi, che trasformava il set per il caffè in una piazza e con La Conica e La Cupola faceva della moka domestica una cattedrale, oppure le Torri del servizio disegnato da Massimiliano Fuksas e Doriana Mandrelli. E ancora: le caffettiere domestiche disegnate da Richard Sapper, la Pulcina di Michele De Lucchi per Alessi, la Caffettiera Napoletana 90018 e il Prototipo di latta di Riccardo Dalisi e la serie di tazzine illy Art Collection, decorate da artisti contemporanei del calibro di Michelangelo Pistoletto.
Numerosi i pezzi introvabili in esposizione, come la prima moka, prodotta da Bialetti, brevettata nel 1933 a Omegna da Alfonso Bialetti, che oggi rappresenta il simbolo del caffè italiano nel mondo.
Un’evoluzione che va di pari passo con una ricerca tecnologica approfondita, soprattutto quando si arriva alle macchine professionali, con la presenza di modelli di marchi storici della produzione da bar come Gaggia, Faema, La Cimbali e macchine da caffè espresso domestiche dotate di sistemi innovativi, come A modo mio, prodotta da Lavazza, che si collega con Alexa.
Elisabetta Pisu, curatrice
Elisabetta Pisu è una curatrice di design con una formazione in sociologia e in management culturale. Il suo ambito di ricerca è il design contemporaneo in relazione ai processi produttivi, alle valenze sociali e all’evoluzione dei nuovi linguaggi espressivi. Oggetti, ambienti e architetture sono al centro dei suoi interessi di studio, protesi a indagare il ruolo mutevole del design nella società contemporanea. Nel 2016 fonda EP studio che si occupa di ideazione, organizzazione e curatela di mostre internazionali di design con particolare attenzione alla diffusione e promozione del made in Italy. Ha collaborato con importanti istituzioni culturali e curato mostre in prestigiosi musei, tra i quali: Craft + Design Centre a Canberra (Australia), Design Museum Gent (Belgio), Cube Design Museum (Olanda), Design Museum Holon (Israele), Museum of Craft and Design (San Francisco, USA), MODA – Museum of Design Atlanta (Atlanta, USA), L. A. Mayer Museum for Islamic Art (Israele), COD – Center for Openness and Dialogue (Albania).
OGGETTI IN ESPOSIZIONE
Caffettiere, macchine per caffè espresso e servizi da caffè
Caffettiera espresso Moka, Alfonso Bialetti, 1933-1955 – Collezione Enrico Maltoni
Caffettiera espresso 9090, Richard Sapper, 1979, Alessi
Caffettiera espresso Accademia, Ettore Sottsass, 1980, Lagostina – Collezione Enrico Maltoni
Tea & Coffee Piazza Servizio da tè e caffè, Aldo Rossi, 1983; (Progetto: 1979; Prototipi: 1980-1983), Alessi
Oggetto Banale: Caffettiera, Alessandro Mendini. Progetto con Paola Navone, Daniela Puppa, Franco Raggi, 1980-1994 – Archivio Alessandro Mendini
Caffettiera espresso La conica, Aldo Rossi, 1984, Alessi
Caffettiera espresso Carmencita Serie Oro, Marco Zanuso, 1985-86, Lavazza
Caffettiera espresso La cupola, Aldo Rossi, 1988, Alessi
Caffettiera Napoletana 90018 e Prototipo di latta, Riccardo Dalisi, 1987 – 2018, Alessi
Zuccheriera 90024, Aldo Rossi, 1989 – 2022, Alessi
Caffettiera espresso Opera, Cini Boeri, 1989, La Pavoni – Collezione Enrico Maltoni
Caffettiera espresso Ergonomica, Angelo Mangiarotti, 1990, Mepra – Collezione Enrico Maltoni
Tazza da caffè ARDT, Aldo Rossi, 1991-2022, Alessi
Caffettiera espresso Vesuvio, Gaetano Pesce, 1992, Zani & Zani – Collezione Enrico Maltoni
Caffettiera espresso L’Ottagonale e Modellino del Teatro del Mondo, Aldo Rossi, 1993 -1994, Alessi
Caffettiera espresso Mach, Isao Hosoe, 1993, Serafino Zani
Macchina per caffè espresso Cobán, Richard Sapper, 1997-2003, Alessi
Tazzine da caffè illy Art Collection, 2002-2022, illycaffè
Tazzine da caffè Mediterraneo, Marta Laudani e Marco Romanelli, 2002, Driade
Tea & Coffee Towers Servizio da tè e caffè, Massimiliano Fuksas e Doriana Mandrelli, 2003, Alessi
Caffettiera espresso Pina, Piero Lissoni, 2006-2016, Alessi
Caffettiera espresso Ossidiana, Mario Trimarchi, 2014, Alessi
Caffettiera espresso Pulcina, Michele De Lucchi, 2015, Alessi
Caffettiera espresso Lunika 360, Francesco Fusillo, 2015, Fi.MA
Collar Coffee set, Daniel Debiasi & Federico Sandri, 2016, Stelton
Caffettiera espresso Lady Anne, Laura Caffi, 2017, KnIndustrie
Macchina per caffè espresso X1 Anniversary, Luca Trazzi, 2016, illycaffè
Tazzine da caffè Lume, Federica Biasi, 2020, Nespresso
Macchina per caffè espresso A Modo Mio Voicy, 2022, Lavazza
Macchine da bar
Modello Mignonette, Eterna, Pavia, 1925. Modello restaurato – Collezione MUMAC
Serie Brillante, La Cimbali, Milano, 1952. Modello restaurato – Collezione MUMAC
Modello America, Gaggia, Milano, 1958. Modello restaurato – Collezione MUMAC
Modello E-61, Faema, Milano, 1961. Modello restaurato – Collezione MUMAC
CREDITI MOSTRA PASSIONE ITALIANA: L’ARTE DELL’ESPRESSO
Produzione e organizzazione di IMF Foundation ed EP studio in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Copenaghen
Ideazione e curatela di Elisabetta Pisu
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di cultura di Copenaghen