
“Non commettere atti impuri” di e con Roberto De Sarno
Dal 14 al 16 marzo al PACTA Salone di Milano continua il progetto Donne Teatro Diritti con la prima milanese di “Non commettere atti impuri o la boutique humaine”- cabaret tragico: un viaggio accelerato e “sovreccitato” nella storia dell’uomo vista dallo spioncino della tentazione, di e con Roberto De Sarno.
Da Totò a Marilyn Manson, da Pinocchio a Ulisse, da Francis Bacon al reality, uno spettacolo di corpi in musica dove i personaggi, le caricature, le immagini evocative, risolti nell’atto fisico e in una scenografia povera, diventano “creature” che scivolano continuamente in musica di scena e accenti che si negano a una prosa asettica, mentre l’attenzione agli spazi, ai ritmi, ai gesti si fondano su principi di danza più che di teatro in senso stretto. È anche un viaggio accelerato e “sovreccitato” nella storia dell’uomo vista dallo spioncino della tentazione, a partire dalla creazione del maschio-bambino, incarnato da un Pinocchio “senza veli” che si trova a promettere al Padre improbabili obbedienze, cedendo poi a tentazioni travestite da personaggi farseschi, mutuati a tratti dall’attualità sconcertante di gossip e cronaca umana d’occidente, da languori personali di sapore nostalgico, nel nudo gioco del travestimento. Al finale un autentico incontro in odore di reality (o people show) permette al protagonista di redimersi dal passato con il tocco dell’amore e diventare uomo con intima e inconfessabile spontaneità fanciullesca, evocando un evento reale paradossalmente mai avvenuto e dando credito all’assunto originale del comandamento, “Non commettere adulterio”. Un “atto impuro”, dunque, che si avvale di figure grottesche, iper-normali, truci, incontri reali, tra comicità, tenerezza e follia.
“Ho seguito una via dantesca alla drammaturgia – spiega l’attore e regista Roberto De Sarno – che mutua dalla Commedia alcune suggestioni: all’inizio siamo in qualche modo Nel mezzo del cammin, a metà tra il bambino e l’uomo, ricco d’innocenza e tuttavia nel fulgore della virilità, per scendere poco dopo in un vortice infernale di tentazioni e perversioni che giungono al punto più basso dell’essere, per poi risalire alla soglia dell’estasi contemplativa della compagna della sua vita, vero faro che illumina, in una sorta di reality estemporaneo, lo spettacolo e la sua esperienza reale”.