Ketodamos. Racconti dal Bosco dei Cervi
Al via nel weekend del 15 e del 16 giugno 2024, all’interno della Riserva delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, nell’area di Foppe di Nadro, la terza edizione della rassegna “Ketodamos. Racconti dal bosco dei cervi”.
Per due giorni fitti di eventi il villaggio preistorico-didattico della Riserva si animerà, popolandosi di artigiani e guerrieri che racconteranno con parole e gesti, ma anche con spettacoli, laboratori, conferenze, passeggiate, la vita e i miti dell’Età del Ferro. Un’immersione nella preistoria: un viaggio a ritroso nel tempo.
L’intento di questo progetto è stato, fin dalla prima edizione, di ricostruire scenari riconducibili all’Età del Ferro (primo millennio a.C.) che includessero ogni aspetto della manifestazione, dall’accoglienza dei visitatori agli accampamenti, dalle ricostruzioni in ambito artigianale e musicale fino alle visite guidate nei siti archeologici.
L’idea è stata ispirata dalle incisioni rupestri presenti nella Riserva di Ceto, Cimbergo e Paspardo, che per la gran parte sono appunto risalenti all’Età del Ferro: un autentico racconto attraverso immagini che vede come principali protagonisti guerrieri e cervi, quindi scene che spaziano dalla caccia ai riti di iniziazione, fino alla vita quotidiana. E a partire dalla media Età del Ferro, accanto all’influenza etrusca, si è andata diffondendo tra i Camuni un evidente influsso della cultura celtica.
Il titolo “Ketodamos” è dato dall’unione delle parole galliche keto, cioè «bosco», e damos, che significa «cervo», da cui il “Bosco dei Cervi” all’interno del quale si sviluppa l’evento, a cui si aggiunge anche l’ipotesi della derivazione gallica del nome del comune di Ceto, appunto keto in origine.
In un certo senso questo evento “anima” le incisioni rupestri che escono dalla loro forma primigenia iconografica, dal piano bidimensionale, per entrare nella terza dimensione, materializzandosi e rendendo “viva” la Riserva in ogni suo aspetto, a cominciare dalle capanne retiche e neolitiche abitate da figuranti in costumi d’epoca. In pratica, è la trasposizione in concreto del motto dell’associazione ArchExperience, cioè «Why just imagine Prehistory? Live it!», che in questo caso non è soltanto uno slogan per indicare il gruppo, ma un modo di rendere tangibili studi, ricerche e sperimentazioni che in Ketodamos trovano la loro vetrina ideale.
Il programma, realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Teuta Nertobacos, include rievocazioni storiche con gruppi di Celti, Veneti e Cenomani, conferenze tematiche, spettacoli teatrali, laboratori per bambini e visite guidate alla Riserva delle incisioni rupestri (sia diurne che notturne), oltre ovviamente la fruizione di un’area dedicata a cibo e bevande. Inoltre la due-giorni vedrà la partecipazione di un gruppo druidico che si muoverà lungo i percorsi archeologici, fra suoni, meditazioni e connessione con l’ambiente, i poteri del bosco e gli alberi sacri. Per quanto invece riguarda l’immancabile proposta musicale spiccano la presenza durante tutto il fine settimana dei gruppi itineranti Barad Guldur e Wisteria Whispers, mentre sabato sera sarà graditissimo il ritorno delle Uttern. A chiudere la kermesse uno spettacolo sulla figura di Boudicca, regina guerriera dei Celti che guidò una rivolta contro i Romani. Spettacolo che vedrà protagonista Eliza Winkler che tale ruolo ebbe modo di interpretare in alcune scene, alcuni anni orsono, per un documentario di History Channel prodotto per la BBC
Informazioni
0364 433465; riservaincisioni@gmail.com
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Denise Cannas
