"Il calapranzi" di Harold Pinter

“Il calapranzi” di Harold Pinter

Dal 18 al 23 Febbraio nella Sala Blu del Teatro Franco Parenti Dario Aita e Giuseppe Scoditti, diretti da Roberto Rustioni, sono i protagonisti de Il calapranzi, uno dei testi più emblematici di Harold Pinter (The Dumb Waiter), scritto nel 1957 e andato in scena per la prima volta a Londra nel 1960.

Lo spettacolo fa parte della prima stagione drammaturgica dell’autore in cui quasi tutte le opere sono metafora di un solo meccanismo, quello della violenza: violenza sotterranea, quasi impalpabile, ma che manifesta con scatti improvvisi tutta la sua furia oppressiva.
Nella traduzione di Alessandra Serra e con le scene di Valentina Console,  Rustioni ripropone le atmosfere noir create da Pinter.
I protagonisti della pièce, Ben e Gus, sono due killer confinati in uno squallido e asfittico seminterrato, nel quale attendono istruzioni sulla vittima designata.
Un misterioso mandante comunica con loro attraverso un montacarichi, il calapranzi appunto.
Tra l’autoritario nervosismo di Ben e la pacata rassegnazione di Gus si configura una situazione surreale, che assurge a metafora della condizione umana.
Tra echi kafkiani e riflessioni filosofiche, assistiamo a una sorta di “varietà” dell’assurdo, nel quale possiamo riconoscere tutte le preoccupazioni e le angosce della nostra epoca.

NOTE DI REGIA
Da tempo avevo il desiderio di lavorare su Harold Pinter non solo perché è uno degli scrittori di teatro più affascinanti e stimolanti che un regista possa affrontare, ma soprattutto perché è uno dei pilastri su cui si fonda la poetica della modernità. Insieme a Cechov, Beckett e Joyce, esplora la dimensione misteriosa della condizione umana mettendo in atto nella sua scrittura il nascosto, il non detto, ciò che non si vede ma che conta più di ogni altra cosa. (…) Ben e Gus si affrontano in continui conflitti dentro un perfetto ring tragicomico avvincente, duro e divertente: la loro lotta comica e disperata riflette una dimensione politica del testo. Si parla di potere, di violenza e di come la violenza sia strettamente legata al potere. In un atomo spazio/temporale, lo spazio di una stanza, il tempo di un’ora, attraverso una vicenda minimale ma coinvolgente,  Il calapranzi ci dà la possibilità di scendere in profondità: quando prendiamo coscienza di come vanno le cose e iniziamo a farci delle domande sulla realtà che ci circonda e non ci accontentiamo più del nostro ruolo nel mondo… allora che succede? il potere che fa? Credo che chiunque di noi possa rispecchiarsi nella storia di Ben e Gus».

Dal 18 al 23 Febbraio – Sala Blu
IL CALAPRANZI
di Harold Pinter
traduzione Alessandra Serra
regia Roberto Rustioni
con Dario Aita, Giuseppe Scoditti
scene e costumi Valentina Console
assistente alla regia Giuseppe Bongiorno
produzione Teatro Biondo Palermo
Durata 60 minuti

Immagine in evidenza
Il calapranzi – Aita – Scoditti © Rosellina Garbo 2025 – RG – 9998

Data

18 - 23 Feb 2025
Ongoing...

Luogo

MILANO - TEATRO FRANCO PARENTI
Via Pier Lombardo 14, 20135 Milano
Sito web
https://www.teatrofrancoparenti.it/