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"La voce umana", atto unico di Jean Cocteau

“La voce umana”, atto unico di Jean Cocteau

Nel febbraio del 1930 Jean Cocteau presentò alla Comédie Française una pièce che rappresentava un esperimento: un dialogo di cui era possibile ascoltare solo una parte, perché solo uno dei personaggi è in scena; l’altro è in un luogo imprecisato, dall’altro capo di un telefono.

Quasi cent’anni dopo la prima rappresentazione, La voce umana conserva intatta, e forse ancor più intensa, la sua capacità di coinvolgimento e identificazione. Per il suo autore, il testo “offre all’attrice che lo interpreta l’occasione di recitare due parti, l’una quando parla, l’altra quando ascolta e delimita il carattere del personaggio invisibile che viene fuori attraverso i silenzi…L’autore vorrebbe che l’attrice desse l’impressione di sanguinare, di perdere sangue come una bestia ferita, di terminare l’atto in una camera piena di sangue”. Un atto unico incentrato sul dolore e sulla solitudine, che utilizza il telefono, forma di comunicazione per eccellenza, come mezzo per l’incomunicabilità e l’inganno, e la voce umana come uno strumento meraviglioso e sensibilissimo, capace di restituire tutti gli affanni dell’animo. Con questo testo Cocteau ha composto una partitura perfetta per esprimere la sofferenza d’amore che la maggior parte degli esseri umani sperimenta, e che ognuno decifra con lentezza, nella propria solitudine.
Cit. Rosario Tronnolone

15 e 16 ottobre 2024
La voce umana
un atto unico di Jean Cocteau
interpretato da Siddhartha Prestinari
diretto da Rosario Tronnolone.

Data

15 - 16 Ott 2024

Luogo

ROMA - TEATRO TRASTEVERE
Via Jacopa de' Settesoli, 3, 00153 Roma
Categoria