Presentazione libro: “Tre film. Cinque drammaturgie dedicate al cinema” di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
Tra i protagonisti della stagione teatrale 2022 di Triennale, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini – anche artisti associati di Triennale Milano Teatro – presentano il loro ultimo libro (dal titolo “Tre film. Cinque drammaturgie dedicate al cinema“) in occasione dello spettacolo Sovrimpressioni.
L’incontro si tiene in dialogo anche con Rossella Menna, curatrice del libro. Edito da Luca Sossella Editore, il volume raccoglie cinque testi teatrali ispirati agli spettacoli che il duo artistico ha dedicato ad alcune figure eccezionali dell’immaginario cinematografico: la giovane aspirante attrice di Io la conoscevo bene (di Antonio Pietrangeli); i due vecchi ballerini – Giulietta Masina e Marcello Mastroianni – protagonisti di Ginger e Fred (di Federico Fellini); la sconvolgente figura di Giuliana – interpretata da Monica Vitti – nel capolavoro Deserto rosso (di Michelangelo Antonioni).
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono autori, registi e performer. Dal 2008 danno vita a progetti, spettacoli e interventi site-specific, ridisegnando l’essenza dell’essere interpreti in scena, sempre in bilico tra memoria personale e immaginario collettivo, tra autobiografia e sogno. Il primo lavoro nato da questa collaborazione è Rewind, omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch. Tra il 2010 e il 2011 lavorano al progetto Reality, da cui nascono l’installazione/performance czeczy/cose (2011) e lo spettacolo Reality (2012), per il quale Deflorian vince il Premio Ubu per la miglior attrice. Mentre Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni (2013) si aggiudica il Premio Ubu per la miglior novità italiana, nonché il Premio canadese della critica per il miglior spettacolo straniero. La coppia ha realizzato due lavori site-specific: Il posto (2014) e Quando non so cosa fare cosa faccio (2015). Nel 2017 Deflorian e Tagliarini iniziano a lavorare al progetto Antonioni/Deserto Rosso. Nel 2020 debutta il loro adattamento teatrale del testo Chi ha ucciso mio padre, di Edouard Louis