“Notti” – Compagnia SlowMachine
Può “Le notti bianche” di Dostoevskij, a duecento anni dalla nascita del suo autore, parlare ancora alle generazioni di oggi? Quali universi può esplorare? Quali immaginari può svelare? Quali contrasti può portare alla luce?
Dal 3 al 7 maggio 2023, arriva al Teatro Menotti di Milano, lo spettacolo “Notti” della compagnia SlowMachine, realtà di produzione e programmazione artistica di Belluno che lavora sulla contaminazione delle arti.
Una performance teatrale – con la regia anche video di Rajeev Badhan e la drammaturgia di Elena Strada – dalla forte tensione visionaria, un dialogo tra teatro, video e video live, realizzato partendo da una riflessione sul racconto “Le notti bianche” di Dostoevskij, passando attraverso “Amore liquido” di Bauman, in cui due e più livelli visivi e temporali si intrecciano nella ricerca di un senso profondo nelle relazioni ai nostri tempi.
In scena tre attori/autori – Elena Strada, Ruggero Franceschini, Alberto Baraghini – di una storia che si sdoppia, tra parallelismi e seconde dimensioni, producendo nuovi interrogativi: può la liquidità della nostra epoca, intesa come la fragilità di qualsiasi costruzione, influire anche sui sentimenti più forti e apparentemente solidi? Il concetto di amore ha un denominatore comune? Amore e libertà sono un binomio così incompatibile?
“L’opera dell’autore russo Dostoevskij è il punto di partenza, drammaturgico e narrativo, dell’intera performance teatrale che, con forza, riemerge attraverso il mezzo del video, quasi fosse un sogno o una proiezione caleidoscopica di ciò che è accaduto o potrebbe accadere. Il testo diventa sia elemento d’indagine che strumento metateatrale, all’interno del quale i personaggi stessi si immergono e si perdono, facendo affiorare nuove domande sull’amore nella liquidità dell’oggi attraverso una recitazione desaturata, “liberata” da cliché o sovrastrutture teatrali che possa così correre in parallelo alle emozioni e mettersi in dialogo con la costruzione registica che viaggia tra il video e il reale”
Rajeev Badhan
SlowMachine, con questo progetto, porta avanti la sua ricerca sui linguaggi del contemporaneo, esponendosi ad un confronto tra diverse epoche, generazioni, tecnologie e mezzi espressivi sul concetto di amore. Lo spettacolo ha visto anche il coinvolgimento di alcuni ragazzi degli Istituti Superiori che, attraverso interviste video, hanno ampliato i punti di vista sull’argomento centrale di questo lavoro.
Immagine in evidenza
Notti – SlowMachine – Credit Elisa Calabrese (part.)