“La merce più preziosa” di Jean Claude Grumberg
“C’erano una volta, in un gran bosco, un povero taglialegna e una povera taglialegna”. Così comincia questa storia meravigliosa, narrata a tre: il taglialegna, la taglialegna e una madre costretta a gettare la propria bimba da un treno merci che corre per l’Europa senza fermarsi mai.
Tratto dal romanzo di uno dei maggiori scrittori e drammaturghi francesi, Jean Claude Grumberg, “La merce più preziosa” è lo spettacolo che il Teatro delle Donne presenta in prima assoluta giovedì 5 e venerdì 6 settembre al Cortile di Villa Vogel di Firenze per AvampostiTeatro Festival 2024. La versione italiana è stata curata da Claudia Della Seta e Sofia Diaz, entrambe in scena insieme ad Antonio Fazzini.
“La merce più preziosa” è una fiaba sospesa tra l’orrore della Shoah e il desiderio di maternità. Un treno percorre il tratto Pithiviers-Drancy senza fermarsi mai. Le merci sono donne, uomini, anziani, bambini, ebrei destinati ai campi di sterminio. Il gesto d’amore e di disperazione verrà fatto per tentare di salvare almeno una dei due gemelli destinati a diventare polvere nel vento.
La taglialegna, troppo vecchia per avere figli, lo crede un miracolo del “Dio dei treni” perché le è stato donato da una mano che esce dal lucernario del treno del bosco, caduto sulla neve, avvolto in un meraviglioso scialle d’oro e d’argento, che lei crede tessuto dalle fate. Si tratta di un tallit, uno scialle di preghiera degli ebrei, o dei “senza-cuore” come vengono chiamati da quelle parti.
Il racconto procede fra la favola che vive la taglialegna e la cruda realtà storica raccontata da Dinah, la madre vera della “piccola merce”, ormai lei stessa polvere nel vento. Una storia di resilienza e complicità femminile, una storia di amori. Fino alla fine.
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Claudia Della Seta