Mostra: “Marcello l’antidivo di successo”
Sabato 21 settembre apre al pubblico a Palazzo Pfanner, Lucca, la mostra “Marcello l’antidivo di successo”, a cura di Alessandro Orsucci, realizzata in occasione del Lucca Film Festival, in programma dal 21 settembre al 27 ottobre 2024.
L’esposizione è un omaggio ad uno degli attori italiani più famosi al mondo, Marcello Mastroianni, di cui quest’anno si celebra il centenario dalla nascita (28 settembre 1924), straordinario interprete di alcuni dei capolavori di Federico Fellini come La dolce vita e 8 e mezzo, i primi due film girati insieme, che hanno cambiato la storia del cinema e hanno reso Marcello una star internazionale. Figlio di artigiani, era un uomo timido, gentile e semplice, poco incline al divismo, “un antidivo di successo”. La sua naturale bellezza e il suo fascino hanno ammaliato perdutamente il pubblico femminile, anche se detestava essere considerato un “latin lover”. È l’attore italiano più premiato di sempre, in oltre cinquant’anni di carriera, plasmata inizialmente in teatro, ha preso parte a più di 140 film, interpretando con grande versatilità ruoli sempre diversi, e ha lavorato con i migliori registi tra cui De Sica, Visconti, Monicelli, Germi, Risi, Scola, Antonioni e infine Fellini, che lo ha reso immortale, e al quale era legato da una profonda amicizia. “Di Marcello attore – dice Fellini in un’intervista – la qualità che più apprezzo è questa sua totale confidenza, questa sua totale fiducia in chi lo dirige”. “È il regista con cui è più facile lavorare – raccontava invece Mastroianni di Fellini – con lui è veramente un gioco.”
“Mi piace ricordare Mastroianni con una definizione di Claudio G. Fava, il disponibile talento di un ‘bello’ involontario”. Spiega il curatore Alessandro Orsucci. “La mostra propone una ricognizione delle pellicole, dei generi, delle straordinarie collaborazioni dell’attore, in base ad una ricerca fatta sulla filmografia, che mi ha permesso di selezionare le opere proprio tenendo conto dell’importanza del film e soprattutto del lavoro di Marcello con gli altri. Vorrei ricordare non solo i film più importati, ma soffermarmi anche con chi ha collaborato, registi, compositori, attori e attrici, che hanno contribuito, insieme al suo talento naturale, a fare la Storia del Cinema italiano e mondiale. Ringrazio il Lucca Film Festival, l’amico e direttore Nicola Borrelli, e la Famiglia Pfanner che in questi anni si è dimostrata sensibile e lieta di ospitare le mie mostre all’interno dell’incantevole palazzo storico a Lucca.”
L’attore aveva, tra l’altro, un particolare legame con Lucca, la sua amata casa di campagna, si trovava sulle colline lucchesi, a Pescaglia, un casale settecentesco comprato negli anni Settanta, dove trascorreva molto del suo tempo libero insieme alla famiglia e ai più grandi nomi del cinema che lo venivano a trovare.
“Marcello l’antidivo di successo”, attraverso la vita e la carriera di Mastroianni, documenta quasi 60 anni della storia del nostro paese, dal Neorealismo alla Commedia all’italiana. Presenta manifesti originali, locandine, fotobuste e bozzetti facenti parte del corredo pubblicitario dell’epoca all’uscita dei film, tutti proveniente dalla sterminata collezione di Alessandro Orsucci. Centrale in questa esposizione è anche la musica per film, con un allestimento unico di colonne sonore originali in vinile, composte da Maestri quali Nino Rota, Carlo Rustichelli, Armando Trovajoli, Ennio Morricone, per citarne alcuni, corredate di copertine originali anch’esse, spesso disegnate, insieme a libri e spartiti musicali. Un percorso che parte dagli anni Cinquanta con il primo film del filone ‘balneare’, per la regia di Luciano Emmer, Una domenica d’agosto, con Mastroianni esordiente, doppiato da Alberto Sordi, a cui seguono, entrambi del 1954, Cronache di poveri amanti di Carlo Lizzani, tratto dal romanzo di Vasco Pratolini, premiato al Festival di Cannes, e Peccato che sia una canaglia di Alessandro Blasetti, dove Marcello recita con la Loren e Vittorio De Sica. Del 1957 è Le notti bianche, di Luchino Visconti, che lo aveva conosciuto nel 1948 e diretto in teatro in molti spettacoli; grazie a questo film Marcello riceve il Nastro d’argento come miglior protagonista. Si prosegue con I soliti ignoti, di Mario Monicelli, un capolavoro della commedia all’italiana con un cast d’eccezione che lo vede a fianco di Totò, Claudia Cardinale, Vittori Gassman, Renato Salvatori.
Gli anni Sessanta si aprono con Il bell’Antonio, per la regia di Mauro Bolognini, insieme di nuovo a Claudia Cardinale, e il mitico La dolce Vita, che dette vita al sodalizio con Federico Fellini, testimoniato in questa sede anche dai manifesti e dal corredo pubblicitario di 8 e mezzo (1963), La città delle donne (1980) e Ginger e Fred (1986).
Del 1961, altre tre pellicole memorabili: Fantasmi a Roma di Antonio Pietrangeli commedia deliziosa che raccoglie il meglio del cinema e del teatro italiano, oltre a Mastroianni, Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman, Sandra Milo; La notte di Michelangelo Antonioni, con Monica Vitti e Jeanne Moreau, tra i più significativi film di quegli anni, che ottenne l’Orso d’oro al Festival di Berlino, tre Nastri d’argento e il David di Donatello per la regia; e infine Divorzio all’italiana di Pietro Germi, un successo internazionale, Oscar per la miglio sceneggiatura. Degli otto film realizzati sotto la direzione di Vittorio De Sica, la mostra si sofferma sui due girati insieme alla Loren, Ieri, oggi, domani, del 1963 e Matrimonio all’italiana, del 1964, che hanno conquistato le platee cinematografiche di tutto il mondo. Siamo agli anni Settanta dove la collaborazione con il regista Ettore Scola è ricordata con due grandi successi, Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca), 1970, interpretato insieme alla grande Monica Vitti e a Giancarlo Giannini, e Una giornata particolare, del 1977, con una magistrale Sophia Loren. Nel 1973 gira, con altri tre notevoli attori del cinema italiano e francese, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli e Philippe Noiret, La grande abbuffata, un’opera all’epoca ritenuta scandalosa, irriverente, del regista Marco Ferreri. Questa carrellata, costellata di continui premi e riconoscimenti, arriva fino agli anni precedenti la morte di Mastroianni, avvenuta nel 1996, con Stanno tutti bene, diretto da Giuseppe Tornatore, 1990, accompagnato da una splendida colonna sonora affidata a Ennio Morricone, e, infine, Sostiene Pereira, del 1995, di Roberto Faenza, tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Tabucchi, dove si assiste all’ultima indimenticabile partecipazione dell’attore.
Nella mostra non poteva mancare una sezione dedicata a Sophia Loren, con la quale Marcello ha condiviso ben 14 film da protagonisti. La prima commedia che li vede insieme sul set è Cuori sul mare, dove la Loren, qui presente solo come comparsa, era appena sedicenne e portava ancora il cognome Scicolone. Amici e complici sullo schermo, sono stati una coppia esplosiva, la coppia d’oro del cinema italiano, che ha saputo descrivere l’amore nelle sue molteplici forme. Insieme hanno scritto parte della loro leggenda.
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luccafilmfestival.it
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dal Manifesto “Vita privata”