Risonanze. Mostra del Biennio di Decorazione per l’Architettura
Dopo il dialogo instaurato nei mesi scorsi con le Collezioni Comunali d’Arte e la Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio, il progetto Risonanze promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna prosegue nella collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica, attraversando gli spazi interni ed esterni del Museo Civico Medievale dal 23 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022.
Il progetto Risonanze è uno dei tre momenti espositivi di Patrimonio, risorse per lo spazio pubblico, strumenti per la progettazione artistica contemporanea, un ciclo di interventi dedicati alle forme/modalità di trasmissione del patrimonio culturale attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea in dialogo con l’architettura e i suoi contesti, che vede coinvolti studenti ed ex studenti del Biennio di Decorazione per l’architettura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Arianna Bassetto, Martina Beghelli, Nikola Filipovic e Suqin Xiong sono gli artisti selezionati per la mostra collettiva che costituisce il terzo capitolo di restituzione pubblica del percorso didattico proposto dalla docente Vanna Romualdi nell’anno 2020-2021, incentrato sul rapporto Arte/Architettura. Invitati a proporre uno sguardo sul territorio dove l’Accademia di Belle Arti di Bologna innesta le proprie radici culturali, gli studenti coinvolti sono stati stimolati a sperimentare connessioni tra nuovi segni e memorie preesistenti partendo da una riflessione sullo spazio, sulle sue funzionalità e sulle relazioni con l’ambiente circostante e il suo significato, oltre il concetto di estensione, distanza, misura.
Con l’intervento diffuso Soglia #3 in alcune zone di passaggio tra una sala e l’altra, Arianna Bassetto installa nove zerbini in fibra di cocco ricostruendo itinerari in cui la parola stampata entra in assonanza con le sale del museo e con la città. Il percorso ci introduce in una narrazione corale dal carattere universale che induce, secondo l’artista, ad una riflessione sul rapporto passato/presente, legato ai temi dell’appartenenza, dell’esistenza, del ricordo, della perdita e del passaggio inesorabile del tempo.
Nel cortile interno, con l’installazione Pos-sedimenti 01, Martina Beghelli interviene attraverso strutture geometriche realizzate in acido polilattico di mais e stampante 3D a suggerire un materiale da costruzione, la selenite, presente nell’architettura medievale della città. Entrando in dialogo con l’antica torre inglobata nella costruzione del museo, visibile nella Sala 5, l’artista privilegia il rapporto con la luce solare scegliendo di agire in uno spazio esterno dove i “cristalli” realizzati in plastica biodegradabile evocano l’originaria roccia sedimentaria.
Nella loggia del cortile interno Fuori scala, l’installazione site-specific di Nikola Filipovic, gioca a ricostruire contesti simbolici di forte impatto. Partendo dalla suggestione visiva della “stesura rapida” caratteristica del “primo stile” della miniatura libraria bolognese, l’artista allude ad un possibile incontro di Dante con il miniatore Oderisi da Gubbio, documentato a Bologna nel periodo in cui probabilmente anche il sommo poeta vi soggiornò. Tema a cui è ispirata anche la mostra Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Franco Bolognese e Oderisi da Gubbio allestita al museo fino al 9 gennaio 2022. Nell’intervento il disegno, stilizzato e dai colori essenziali, ci riporta a un contesto dai diversi rimandi in cui risuonano il patrimonio del museo e l’attualità di Dante nella cultura contemporanea.
Nella Sala 15, con I vestiti nuovi dell’ombra, Suqin Xiong gioca con l’ombra proiettata a terra delle opere qui conservate, rimarcandone i confini e la superficie in essi racchiusa. L’intento è quello di dare continuità a quello spazio di prossimità che intercorre fra le opere e il contesto architettonico usando l’ombra colorata come agente di mediazione fra l’artista, il visitatore ed il museo, e come elemento “fuori posto” che dialoga con lo spazio vissuto ed assorbe simbolicamente le storie di precedenti relazioni fra il visitatore e l’opera.
Durante il periodo di apertura della mostra, un ciclo di visite animate per adulti racconta al pubblico le installazioni in relazione con le opere nell’allestimento permanente del museo:
venerdì 29 ottobre 2021 ore 17.00
sabato 27 novembre 2021 ore 17.00
venerdì 10 dicembre 2021 ore 17.00
giovedì 23 dicembre 2021 ore 17.00
Costo di partecipazione: € 6 + biglietto ingresso museo.
Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili: tel. 051 2193916/2193930 (martedì, giovedì ore 10:00 – 14.00; mercoledì, venerdì ore 14:00 – 19.00; sabato, domenica, festivi ore 10:00 – 19.00).
Risonanze è parte del progetto culturale Patrimonio, risorse per lo spazio pubblico, strumenti per la progettazione artistica contemporanea, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con Istituzione Bologna Musei – Musei Civici d’Arte Antica, Istituzione Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina, Città Metropolitana di Bologna.
Nato nel 2017 e curato da Vanna Romualdi, il progetto culturale è stato accolto a Villa Spada, sede del Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” di Bologna (2018), al Salone degli Incamminati, Pinacoteca Nazionale di Bologna (2019) e, più recentemente, al Museo della Civiltà Contadina a San Marino di Bentivoglio (BO) e alle Collezioni Comunali d’Arte e nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio (2021).
Ha coinvolto docenti, artisti, critici, curatori, storici dell’arte: Giancarlo Benevolo, Maria Rita Bentini, Manuela Farinelli, Marina Gasparini, Paola Goretti, Gabriele Lamberti, Claudia Losi, Eva Marisaldi, Francesca Pasini, Renata Pompas, Fabiano Petricone, Mili Romano, Uliana Zanetti.
Museo Civico Medievale
Via Manzoni 4, Bologna
museibologna.it/arteantica
Inaugurazione
venerdì 22 ottobre alle ore 17:00
Informazioni
051 2193916 / 2193930