
La Festa del Rinascimento – XXVI edizione
La grande stagione rinascimentale tornerà alla ribalta ad Acquasparta (Tr), in Umbria, con la XXVI edizione de “La Festa del Rinascimento”, che per quindici giorni, dal 7 al 22 giugno 2025, animerà il borgo umbro con un fitto programma di appuntamenti storici e culturali, ma anche ludici e gastronomici, pensati per rievocare l’arrivo in città, al principio del Seicento, del principe Federico Cesi detto il Linceo.
Tema portante dell’edizione 2025 sarà “Eretiche visioni. La terra intorno al sole o l’universo intorno a Dio. Il rapporto -complicato- fra scienza e fede” che si declinerà, attraverso appuntamenti culturali ed eventi convegnistici, nella trattazione di due argomenti strettamente connessi alla nuova concezione dell’uomo, elaborata dal Rinascimento, come centro dell’universo e come creatura chiamata a nobilitare la propria esistenza tramite il sapere e a indagare il divino attraverso lo studio della natura, favorendo l’affermarsi del metodo scientifico e delineando, nell’ambito dell’astronomia, il rivoluzionario ribaltamento della teoria geocentrica in quella eliocentrica.
Innestandosi su queste premesse, il primo argomento sviluppato sarà l’invenzione del cannocchiale galileiano, strumento innovativo messo a punto dallo scienziato pisano Galileo Galilei, legato da rapporti di amicizia con il principe Federico Cesi e i suoi sodali dell’Accademia dei Lincei, allo scopo di migliorare l’osservazione ingrandita e diretta della realtà, sia di quella terrestre, sia del cielo stellato, mentre il secondo argomento in cui si declinerà il tema della Festa sarà il processo per eresia intentato nel 1632 contro Galileo Galilei accusato di contraddire le Sacre Scritture propugnando concezioni astronomiche ispirate alle teorie eliocentriche copernicane.
Come da tradizione, l’evento di apertura della XXVI Festa del Rinascimento – incentrata sulla celebrazione dell’arrivo in città del principe Federico Cesi, animatore di una corte raffinata e sfarzosa, ma anche scienziato e naturalista, che si stabilì ad Acquasparta poco dopo il matrimonio con la giovane Artemisia Colonna, avvenuto nel 1614 – sarà il “Grande Corteo delle Contrade” con il coinvolgimento delle tre contrade del borgo – San Cristoforo, Porta Vecchia e Il Ghetto – che, nei quindici giorni della Festa, saranno impegnate nel contendersi le “chiavi” della città, sfidandosi in una serie di gare, cui il pubblico potrà assistere. Tra queste, la Gara Gastronomica, con la preparazione dal vivo di una ricetta della cucina rinascimentale; la Gara dei Tamburini, con l’intermezzo di gruppi di sbandieratori; il Grande Gioco dell’Oca, una riproposizione vivente, in costume, del gioco da tavolo le cui origini, nella sua versione moderna, risalgono alla seconda metà del Cinquecento; le Gare di Teatro in cui ogni contrada, con propri attori amatoriali, mette in scena una libera interpretazione teatrale di un testo scritto prima del 1630 rielaborato ed adattato; i Giochi delle Dame, una serie di prove riservate alle donne delle contrade di tutte le età che dovranno sfidarsi in giochi ispirati alle attività quotidiane tradizionalmente riservate alle donne dell’epoca.
Il tema delle “Eretiche Visioni” troverà poi la sua declinazione in una serie di eventi di approfondimento culturale e di spettacoli serali, distribuiti nell’arco dei quindici giorni della Festa, come ad esempio: il convegno, in programma per il 13 giugno, dal titolo “La logica del Cosmo e la bellezza nascosta nelle formule dell’Universo” dove ad intervenire sarà il cosmologo Lorenzo Pizzuti; il “Vexilla ad caelum”, la 1a rassegna degli sbandieratori d’Italia in programma per l’8 giugno in Piazza Cesi; il grande spettacolo teatrale in piazza, previsto per il 20 giugno, dal titolo “Chisciotte l’incanto del Cavaliere” a cura della Compagnia Accademia Creativa, composta da 11 attori, una scenografia strabiliante, con carri meccanici, danza aerea, trampoli, effetti pirotecnici e giochi di fuoco.
Oltre alle dispute tra contrade, gli incontri culturali e gli spettacoli, il pubblico sarà coinvolto in un fitto calendario di iniziative pensate anche per far conoscere le tradizioni locali e per condurre alla scoperta del territorio di Acquasparta, che non solo rappresenta l’emblema del Rinascimento in Umbria, con le architetture di Palazzo Cesi, fulcro dell’intero centro storico, e la chiesa di Santa Cecilia, che accoglie le tombe dell’illustre famiglia Cesi, ma si trova nel cuore di un’area capace di offrire un ampio ventaglio di opportunità di visita e di svago, dalle rovine archeologiche dell’antica città di Carsulae, insediamento romano nato in stretta correlazione con il passaggio della Via Flaminia, ai borghi medievali sparsi nei dintorni, come il borgo di Portaria, paesino arroccato e immerso in un paesaggio fiabesco, fino agli itinerari naturalistici nei Monti Martani percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo, tra fitti boschi di querce, lecci e faggi, e con la presenza caratteristica di grotte, doline e inghiottitoi dovuti al plurisecolare effetto erosivo delle acque.
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