“La strada”. Luigi Lo Cascio legge il capolavoro di Cormac McCarthy

Mercoledì 19 Marzo nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti un omaggio all’opera letteraria di uno dei più grandi scrittori del nostro tempo.
Luigi Lo Cascio da` voce alla potente profezia che valse a Cormac McCarthy il premio Pulitzer: un romanzo indimenticabile sul meglio e il peggio di cui l’essere umano è capace.
Una lettura, assecondata dalle sonorizzazioni di G. U. P. Alcaro – già vincitore dei premi Ubu 2014 e 2023 nella categoria dedicata al miglior progetto sonoro – che dà corpo al meglio e al peggio di cui l’essere umano è capace.

Un uomo e un bambino, padre e figlio, percorrono strade di cenere attraverso un paesaggio esausto.
Sono l’uno il mondo intero dell’altro, tenacemente in viaggio verso la costa, dove li attende un mare che forse è ancora blu.
A guidarli, la convinzione di essere i buoni, quelli che “portano il fuoco” in un universo da cui è stata bandita ogni altra luce.
Circa dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un’apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni.
Non c’è storia e non c’è futuro.
Mentre i due cercano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio.
  I due trascinano con sé sulla strada tutto ciò che nel nuovo equilibrio delle cose ha ancora valore: un carrello del supermercato con quel po’ di cibo che riescono a rimediare, un telo di plastica per ripararsi dalla pioggia gelida e una pistola con cui difendersi dalle bande che battono le strade decisi a sopravvivere a ogni costo.
E poi il bene più prezioso: se stessi e il loro reciproco amore.

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Lo Cascio, Luigi Adolfo Frediani