Presentazione libro: “Operazione Beethoven” di Felice Bonalumi
Giovedì 18 aprile, alle ore 17:00, l’Archivio Galleria Lazzaro by Corsi ospita la presentazione del libro “Operazione Beethoven” di Felice Bonalumi (Editore?Porto Seguro).
SINOSSI
Un romanzo distopico che vorrei definire di fantascienza di attualità. Mi spiego: se arrivato alla fine il lettore pensa che quella narrata sia una delle possibili evoluzioni della società attuale, credo di avere raggiunto lo scopo con cui ho pensato quanto andavo scrivendo. In questo senso i due termini distopico e fantascienza non sono in contraddizione: la tendenza della tecnologia è chiaramente rivolta al controllo della persona, non solo e non tanto come sua localizzazione fisica, ma ormai riguarda i suoi desideri, le sue aspettative prima ancora che la soddisfazione dei suoi bisogni. Siamo prigionieri della tecnologia e in questo senso la parola distopico indica la conclusione negativa. L’ambientazione nel 2042 mi ha permesso di partire dalla tecnologia di oggi per pensare come potrebbe essere a quella data, non in situazioni limite ma nella vita quotidiana delle persone.
TRAMA
Anno 2042. Durante la demolizione dell’ultimo centro commerciale di Ourland, zona mondiale 3, viene scoperto un tunnel. Scattano immediatamente i controlli da parte del potere costituito dai tre Illuminati (Illuminato della Sicurezza, Illuminato dell’In-Army, Illuminato della Conoscenza Pubblica) e da Egemone. Il tunnel, in realtà un rifugio in disuso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale come si scopre in seguito, in realtà è stato abitato o comunque usato fino a poco prima (quanto?) della riscoperta. Durante la perquisizione in una cassaforte viene trovato un quaderno. Non solo, se la prima apertura del rifugio parte dal magazzino dell’ormai ex centro commerciale, la seconda apertura dà sul lago Pozor con al centro l’Isola Bella, cioè il luogo di detenzione dei prigionieri politici.
Il potere mette in campo tutte le sue armi tecnologiche con l’obiettivo di stroncare immediatamente quello che appare come un covo di oppositori. La strada è obbligata: arrivare il più in fretta possibile all’autrice del quaderno, tale si rivela dalla prima pagina, nella speranza di smantellare e fare cadere in trappola l’intera organizzazione. Al lavoro anche molti uffici, tutti centralizzati e gestiti direttamente dal potere: Ufficio Annali dell’Eterno Presente, Ufficio Conoscenza Visiva, Ufficio Fake-News, Ufficio Topografico ecc In particolare l’Ufficio Grafologico, l’Ufficio Traduzioni, l’Ufficio Biblioteca Unica Centralizzata e il Laboratorio Centrale, sezione S6, la più segreta, che dall’analisi del quaderno e del materiale trovato nella perquisizione devono dare al potere le indicazioni per arrivare all’oppositrice.
Il quaderno, che occupa la parte centrale del testo, racconta come Ourland sia diventata la nazione più tecnologicamente avanzata al mondo: dai mercati rionali all’abbattimento dei centri commerciali alla spesa che arriva a casa, passando dai passaggi politici più importanti, l’eliminazione dei corsi di storia da ogni ordine di scuola e di università alla centralizzazione di ogni attività artistica alla classificazione dei giornalisti in base alla affidabilità politica. Con un momento storico ben preciso che ha permesso di dare il via al cambio di potere: il covid 19 e il prolungato stato di emergenza. Una operazione politica guidata dai guru della comunicazione e del marketing con al centro il controllo capillare dei consumatori (le parole persona, cittadino e simili sono vietate dal Nuovo Vocabolario della Lingua del Consumatore). Il risultato è una società in cui l’individuo è isolato (più dell’80% delle persone lavora da casa, ad esempio) e la comunità è solo la somma degli individui o, meglio, la somma dei consumatori. Una società in cui il potere usa gli strumenti della tecnologia e della scienza per mantenersi al potere: come per l’epidemia 19/38, costruita in laboratorio, che colpisce solo le donne e le rende infertili perché l’obiettivo politico è una diminuzione della popolazione.
Tutte le armi e le forze del potere in campo, ma senza risultati. L’oppositrice, a cui neppure si riesce a dare un nome, non possiede l’Head Mounted Display con cui il potere governa la vita quotidiana dei consumatori, né il CBIP, cioè il Codice Biometrico di Identificazione personale, l’invisibile codice inserito alla nascita a ogni consumatore di Ourland. Una evidente falla nel controllo della popolazione, ma l’opposizione non usa gli strumenti tecnologici proprio per non essere tracciata! Di fatto è l’unica possibilità rimasta.
Una sola indicazione sembra utilizzabile dal quaderno: la passione della sconosciuta oppositrice per la musica sinfonica. L’idea è allora di rinnovare il Festival Estate con la Musica Classica che si teneva prima della presa del potere dei tre Illuminati e di Egemone. Ripetendo il concerto di apertura dell’ultima stagione: la Sonata n. 29 Hammerklavier, l’ouverture La Consacrazione della Casa e la sinfonia numero 3 di Beethoven (da qui il titolo proposto).
L’oppositrice, ancora senza nome, capisce che è una trappola, ma accetta la sfida sapendo che sarà perdente. Lo fa in nome dell’età avanzata (intorno agli 80 anni) e per non mettere a rischio l’intera struttura dell’opposizione.
La parte finale segue l’organizzazione della trappola con il concerto e la successiva cattura. La scena finale si svolge nell’ufficio dell’Illuminato della Sicurezza dove l’oppositrice, che ha finalmente un nome: Antonia Wizzi, chiede come ultimo desiderio di vedere Egemone. Risata dell’Illuminato della Sicurezza: Egemone è un algoritmo, quanto basta per la politica.
L’unica vittoria che Antonia Wizzi può prendersi è non andare all’Isola Bella e lo può fare solo avvelenandosi e dopo avere lasciato il testimone dell’opposizione al capo dell’Ufficio Idrogeologico, consumatore insospettabile.