“Il gioco delle parti” da Luigi Pirandello
La nuova produzione PACTA dei Teatri, va in scena nella sezione New Classic in prima assoluta, dal 22 novembre al 15 dicembre al PACTA Salone: “Il gioco delle parti”, dalla commedia di Luigi Pirandello con la drammaturgia e regia di Paolo Bignamini e in scena Riccardo Magherini, Annig Raimondi e Alessandro Pazzi.
Una replica dello spettacolo andrà in scena anche lunedì 3 marzo 2025 sempre al PACTA Salone e in collegamento streaming ad Avignone e Berlino perché parte del Festival teatrale biennale transnazionale Clashing Classics. Multilingualism on Stage che vede PACTA collaborare con Université e Archipel Théâtre di Avignone, Multiculturalcity e. V. di Berlino e IULM Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano.
Pirandello scrive “Il giuoco delle parti” nel 1918: la trama ruota attorno a un triangolo amoroso che coinvolge Leone Gala, sua moglie Silia e l’amante di lei, Guido Venanzi. Leone, filosofo distaccato e razionale con la passione della cucina, accetta con ostentata indifferenza l’infedeltà della moglie, in una sorta di «gioco delle parti» in cui ciascuno recita un ruolo di fronte a sé stesso e alla società. Silia, insoddisfatta della distaccata indifferenza di Leone e, allo stesso tempo, desiderosa di sempre maggiore libertà, trama per disfarsi del marito coinvolgendo il suo amante Guido in un piano per uccidere Leone. Leone, tuttavia, intuisce le intenzioni della coppia e, con una sottile manipolazione, riesce a invertire le sorti del gioco. Una rivisitazione drammaturgica a tre personaggi che tiene conto anche della novella Quando si è capito il giuoco da cui la pièce prende le mosse. Emerge, in questo spettacolo, la visione Pirandelliana della realtà: da un lato una ferocia dell’umano, un istinto che cova sotto una cortina che lo imbriglia nelle convenzioni sociali, dall’altro un distacco, una disillusione come difesa da sé e dalla realtà.
“In questa agra commedia, – spiega il regista e drammaturgo Paolo Bignamini – la vita appare beffarda: non si lascia imbrigliare in nessuna forma e, anche se riusciamo ad afferrarla, si rivela un guscio inerte, come quello di un uovo svuotato del suo contenuto, che possiamo solo schiacciare e gettare via. Non ci sono veri vincitori nel gioco delle parti, solo l’amarezza di una condizione condivisa: la rassegnata serenità di Leone Gala cela una vitalità feroce, e l’enigmatica colazione al termine del dramma suggella – non senza una crudele, insistita, ironia – il comune esito esistenziale, un destino dal quale non c’è via di scampo”.
Dal 22 novembre al 15 dicembre NewClassic
IL GIOCO DELLE PARTI
prima assoluta
da Luigi Pirandello
drammaturgia e regia Paolo Bignamini
con Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Alessandro Pazzi
costumi Nir Lagziel
disegno luci e spazio scenico Fulvio Michelazzi (AILD)
costruzione scene Eliel Ferreira de Sousa
assistente alla regia Anna Germani
Immagine in evidenza
foto Fulvio Michelazzi