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“Inviolata”. In scena la storia di Franca Viola
Arriva a Roma “Inviolata”, uno spettacolo che porta in scena la storia di Franca Viola, la giovane siciliana che nel 1966 rifiutò il matrimonio riparatore dopo essere stata rapita e violentata, segnando una svolta cruciale nella storia dei diritti delle donne in Italia.
Lo spettacolo, prodotto da Senza Confine Teatro, con la drammaturgia e regia di David Marzi e Teresa Cecere, sarà in scena il 7, 8 e 9 marzo 2025 al Teatro Lo Spazio di Roma. Un’opera che smonta la cultura patriarcale attraverso una narrazione
Inviolata è una riflessione sulla vergogna imposta alle donne e sull’onore maschile, concetti che per secoli hanno segnato la cultura e la legislazione italiana.
Il titolo richiama sia il nome della protagonista che l’idea di inviolabilità dell’integrità personale, spesso negata in nome di tradizioni arcaiche.
La scena è dominata da vestiti stesi, mollette e fili, simbolo di un mondo domestico che viene dissacrato e reinterpretato da tre attrici: Maria Barnaba, Sandra Di Gennaro e Ilenia Sibilio.
Attraverso il corpo, la voce e il gesto, le interpreti passano dal maschile al femminile, dal sacro al prosaico, componendo un quadro scenico che mescola il teatro fisico con la narrazione.
Lo spettacolo prende spunto da fonti storiche e letterarie, tra cui il libro-inchiesta “Le Svergognate” di Lieta Harrison, con prefazione di Pier Paolo Pasolini, che offre una testimonianza diretta della condizione femminile in Italia negli anni Sessanta.
Inviolata restituisce al teatro un ruolo di denuncia, affidando il tradizionale “Cunto” siciliano a una giovane attrice di sedici anni, un ribaltamento di una tradizione finora riservata agli uomini.
La vicenda di Franca Viola non viene raccontata solo come un episodio storico, ma come un riflesso delle dinamiche sociali ancora presenti.
La sua scelta di rifiutare il matrimonio riparatore non fu solo un atto personale di ribellione, ma una sfida aperta a un sistema che per decenni aveva legalizzato la subordinazione femminile.
Inviolata porta in scena questa frattura, trasformando un momento di resistenza in un’opera teatrale di forte impatto emotivo e politico.