Pensavo Peccioli 2024. Tre giorni per capire cosa sta succedendo, a noi e al mondo
Scrittori, giornalisti, divulgatori, artisti, esperti ed osservatori delle cose del mondo, si ritrovano a Peccioli (PI), da venerdì 8 a domenica 10 marzo, per la quarta edizione di Pensavo Peccioli, il festival nato per discutere in una dimensione piccola e concreta i cambiamenti in atto, nel contesto di un borgo toscano fortemente proiettato verso il futuro.
Dopo aver invitato, nella prima edizione del 2019, a sbirciare il mondo da un angolo nascosto, per poi trovare in equilibrio in tempi complicati e poi ancora a guardare tutto da una maggiore e prudente distanza, quest’anno il manifesto affidato come sempre al più noto ed importante illustratore italiano contemporaneo, Emiliano Ponzi, invita a provare ad attraversare percorsi difficili, con consapevolezza e con le attenzioni necessarie.
Sede degli appuntamenti: il Palazzo Senza Tempo, ristrutturato su disegno dell’architetto Mario Cucinella con una grande terrazza panoramica che si affaccia sulla vallata; la nuova Galleria dei Giganti, l’ex fabbrica trasformata in un luogo di cultura ed eventi; il Cinema Passerotti che ha scandito quasi un secolo di storia del paese; il Centro Polivalente, lo spazio recuperato dal vecchio fronte merlato dei magazzini dell’ex fattoria Gaslini.
In programma incontri, presentazioni, reading e gli appuntamenti con la rassegna stampa del Post, dove i fatti del mondo vengono analizzati da Luca Sofri con Francesco Costa e Michele Serra. Presentano i loro ultimi libri Chiara Valerio “Chi dice e chi tace” (Sellerio), Valeria Parrella “Piccoli miracoli e alti tradimenti” (Feltrinelli), Antonio Franchini “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), Piero Dorfles “Chiassovezzano” (Bompiani), Ilaria Gaspari “La reputazione” (Guanda), Donato Carrisi “L’educazione delle farfalle” (Longanesi). Massimo Polidoro ricorda Piero Angela insieme ad Amedeo Balbi, raccontando “La meraviglia del tutto” (Mondadori). Il Trio Malinconico si esibisce in un reading di musica e parole, Paola Turci è invece la protagonista di una serata di chiacchiere e musica. Stefano Nazzi e Giacomo Papi raccontano e leggono “A sangue freddo”, il grande romanzo di Truman Capote. Lia Capizzi presenta il nuovo numero della rivista “Cose spiegate bene” dedicato alle Olimpiadi, con gli sportivi olimpici Eric Fantazzini, bobbista, Vittoria Guazzini, ciclista, e Martina Guiggi, ex pallavolista. Francesco Costa presenta il suo nuovo libro “Frontiera” e il suo racconto delle elezioni americane sul Post. Roberto Burioni parla di scienza, Christian Rocca di Ucraina, Cecilia Sala del suo reportage “L’incendio” (Mondadori) su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan. Antonio Manzini di “Tutti i particolari in cronaca” (Mondadori), Luca De Gennaro di “Alternative generation 1991-1995” (Rizzoli). Elena Loewenthal racconta una “Breve storia (d’amore) dell’ebraico” (Einaudi), Donatella Di Pietrantonio spiega “L’età fragile” (Einaudi).
«Tre giorni per saperne di più – spiega Luca Sofri, direttore artistico di Pensavo Peccioli – pensare di più, pensare meglio. Pensavo Peccioli è un annuale cauto approccio per capirlo, preoccupato ma non sfiduciato, e per guardare il mondo intero da una dimensione familiare e tangibile come quella di una piccola comunità, di un luogo concreto. Tre giorni di incontri con persone che osservano e raccontano le cose, che provano a capirle e spiegarle, ospiti di una cittadina che è attenta da decenni a quello che succede e a come farne bene comune, per sé e per gli altri. Ne abbiamo, da dire, e da ascoltare».
«Sono convinto che l’atto di capire abbia un senso principale per l’individuo ancora prima che per la collettività – aggiunge Emiliano Ponzi, l’autore del Manifesto -. Farsi un’idea verosimile del mondo, prenderne consapevolezza, determina le nostre scelte perché scelgo sempre e solo in base alle informazioni che ho. E questo impatta su tutto il mio vivere: su come cresco, chi frequento, chi amo e chi odio e le fazioni a cui appartengo. Credere alle informazioni è spesso un atto di fede, un salto nel vuoto; e dunque il dialogo e il confronto senza preconcetti è l’unico modo per capirci qualcosa».
Il programma è a cura di Luca Sofri. Pensavo Peccioli è organizzata dalla Fondazione Peccioliper e in partnership con Il Post.
Gli incontri sono gratuiti e ad accesso libero fino ad esaurimento
Informazioni
pensavopeccioli.it