
Never young”, con la compagnia Biancofango
La compagnia Biancofango torna a Milano con Never young, nuova produzione Elsinor e fattore K in scena dal 4 al 6 aprile al Teatro Fontana.
Lo spettacolo è un affondo nei nostri tempi che dà voce a “giovani Lolita”, inediti corpi che giocano a fare i grandi per lanciarsi nel domani, attraverso una docu-performance alla scoperta di una nuova generazione che esige un dialogo con il mondo degli adulti. Non più bambini, non ancora adulti: questo futuro identifica una generazione troppo spesso inascoltata, che costruisce e abita il proprio presente in una fase esistenziale complessa e multiforme, la preadolescenza.
Never young è la seconda parte di un dittico che appartiene a una costellazione poetica dedicata all’attualità della figura/tema di Lolita. Un salto verso il futuro nel tentativo di osservare e comprendere quella fascia generazionale della società che reclama di abitare un presente articolato, composito e agitato: «Cosa ci vuole dire, per dirla con Agamben, questa generazione che viene? Cosa gli abbiamo consegnato noi, Padri Storici? Cosa la politica? Cosa il mondo disinibito e a perenne consumo del web? Cosa le nuove tecnologie? Si può ancora parlare di Padri? – si interroga la compagnia – Lolita è troppe cose per sintetizzarla in un pensiero solo, ma certo ha rappresentato dalla seconda metà del Novecento ad oggi la curiosità verso un mondo degli adulti troppo lontano per poter essere d’aiuto o troppo vicino per poterne avere rispetto. La tensione verso l’altro, verso il nuovo che si avvicina, è la lunga scia che da Nabokov, a Kubrick, passando per Balthus e Degas, ha segnato buona parte dell’arte e della letteratura del Novecento».
Con Never young la compagnia Biancofango allestisce una danza delle emozioni che intercetta la fragilità, la sfrontatezza, lo smarrimento, il desiderio di emancipazione dei nuovi adolescenti e preadolescenti: «ma dov’è oggi Lolita? Dove la possiamo incontrare nella comunità che ci circonda? Dove si nasconde, se si nasconde? Perché ci stupiamo quando la scoviamo sulle cronache dei giornali o in qualche saggio specializzato quando sono sotto i nostri occhi tutti i giorni? Come siamo passati da Lolita alle baby squillo – alla prostituzione nei bagni delle scuole – ai marchettari bambini – agli sugar baby/sugar daddy/sugar mom – a OnlyFans?».
Da queste riflessioni prende forma drammaturgica la pièce – firmata da Andrea Trapani e Francesca Macrì, anche regista dello spettacolo, entrambe anime della compagnia Biancofango – che si dipana attraverso cinque quadri scenici, in cui confluiscono la ricerca e le storie attorno a “giovani Lolita”, per restituire un inesorabile ritratto della società e del nostro Paese: la prima sezione dedicata all’Autobiografia di una Nazione sul cambiamento dell’Italia dagli anni 90 ad oggi, da Norberto Bobbio a Non è la Rai, da Umberto Eco a Berlusconi, dal Mulino Bianco alle interviste barbariche; la seconda sezione apre l’interazione con il pubblico coinvolto Sulla retorica della televisione e su come abbia modificato il nostro modo di pensare e la relazione con il corpo e la sessualità; la terza sezione ci interroga su Dov’è Lolit* oggi? attraverso un’indagine sulla sessualità dell’adolescenza e della preadolescenza; nella quarta sezione le Interviste coinvolgono un coro di cittadine e cittadini over 65, per aprire una riflessione su cosa rappresenta la sessualità oggi; infine la quinta sezione è dedicata a L’infanzia perduta.
Sul palcoscenico si affrontano, così, contemporaneamente più generazioni – animate dal nutrito cast di interpreti composto da Marco Gregorio Pulieri, Irma Ticozzelli, Andrea Trapani, Sara Younes, Cristian Zandonella, a cui si affianca il coro di cittadine e cittadini riunito attraverso una serie di laboratori – per rintracciare un passato che si confonde con il presente e costruire un futuro dentro il quale tutti, senza ordine di età, sentiamo il bisogno di affermare il proprio essere qui ed ora.
NEVER YOUNG
un progetto di Biancofango
Drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
Regia Francesca Macrì
con Marco Gregorio Pulieri, Irma Ticozzelli. Andrea Trapani, Sara Younes, Cristian Zandonella
e con la partecipazione del coro composto da Enza Latella, Domenico Galluccio, Antonella Godi, Rita Bencivenga, Giseppina Manaresi, Irina Markarova, Giuseppina Basso, Elena Lerra, Antonio Gavioli, Roberto Callegari, Cinzia Cinque, Roberto Herold
Musica, Sound Design e Live Elecronics Giovanni Frison
Aiuto regia e collaborazione artistica Lorenzo Profita
Light Design Massimiliano Chinelli
Produzione Elsinor – Centro di Produzione Teatrale e Fattore K
con la collaborazione produttiva di OperaEstate
In collaborazione con Teatri di Vetro