Mario Pinton. Gioielli, sculture e poesia
Dal 14 novembre 2020 al 10 gennaio 2021 le sale dei Musei Civici di Padova (piazza Eremitani 8) ospiteranno una mostra dedicata a Mario Pinton, pioniere della “nuova gioielleria” in Europa e nel mondo e iniziatore della Scuola orafa padovana.
Un percorso di più di cento opere guiderà il visitatore a scoprire la bellezza e l’innovazione dell’oreficeria pintoniana, la sua abilità di scultore e creatore di oggetti, con numerosi disegni, bozzetti, scritti teorici, in un contesto che racconterà anche gli altri pionieri della “nuova gioielleria” internazionale: da Hermann Junger dell’Accademia di Belle Arti di Monaco a Manuel Capdevila della Scuola Massana di Barcellona, a Max Frölich di Zurigo, da Klaus Ullric della Kunst Werkschule di Pforzheim a Yasuki Hiramatsu, docente per trent’anni all’Università delle Arti di Tokio; sarà inoltre ricostruito il clima culturale di Padova, negli anni cinquanta e sessanta, in relazione alle arti applicate e al design. Chiuderanno la mostra, in rappresentanza della Scuola di Padova e quale sentito omaggio a Pinton da parte di due allievi, l’esposizione di gioielli, molti dei quali inediti, di Francesco Pavan e Graziano Visintin, divenuti a loro volta artisti di fama internazionale.
Nato a Padova il 12 novembre 1919, figlio di Albano, incisore di oreficerie, Pinton apprese fin da giovanissimo l’arte della lavorazione dei metalli alla scuola del padre. Frequentò le scuole d’arte di Padova, Venezia e Milano. La sua attività si dispiegò nell’arte orafa del gioiello e della medaglistica, di manufatti, nell’arte plastica e pittorica a carattere celebrativo, aulico, sacro, per committenze pubbliche e private, estendendosi anche a interventi plastici ambientali esterni. Questa attività si coniugò incessantemente con quella dell’insegnamento e della ricerca: fu docente di Arte dei metalli e dell’oreficeria negli Istituti d’arte di Padova e di Venezia; direttore dell’Istituto d’arte di Padova, Este e Cittadella, direttore dell’Istituto Superiore delle Industrie Artistiche di Urbino. Con altre importanti personalità del mondo dell’arte e dell’oreficeria europea Pinton seppe dare nel secondo dopoguerra una svolta radicale al linguaggio del gioiello, non più concepito solamente come oggetto di ornamento ma come vero e proprio prodotto artistico.