“Insurrezioni dello sguardo”: mostra degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna
L’esposizione coinvolge studentesse e studenti iscritti all’Accademia di Belle Arti di Bologna, che propongono opere afferenti a diversi ambiti.
Saranno in mostra realizzazioni grafiche attinenti all’ambito del fumetto e sculture polimateriche e policrome.
I giovani provengono, in particolare, dal Biennio di Scultura (Lorena Bucor, Sara Cortesi), dal Triennio di scultura (Matteo Beneduce, Agnese Caleffi, Cosimo Chirico, Elysee Farazmand, Tunancagan Havrandere), dal Biennio di Linguaggi del Fumetto (Diandra Cannata, Icaro, Alice Marchi, Susanna Quartesan, Vittorio Renzi, Francesca Sfondrini), e dal Triennio di Fumetto Illustrazione (Grazia Bacchetti, Francesca Benzi, Bennu Cordone, Dayla Ottani, Julius Albert Reboldi, Miriam Tomis).
Il titolo “Insurrezioni dello sguardo” focalizza l’attenzione sul dialogo tra l’artista e il pubblico in quanto uno dei principali tratti distintivi dell’arte: lo sguardo libero dell’artista si confronta con lo sguardo aperto e disponibile di chi osserva e valuta. È attraverso questo scambio che l’arte evolve e si trasforma, poiché entrambe le parti sono chiamate a superare i confini convenzionali e ad abbracciare la diversità e l’innovazione. L’accettazione della novità può essere un processo talvolta destabilizzante per gli spettatori, poiché li costringe a mettere in discussione le proprie certezze e ad accogliere il cambiamento. Ma è attraverso questo dialogo dinamico che l’arte continua a esplorare i confini e a mostrare nuove prospettive sul mondo che ci circonda. Ugualmente, la scelta di mettere a confronto le opere di scultura contemporanea con l’arte ampiamente storicizzata all’interno degli spazi della pinacoteca rivela un’intenzione di esplorare i legami intrinseci tra le diverse epoche. Ogni opera, sia essa antica o contemporanea, riflette le idee e le aspirazioni del suo tempo, fungendo da specchio per la società e la cultura in cui è stata creata. In questo contesto, il confronto proposto diventa un’opportunità per i visitatori di cogliere le similitudini e le divergenze tra diversi periodi. Pertanto, la pinacoteca diventa un luogo d’incontro tra passato e presente, dove il confronto arricchisce la comprensione dell’arte nel suo complesso. In questo dialogo dinamico, le opere d’arte diventano ponti che collegano le epoche e le culture, rivelando la persistenza e la vitalità dell’arte attraverso i secoli.
“Lo sviluppo della collaborazione con la Pinacoteca Civica di Pieve di Cento ‘Graziano Campanini’ – commenta Cristina Francucci, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna – si configura come un’opportunità formativa sempre più solida e radicata per gli studenti dell’Accademia. Il confronto tra le loro opere e l’arte contemporanea, come anche quella antica, diviene un’occasione per innescare un importante percorso di maturazione e accrescimento. Questo contesto inoltre determina un’occasione unica per gli artisti emergenti per comprendere come il loro lavoro venga interpretato e recepito dal pubblico, fornendo così un’opportunità preziosa per lo sviluppo della propria identità artistica. Di nuovo, il pensiero volge alla personalità di Graziano Campanini, ispiratore di una vivacità culturale fuori dal comune, nel desiderio, con queste iniziative, di porre un percorso di continuità che non sia solo simbolico ma concreto ed incisivo”.
Mostra promossa e organizzata dal Comune di Pieve di Cento e dall’Unione Reno Galliera
Pinacoteca Civica Graziano Campanini
Polo culturale “Le Scuole”
Via Marco Rizzoli 4/6, 40066 Pieve di Cento (BO)
Inaugurazione
Domenica 14 aprile 2024 alle ore 11
Immagine in evidenza
Agnese Caleffi, Da se´, 2024, Pelliccia sintetica, lattice, marmo, mastice verniciato, filo di cotone, 50x30x40 cm (part.)