“Partenope suite”. Omaggio alla canzone napoletana
Un’esperienza musicale unica e avvolgente attende il pubblico di Palazzo delle Arti Beltrani a Trani a Ferragosto, con il debutto assoluto del progetto “Partenope Suite”, concepito da Antonio Palazzo, pianista, arrangiatore e direttore d’orchestra. Con una formazione accademica di prestigio, Palazzo ha percorso un cammino artistico ricco spaziando dallo studio dell’organo e della composizione organistica alla musica jazz fino alla direzione d’orchestra. Oggi, il suo impegno come docente di Composizione e Arrangiamento pop-rock nei conservatori di Pescara, Messina e Cosenza, riflette il suo desiderio di condividere la sua vasta conoscenza e di ispirare nuove generazioni di musicisti.
«Sarà una serata di celebrazione della grande tradizione della melodia italiana per eccellenza: la canzone napoletana – sottolinea lo stesso Palazzo. In compagnia di un ensemble composto da eccellenti musicisti pugliesi, come Gianni Iorio al bandoneón, Gianluca Aceto al basso, Pasquale Angelini alla batteria, Michele Ciavarella alle percussioni e la vellutata voce di Badrya Razem, una delle interpreti più promettenti del panorama musicale contemporaneo. Questo progetto promette di condurre il pubblico in un viaggio emozionale senza precedenti».
Al centro dell’evento speciale e fuori programma di Palazzo Beltrani un repertorio che spazia dai brani storici della canzone partenopea, come “Nun è peccato”, “Era de Maggio”, “Dicitencello vuje”, “Nuttata e Sentimento”, e “Tu si ‘na cosa grande”, fino a vere e proprie icone, da “Tu vuo’ fa l’americano” a brani più contemporanei come “A me piace ‘o blues”, “Yes I know my way”, “Caruso”, e molti altri. Con una cura maniacale per il dettaglio, l’esecuzione omaggerà i grandi classici della canzone napoletana, celebrando una tradizione che ha saputo valicare i confini nazionali e le epoche, scolpendosi nella memoria collettiva di almeno tre generazioni.
La canzone napoletana ha un’anima popolare che la distingue: origina nell’Ottocento, affonda le radici nel quotidiano, nelle strade e nelle piazze, rappresentando il nostro primo vero genere “pop”. Attraversando la Seconda Guerra Mondiale e l’influenza del jazz americano, Napoli ha saputo reinterpretare e innovare, dando vita a una miriade di nuove declinazioni musicali. Da Renato Carosone in poi, la città ha dimostrato una straordinaria attitudine all’ibridazione che continua a caratterizzarne l’estetica artistica.
Il concerto si preannuncia come un evento emozionante, dove passato e presente si fondono in un abbraccio ideale, dando nuova vita alla tradizione con interessanti nuovi arrangiamenti. Un’occasione per gli appassionati e gli intenditori, ma anche per chi voglia godere di un giorno di festa, il Ferragosto, per celebrare la musica napoletana d’autore, simbolo di italianità nel mondo.
L’interprete italo-algerina Badrya Razem ben armonizza il sapere musicale partenopeo con la sua vocalità mediterranea: e così la canzone diventa racconto, esperienza, molto di più che un semplice tributo. Badrya è nota per la sua versatilità e per la ricerca di nuove sonorità che evidenziano le sue radici arabe. Con una formazione che abbraccia il canto jazz e lirico, ha collaborato con rinomate orchestre e artisti, portando una qualità unica alla sua espressione musicale.
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Badrya Razem