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"Il visitatore" di Éric-Emmanuel Schmitt

“Il visitatore” di Éric-Emmanuel Schmitt

Sabato 16 novembre 2024 approda sul palco del Teatro Castelli Romani di Cecchina di Albano Laziale lo spettacolo “Il visitatore” di Éric-Emmanuel Schmitt nella traduzione di Enzo Siciliano con Lorenzo Flaherty, Nicola Adobati, Andrea Vincenzo Verde, Maria Grazia Ciarlone diretto da Francesco Branchetti. Le musiche sono di Pino Cangialosi, le scene di Antonio Nardelli, la produzione è la Teens Park di Antonio Nardelli.

La commedia “Il visitatore”, scritta nel 1993 da Eric-Emmanuel Schmitt; portato in scena innumerevoli volte in tutta Europa ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui tre premi Molière. Un atto unico inquietante e commovente. La scena si svolge nello studio di Freud il famoso psicanalista, la sera del 22 aprile 1938, dopo l’invasione dell’Austria da parte delle truppe di Hitler, nel momento dolorosissimo in cui egli deve lasciare Vienna. Sigmund Freud attende notizie della figlia portata via dalla Gestapo ma appare un uomo alla finestra, un intruso che infastidisce e affascina il grande psicanalista, egli non sa chi sia ma intavolerà con lui una lunga discussione sui grandi temi a cui da sempre l’uomo non ha saputo dare risposta fino alla fatidica domanda perché accade l’orrore se Dio esiste? L’uomo è Dio? È un pazzo che si crede Dio? Freud che ha sempre negato l’esistenza di Dio si fa coinvolgere in questo confronto con lo sconosciuto e si rende presto conto che questo anomalo visitatore forse è davvero Dio…

La pièce, attraverso questo incontro a tratti incredibile tra Dio e un uomo dallo straordinario acume psicologico, che è stato una delle maggiori figure del ‘900, mette a nudo la grave crisi che attraversa l’uomo contemporaneo in una riflessione sulla condizione umana, uno spettacolo a tratti inquietante, doloroso, commovente ma che fa anche sorridere coinvolgendo lo spettatore fino a portarlo a riflettere su argomenti così basilari ed importanti per l’essere umano e che oggi troppo spesso vengono rimossi e dimenticati in un momento in cui il presente ha invaso così tanto la nostra condizione umana allontanandoci appunto da riflessioni che necessitano all’uomo per non sprofondare in un baratro di solitudine, egoismo, odio come purtroppo sta precipitando questa nostra società del XXI secolo.

La regia intende restituire al testo la straordinaria capacità d’indagare l’animo umano: ansie, paure, malesseri, malinconie, dolori, solitudini in una danza terribile tra questi due convitati.
Scene e musiche, daranno un apporto fondamentale a questo viaggio, nell’inconscio, nella psiche, di cui i personaggi sono straordinarie proiezioni.
Lo spettacolo si avvale nel ruolo di Sigmund Freud della incisiva interpretazione di Lorenzo Flaherty, attore che ha costruito la sua fama sulla qualità delle sue interpretazioni ed ha lavorato con i maggiori registi e attori italiani e stranieri del calibro di Irene Papas, Ben Gazzara, Maria Schneider, Hanna Schygulla, John Savage, Annie Girardot, Frank Finley… e della prestigiosa regia di Francesco Branchetti che ha ricevuto alcuni tra i maggiori premi del teatro italiano e che diretto autentici mostri sacri del cinema e del teatro tra cui Gabriele Ferzetti, Pino Micol e moltissimi altri.

Informazioni
351 4741529

Immagine in evidenza
Lorenzo Flaherty – Nicola Adobati

Data

16 Nov 2024

Ora

21:00

Luogo

CECCHINA DI ALBANO LAZIALE (ROMA) - TEATRO CASTELLI ROMANI
Piazza Salvo D'Acquisto, 41 - 00040 Cecchina di Albano Laziale
Categoria