Mostra: “Atlas – Atlante di Borges”
In occasione della seconda edizione dell’84° Congresso internazionale della Società Dante Alighieri, dal titolo “L’italiano, luce nel mondo”, che si svolgerà a Roma dal 12 al 14 settembre, Palazzo Firenze ospiterà tre mostre aperte al pubblico.
Tra gli eventi, la mostra fotografica “Atlas – Atlante di Borges”, visibile fino al 10 ottobre, renderà omaggio allo scrittore Jorge Luis Borges (1899 – 1986) e alla sua compagna María Kodama (1936-2023) con una scelta di una trentina di immagini in bianco e nero e a colori.
Le fotografie, provenienti dall’istituzione argentina, costituiscono un vivo resoconto dei viaggi che Borges e la Kodama intrapresero tra gli anni Settanta e Ottanta, spesso in occasione delle onorificenze ricevute dall’autore argentino, come quando, nell’ottobre del 1984, l’Università Sapienza di Roma gli conferì la laurea honoris causa in Lettere. Scattate tra l’America Latina, gli Stati Uniti, l’Europa, il Giappone e il Nord Africa, le istantanee, accompagnate da commenti scritti, vennero già pubblicate nel tardo volume Atlas, uscito due anni prima della scomparsa di Borges. Come questo libro di “suoni, di idiomi, di crepuscoli, di città, di giardini e di persone” composto quando l'”Omero dei nostri tempi” aveva già da molti anni perso la vista, l’esposizione presenta una serie di citazioni autografe in versi e in prosa illustrate da immagini, ovvero una serie di fotografie in dialogo con un testo, in un atlante fatto di “visioni” e parole.
La mostra, promossa dalla Fundación Borges e già portata in diverse città europee e americane, oltre che a Tokyo e a Pechino, verrà arricchita da una proposta di pubblicazioni e da una sezione video, con materiali messi a disposizione dalla stessa fondazione, da Rai Teche e dalla Società Dante Alighieri.
Durante le giornate di congresso, inoltre, a Palazzo Firenze potranno essere visitate altre due esposizioni. La mostra “Pagine delle Dante” 100 è dedicata allo storico trimestrale della Società, che quest’anno giunge all’importante traguardo: in mostra numeri originali, lettere e documenti relativi alle vicende della rivista e alle sue firme più importanti (tra i contributi illustri anche quelli di Giovanni Gentile e di Luigi Pirandello).
L’installazione Un Arazzo di Parole si propone, infine, di “ricucire” simbolicamente i confini tra i popoli in un momento storico di disunione e di dissidi. Il manufatto, realizzato con materiali di diversa provenienza e con tessuti di riuso, è stato commissionato dalla Dante a Coloriage, laboratorio di sartoria sociale aperto ad artigiani, migranti, rifugiati, luogo di creatività e di contaminazione culturale, modello virtuoso di riscatto. Le parole, in ricamo, dell’arazzo – “La lingua italiana è lingua di libertà” – sono quelle di Edith Bruck, vicepresidente della Società Dante Alighieri e coordinatrice della Consulta lingua-mondo, un progetto avviato nel 2023 quale punto di riferimento per le scrittrici e gli scrittori con radici culturali e linguistiche non italiane che scrivono in italiano. La lingua italiana è infatti idioma di pace e di dialogo, “universalista e umana”, come afferma il Presidente Andrea Riccardi. L’installazione sarà anche l’occasione per presentare il fondo bibliotecario che la Dante sta costituendo intorno a questa comunità.
Per maggiori informazioni dante.global