Resistenze! Spunti, appunti, riflessioni, esperienze e speranze per un processo alternativo di azione e partecipazione
Il 9 dicembre si terrà online il terzo Focus dal titolo “Resistenze! Spunti, appunti, riflessioni, esperienze e speranze per un processo alternativo di azione e partecipazione capace di generare un cambiamento nei contesti sociali in cui si opera” organizzato da Giuseppe Frau Gallery/Scuola Civica Arte Contemporanea.
I Focus sono incontri di approfondimento in forma assembleare con cadenza mensile. Il ciclo è dedicato a criticità territoriali e comunitarie, di cui vengono presentate esperienze, iniziative, studi e progetti dedicati. Gli incontri hanno un taglio trasversale, creando ponti tra contesti storici, geografici e sociali diversi e saranno aperti al dibattito pubblico per raccogliere non solo riflessioni, ma anche proposte concrete. L’obiettivo dei Focus è di attivare una piattaforma che dia spazio a dimensioni di collettività locali per affrontare nodi critici legati alle sfere dello spazio pubblico e della geo-politica.
L’intento del Focus Resistenze! è quello di mettere in relazione teorie, pratiche, riflessioni e testimonianze provenienti da percorsi dell’attivismo non necessariamente appartenenti al mondo dell’arte contemporanea, ma sicuramente speculari alle tematiche affrontate dalla sua parte più attiva e impegnata nel sociale. Evitando di classificare e declinare queste esperienze attraverso filtri linguistici e specialistici, ci poniamo l’obiettivo di farle fluire nel racconto dei loro protagonisti, al fine di realizzare un piccolo viaggio tra le pratiche del fare, del restare e del cambiare nel sociale, nella lotta per i diritti, delle minoranze, dell’ambiente, delle diversità, e in tutte quelle altre emergenze che richiedono una costante azione di resistenza.
Resistenze! invita i partecipanti a riflettere su alcune di queste domande ed eventualmente ad aggiungerne altre:
Cosa significa oggi fare ed essere resistenza?
Resistenza come pensiero critico: come stimolarlo nelle comunità?
Non basta fare politica per fare resistenza, ma si può fare resistenza senza fare politica?
Nell’art. 1 della nostra Costituzione il diritto di resistenza trova la sua legittimazione nel principio della ‘sovranità popolare’: il concetto di resistenza può essere quindi istituzionalizzato senza ridurne la forza? È da considerarsi come un momento sovversivo di opposizione al potere costituito, o come azione costruttiva e trasformativa?
Anche alla luce della vicenda Covid-19, in che modo l’arte e la cultura possono contribuire alla soluzione delle emergenze sociali, economiche, ambientali?