Ipercorpo. Festival internazionale delle arti dal vivo – XVII edizione: “Tempo reale”
La XVII edizione di “Ipercorpo. Festival internazionale delle arti dal vivo – Tempo reale” si svolge negli spazi all’aperto dell’ex deposito EXATR e in parte nel futuro auditorium dll’EXGIL (ex Casa Stadio dell’Opera Nazionale Balilla, importante edificio razionalista progettato negli anni Trenta dall’architetto Cesare Valle), dal 25 al 27 settembre e dal 1 al 4 ottobre 2020 – la seconda parte si terrà nella primavera 2021.
Immaginare Ipercorpo in due momenti distinti, ma saldamente collegati, ha permesso di progettare un’edizione diversa: più estesa nel tempo.
Il tema dell’edizione è il “Tempo reale”, e come tale ha raccolto l’esperienza del lockdown come opportunità per produrre e veicolare nuove modalità di fare spettacolo e nuovi significati. Da numerose riflessioni è emerso che l’artista è oggi una delle figure più colpite dalla pandemia. I curatori di Ipercorpo 2020, Mara Serina e Claudio Angelini per la Danza e il Teatro, con la collaborazione di Valentina Bravetti; Davide Ferri per l’Arte; Davide Fabbri ed Elisa Gandini per la Musica, hanno pertanto scelto di rimodulare la programmazione del festival alla luce di questa nuova importante realtà.
TEATRO E DANZA
Ognuna delle giornate di Ipercorpo 2020 sarà strutturata, per la sezione Teatro e Danza, in tre momenti distinti ma tra loro connessi: un incontro, un workshop e uno spettacolo che vedrà protagonista, di volta in volta, un artista solo.
La sezione inaugurerà venerdì 25 settembre al Teatro Tenda di EXATR con gruppo nanou. La giornata è pensata come un taccuino su cui annotare strategie creative per approdare alla forma di un prototipo di spettacolo serale. Durante l’incontro, Conversazione per Arsura delle 15:30, i nanou, accompagnati dalle parole di Roberto Fratini, parleranno di danza come pratica proibita, sia per la sua natura aggregativa e dal vivo, sia per l’azzardo continuo che la relazione fisica ed epidermica porta con se´. A seguire, il workshop (ore 17:00) sarà strutturato come una prova delle coreografie alla base del loro prossimo lavoro, Arsura. La giornata (di prove, errori, confronti e discussioni) culminerà alle 21:30 con la messa in scena dello spettacolo. In esso, l’immaginario del gruppo si scatenerà partendo dai meccanismi corporei, passando per le dinamiche dello spazio, e aggiungendo, nel tempo, i segni visivi che caratterizzano da sempre il linguaggio della compagnia.
Sempre il 25 settembre, dalle 18:00, si terrà lo spettacolo teatrale dei Muta Imago, Senza Quinte né Scena (in replica il 26 e 27 settembre) all’EXGIL, in cui il pubblico è invitato a vivere un incontro intimo e confidenziale con gli attori. I pochi spettatori ammessi saranno condotti e accompagnati, uno a uno, da otto figure. Attraverseranno gli spazi spogli di EXGIL compiendo, assieme a loro, percorsi immaginari, corridoi, un teatro chiuso, senza quinte né scena, dove non si può più recitare. La riflessione della compagnia romana, da sempre alla ricerca di forme e storie che mettono in relazione la sfera dell’immaginazione con quella della realtà, si è ispirata al testo pirandelliano “Sei personaggi in cerca di autore” tracciandone nuove e inaspettate suggestioni.
Teatro Akropolis e la coreografa e danzatrice Paola Bianchi saranno i protagonisti di domenica 27 settembre. Al Teatro Tenda di EXATR si tiene l’incontro Immagini incarnate. Confini. Memorie che racconta la ventennale attività della compagnia genovese (ore 16:30). Seguirà lo spettacolo O_N della danzatrice Paola Bianchi (ore 20:00) e la proiezione La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro. Paola Bianchi prodotta da Teatro Akropolis (ore 21:00), incentrata sulla figura e il lavoro dell’artista.
O_N è un progetto creato durante una residenza svolta da Paola Bianchi dopo il periodo di quarantena. Verte su una “raccolta” di immagini mentali di persone straniere (che ora vivono in Italia), che continuano a essere presenti, anche dopo molto tempo, nella loro memoria visiva. L’artista ha raccolto 65 immagini (archivio retinico-mnemonico) interrogando 30 persone fra donne e uomini, ragazze e ragazzi provenienti da vari paesi di Africa, Sud America e Asia. L’indagine si poi è focalizzata sui margini, sui bordi di quelle immagini, e il processo di “incarnazione” ha visto nascere forme dagli stati del corpo generati da quei corpi ai margini.
La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro è invece un ciclo di documentari realizzati da Teatro Akropolis e AkropolisLibri, diretti da Clemente Tafuri e David Beronio, che raccoglie ritratti d’autore e racconti di alcuni artisti che hanno condiviso con Teatro Akropolis le loro poetiche, le loro estetiche, le loro ossessioni.
Giovedì 1 ottobre Ipercorpo si aprirà con Declinazioni dell’assenza, un incontro (ore 15:30) e un workshop sul corpo (ore 17:00) con la danzatrice, coreografa e insegnante Francesca Foscarini. Roberto Fratini dialogherà con lei sul tema dell’assenza, filo conduttore del trittico che l’artista porterà in scena nel suo spettacolo di danza delle ore 21:30, dal titolo Good Lack, che pone in sequenza tre assolo dell’autrice: Back Pack, John Tube e Let’s Sky. L’assenza, in un festival che si chiama Ipercorpo, pone volutamente l’accento sui i corpi: il corpo degli altri, il corpo in scena, il fare corpo e comunità. Il corpo, il grande assente nei mesi di lockdown, torna quindi a bussare alle nostre porte. Che pensieri ci arrivano dall’assenza dei corpi? Come si giocano nella danza contemporanea il corpo e la sua assenza?
Alessandro Sciarroni, che fa della commistione di varie discipline (danza, sport, circo) la cifra della sua poetica, già vincitore del Leone d’Oro alla Carriera per la Danza alla Biennale di Venezia nel 2019, sarà protagonista dell’appuntamento monografico di venerdì 2 ottobre strutturato in un incontro con Lisa Gilardino (ore 15:30), curatrice per le arti performative e direttore artistico di Santarcangelo Festival nel triennio scorso, e Roberto Fratini, intitolato Le tradizioni da salvare, cui seguirà un workshop (ore 17:00) con i danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini sulla Polka Chinata, ballo popolare sul quale Sciarroni ha lavorato per la creazione dello spettacolo Save the last dance for me, che vedremo alle 21:30 al Teatro Tenda di EXATR, e che si riferisce al patrimonio di questa preziosa tradizione locale. La Polka Chinata è un ballo bolognese che risale ai primi del ‘900, che veniva eseguito da due uomini come danza di corteggiamento. Oggi la Polka Chinata appartiene ai presidi culturali in via di estinzione: solo pochissime persone stanno portando avanti la tradizione di questo ballo popolare. La potenza della Polka Chinata è la sua vis acrobatica, che la rende fisicamente davvero impegnativa. I danzatori, abbracciati l’uno all’altro, girano vorticosamente su sé stessi e intanto si piegano sulle ginocchia fino quasi a terra. Dopo averne studiato le dinamiche grazie alla visione di alcuni video degli anni ’60, Sciarroni decide di ridare vita alla memoria della Polka Chinata che per la sua unicità e per il carattere ripetitivo delle sue azioni è perfettamente in linea con la sua ricerca artistica.
Alle 15:30 di sabato 3 ottobre è in programma l’incontro Unlocking – riflessioni con le performer Chiara Caimmi e Anna Basti, a cura di Roberto Fratini, che prenderà avvio da una riflessione sulle conseguenze che i dispositivi di controllo hanno sui corpi, oggetto di indagine delle due artiste. Seguirà il workshop Unlocking – pratiche (ore 17:00) incentrato sullo stesso tema e in serata, alle 21:30, Caimmi e Basti saranno protagoniste dello spettacolo di danza Unlocking, una performance fortemente fisica ed energica, in cui le performer cercheranno di riappropriarsi dei loro corpi costretti dai lacci di un corsetto: strumento per modellare la figura del corpo femminile e renderla più piacevole o dispositivo di controllo?
Domenica 4 ottobre, alle 17:00, sarà la volta di Dolce e Salato, spettacolo di circo contemporaneo che presenta una coppia di “eccentrici panettieri”, Luca e Ina, giovani artisti fondatori della compagnia Circo Carpa Diem, che, con equilibrismi e sorprendenti acrobazie a terra e in volo, si sfideranno per arrivare alla creazione di un “pane succulento”. In serata, alle 21:30, il festival chiuderà con lo spettacolo di danza del gruppo nanou, Sport, già co-prodotto da Città di Ebla, che porterà in scena un’atleta nell’intimità dei preparativi prima dell’esecuzione dell’elemento ginnico. Lo spettacolo coglie il momento intimo della preparazione, dell’allenamento, della ripetizione. Espone un corpo nella sua fragilità e diametralmente opposta forza. L’attimo prima del volo. Il momento di sospensione, di tutte le possibilità di cambiamento, di tutte le potenziali direzioni. Il pubblico viene messo di fronte al pensiero dell’atleta prima della vertigine, per poterne capire il silenzio.
Coorpi, associazione piemontese, presenterà, nell’incontro con proiezione Campo Largo. Raccontare il paesaggio di sabato 27 settembre dalle 10:30 alle 12:30, il progetto Campo Largo, la prima residenza italiana di videodanza che ha coinvolto videomaker, coreografi e danzatori per realizzare un format innovativo dedicato all’esplorazione del patrimonio culturale e paesaggistico della Regione Piemonte. Ritornerà poi il contest La danza in 1 minuto, ideato da Coorpi, e appuntamento che si rinnova ad ogni edizione di Ipercorpo. Dall’1 al 3 ottobre, dalle 19:00 alle 24:00, verrà proposta una selezione di 10 video per serata, sempre diversi, in base alla tematica affrontata dall’artista ospite della giornata della sezione Teatro e Danza (in ordine cronologico: Francesca Foscarini, Alessandro Sciarroni, Chiara Caimmi e Anna Basti). I video, tratti dall’archivio del contest italiano di danza in video più famoso a livello internazionale, della durata rigorosa di 1 minuto si susseguiranno in loop per offrire 10 storie differenti e 10 diversi punti di vista.
MUSICA
La sezione Musica debutterà sabato 26 settembre con una giornata monografica dedicata al lavoro di Villa (Roberto Villa, bassista) e del duo Cacao (Matteo Pozzi, chitarra e Diego Pasini, basso). Alle 17:00 il gruppo darà vita a una Prova aperta in tempo reale (soundcheck) che offrirà la possibilità di assistere a un dialogo, a momenti di improvvisazione tra i musicisti, entrando così nel loro spazio e osservando la costruzione di un linguaggio condiviso, seppur temporaneo, che costruisce il concerto dal suo interno. Tutto questo condurrà ai concerti serali presso il Teatro Tenda di EXATR (Roberto Villa, ore 21:30/Cacao, ore 22:30), accompagnati dalla video animazione in tempo reale a cura di Christoph Breheme.
Ogni sera, dal 1 al 3 ottobre, presso l’EX GIL ma con partenza da EXATR in passeggiata condivisa attraverso la città, sarà inoltre fruibile l’ascolto musicale di Exit film for a music_(Pre)corpo del suono un progetto speciale dei curatori della sezione Musica di Ipercorpo Davide Fabbri ed Elisa Gandini, sul tema dell’ascolto e della scelta di viverlo appieno, caratterizzato da ascolti liberi, in forma di suite, piccoli montaggi audio eleganti e coerenti, ma solo fino ad un certo punto. La sala dell’EXGIL in cui si svolgeranno gli ascolti (originariamente una vecchia sala cinematografica, attualmente non in uso per lo stato precario in cui si trova) sarà oggetto di un progetto di ristrutturazione del Comune di Forlì, che la renderà di fatto l’Auditorium della città.
ARTE
Giovedì 1 ottobre inaugurerà la sezione ARTE di Ipercorpo: un progetto di arte contemporanea intitolato Verso sera, a cura di Davide Ferri, che presenterà gli interventi di quattro artisti visivi italiani: Alfredo Pirri, Sergio Breviario, Adelaide Cioni e Mattia Pajè all’interno di uno spazio suggestivo, adiacente a quello dell’Ex deposito ATR: l’arena estiva del Cinema Apollo. Il progetto consiste in una proposta di fruizione delle opere (in un qui e ora dell’esperienza dell’opera), che fa da controcanto alla dimensione performativa del festival, all’irrinunciabile rapporto tra corpo dell’opera e corpo dello spettatore. In programma quattro appuntamenti con gli artisti, invitati a parlare di una loro opera con il curatore Davide Ferri e ad accompagnare, insieme a lui, piccoli gruppi di visitatori in percorso di avvicinamento al loro lavoro. Il primo appuntamento sarà alle 19:00 con Alfredo Pirri; nei giorni seguenti, alla stessa ora, seguiranno gli incontri con Sergio Breviario (venerdì 2 ottobre), Adelaide Cioni (sabato 3 ottobre) e Mattia Pajè (domenica 4 ottobre).
PROGETTI SPECIALI / LABORATORI
Uno degli ambiti su cui l’emergenza sanitaria ci ha indotti a porre maggiore attenzione è la didattica. Nel periodo del lockdown abbiamo sperimentato la necessità di riflettere su nuove modalità e strumenti di insegnamento. Ipercorpo desidera mantenere con gli insegnati un rapporto sempre più costruttivo e collaborativo per la messa a punto di progetti condivisi rivolti agli studenti.
Per la prima volta i laboratori di quest’anno saranno rivolti ai docenti della scuola primaria e secondaria in qualità di corsi di formazione.
Il primo appuntamento sarà il 26 settembre: Capovolti, corso condotto dalla danzatrice, coreografa e pedagoga Monica Francia. Volutamente incentrato sul corpo anche in periodo di distanziamento fisico, il corso individua proprio nell’assenza l’immenso valore delle relazioni e di ciò che i nostri corpi possono fare per il nostro benessere, individuale e collettivo.
Il secondo appuntamento è in programma sabato 3 ottobre: Lo sguardo racconta, un corso condotto da Silvia Coggiola e Marco Muzzolon che ha per tema l’identità, tematica più che mai attuale dato il recente vissuto collettivo condizionato dalle norme anti-contagio Covid-19, formulato a partire dalla domanda: come raccontare la propria identità a partire da un luogo?
I corsi si terranno alla Palazzina di EXATR nella fascia oraria 14:30-18.30; la partecipazione è gratuita.
Sedi:
EXATR, via Ugo Bassi 16, Forlì
EXGIL, viale della Libertà, Forlì.
Immagine di Gianluca Camporesi