Proiezione: “Italicus, la verità negata”
Giovedì 7 aprile (ore 21) arriva in anteprima assoluta al Nuovo Cinema Nosadella di Bologna, la docufiction realizzata dagli studenti del Corso Doc del Liceo Laura Bassi con la regia di Enza Negroni, che indaga la strage sul treno Italicus del 1974, uno dei più gravi attentati messi in atto durante gli Anni di Piombo, rimasto ancora senza colpevoli. Gli studenti del Liceo bolognese Laura Bassi, coordinati da Roberto Guglielmi, hanno scritto la sceneggiatura, realizzato le interviste, redatto un libro con la giornalista Antonella Beccaria e affiancato i professionisti sul set. Nel cast Stefano Pesce e Miriam Previati, insieme a Maurizio Cardillo, Lorenzo Ansaloni, Lucia Lanzarini, Armando Comini e Enrico Baraldi.
Girato tra Bologna e l’Appennino, il documentario cerca di fare luce su quello che può essere definito come l’ultimo tassello del cosiddetto “quinquennio nero”, che trova origine nella strage di Piazza Fontana, avvenuta a Milano il 12 dicembre 1969. È l’1.23 del 4 agosto 1974 quando si interrompe la corsa del treno Espresso 1486 Italicus proveniente da Roma e diretto a Monaco di Baviera, a causa di una bomba che esplode nella quinta carrozza, in prima classe. Le vittime sono dodici mentre quarantotto viaggiatori rimangono feriti. Le indagini, nonostante i numerosi depistaggi e le contraddizioni dei testimoni, riescono a dimostrare la natura neofascista dell’attentato, senza però riuscire a individuare i colpevoli.
Attraverso un attento e accurato studio dei tanti materiali raccolti, dopo l’esplosione a San Benedetto Val di Sambro e durante i processi, conservati nelle teche Rai e negli archivi della Regione Emilia Romagna, tra cui il documentario di Bernagozzi e Buganè, il docufilm alterna parti di fiction a parti documentariste con interviste alle persone chiave coinvolte, tra cui il giudice Vito Zincani che indagò su “Ordine Nero” l’organizzazione terroristica che rivendicò l’attentato, il giudice Leonardo Grassi del processo Italicus bis, Franco Sirotti fratello di Silver, il ferroviere forlivese che, uscito praticamente incolume dallo scoppio della bomba, con un estintore non esitò a risalire sulla carrozza devastata e in fiamme (il suo intervento permise di salvare molte vite ma gli costò la sua, a causa del fuoco e del fumo), Mauro Russo, ferito nell’esplosione, la giornalista Sandra Bonsanti che lavorò al caso, Ennio De Francesco che investigò sull’Italicus e un soccorritore dei Vigili del Fuoco.
Le parti di fiction vedono coinvolto un cast proveniente dal territorio, tra questi il bolognese Stefano Pesce (tra i tanti lavori, in TV con Ris-Delitti imperfetti, Distretto di Polizia, e al cinema Da Zero a Dieci di Ligabue) che interpreta un commissario che indaga sull’Italicus e la ferrarese Miriam Previati (in TV in Un Passo dal Cielo, e al cinema con Innocenti Evasioni, Il traditore e altri film) nei panni di una giornalista che segue i vari processi. La direzione della fotografia è di Andrea Dalpian e il look anni ’70 è stato curato da Orea Malià/Davines.
Dopo il debutto, il film parteciperà alla sedicesime edizione di Doc in Tour la rassegna itinerante di cinema promossa da Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia-Romagna, D.E-R e Cineteca di Bologna e organizzata nel circuito regionale delle sale d’essai.