Roma tra 50 anni – IED Factory 2023
Una settimana per guardare Roma con occhi nuovi e per provare a cogliere i germi del suo domani. È la prova che attende circa 400 studenti e studentesse IED Roma che, guidati dall’esperienza di 16 curatori, esploreranno e studieranno la Città Eterna, i suoi contorni, i suoi contrasti e le sue risorse. Poi, attraverso la fotografia e le arti visive, proveranno a immaginare la città che sarà, oltre l’eredità del proprio passato e le difficoltà del presente.
Questo, il tema da cui si sviluppa la XV edizione di IED Factory, che ogni anno coinvolge giovani creativi di tutti i dipartimenti dell’istituto romano in laboratori trasversali con curatori d’eccezione, provenienti da esperienze multidisciplinari. Quest’anno, l’iniziativa ha coinvolto artisti e curatori che hanno nel racconto visivo e del territorio il centro del proprio lavoro, e che stimoleranno visioni sulla Roma del futuro, con l’obiettivo di costruire nuove relazioni tra discipline, linguaggi e persone: Ilaria Magliocchetti Lombi, Muna Mussie, Massimo Siragusa, Christian Raimo, Alessandro Imbriaco, Valentina Vannicola, Moira Ricci, Alessio Pellicoro, Viola Pantano, Giorgio Di Noto, Luca Capuano, Ropocoop, Daniele Villa Zorn, Carmelo Baglivo, Luis Do Rosario, Gilles Raynaldy.
Mercoledì 5 aprile alle 19 il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo accoglierà i risultati del lavoro tra curatori e studenti, con la mostra estemporanea “Roma tra 50 anni”. Un evento pubblico e gratuito che celebra i 50 anni della sede romana e che vedrà il suo via con la Lectio “Roma, l’ombra e la grazia. Anatomia di una città senza confini”, curata dallo scrittore, conduttore radiofonico e direttore del Salone internazionale del Libro di Torino Nicola Lagioia.
“Il 2023 è l’anno in cui IED Roma celebra il cinquantenario della sua fondazione: per farlo, sceglie di promuovere progetti a servizio della società e della sua immagine di futuro. Per questo dedica l’edizione di IED Factory alla città di Roma – ha commentato Laura Negrini, direttrice IED Roma – Abbiamo chiesto agli artisti di partire dallo sguardo, il primo atto progettuale di cui disponiamo. Il modo in cui vediamo le cose e le inseriamo in costellazioni di senso può cambiare completamente il racconto della realtà in cui siamo immersi. Cambiare il punto di vista, rinnovandolo, è un’azione che può avviare un cambiamento perfino più forte di quello generato da processi progettuali complessi. Roma è la città che forse più di tutte ha bisogno di questo tipo di attenzione”.
Fotografie stampate e digitali, collage fotografici, scatti rielaborati, installazioni, ritratti, reportage. Sono alcune delle tecniche che saranno utilizzate per mettere in scena il futuro di Roma. Tra i laboratori in partenza, “Volti di Roma”, in cui la fotografa Ilaria Magliocchetti Lombi proverà a disegnare nuovi tratti somatici per i romani e le romane del futuro, che grazie alle crescenti contaminazioni porteranno con sé un’eredità culturale sempre maggiore; “Roma non è una città del futuro”, progetto di Christian Raimo e Alessandro Imbriaco che prova a ricostruire una narrazione differente dell’immaginario romano attraverso un lavoro artistico di testi e immagini a partire dagli elementi più impensati; “The perfect human”, concept dell’artista eritrea Muna Mussie che attraverso la mappatura, la rielaborazione e il montaggio delle telecamere di videosorveglianza installate a Roma, indagherà la visione dell’essere umano del futuro; “Time Capsule”, il workshop del fotografo Giorgio di Noto che mette in scena una capsula proveniente dalla Roma del 2073, realizzandone il contenuto; infine, spazio all’intersezione tra città e natura: “L’anima verde di Roma”, laboratorio del fotografo e premio WordPress Massimo Siragusa, immaginerà una città futura più attenta al verde urbano e all’integrazione tra paesaggio naturale e aree antropizzate.
“Roma, l’ombra e la grazia. Anatomia di una città senza confini”. La Lectio di Nicola Lagioia apre l’exhibit IED sulla Roma del futuro
“Bella e perduta? Invivibile e traboccante di vita? Degradata e sublime? Ma soprattutto: eterna o transitoria? Con 2700 anni di storia alle spalle, Roma sembra avanzare nel XXI secolo senza una direzione chiara ma al tempo stesso è una città in cui tutto il mondo occidentale – come diceva Borges – può sempre riconoscersi”, scrive Nicola Lagioia. “Siamo figli putativi di questa città, e dunque costretti a riconoscere, come se riguardasse noi stessi, perché di fatto ci riguarda, che ogni manifestazione della realtà – nei confini mai troppo chiari di Roma – contiene anche il suo opposto. Nel cinismo c’è un’antica saggezza. Nella brutalità, una profonda capacità di relazione umana. Nell’indolenza, alcuni millenni di riflessione filosofica. Nell’ombra, la grazia. Un viaggio nel cuore di una città irriducibile (e ingentrificabile) che è anche una delle poche occasioni rimaste per fare esperienza”.
“Roma tra 50 anni”. Tutti i workshop in mostra al MAXXI
VOLTI DI ROMA di Ilaria Magliocchetti Lombi
Come saranno i romani e le romane del futuro? Roma è da sempre una città profondamente multiculturale, le comunità di origine straniera sono in crescita e l’attualità ci mostra come i flussi migratori non siano arginabili. È verosimile immaginare che i romani e le romane tra 50 anni porteranno con sé un’eredità culturale sempre maggiore. A partire dall’identificazione di quartieri e luoghi pilota ogni gruppo lavorerà al racconto di quella realtà attraverso un’indagine fotografica, associando i ritratti dei suoi abitanti al contesto in cui vivono, che cambia e si evolve insieme a loro.
Sito web artista: http://www.imlphotographer.com/new/
DELL’ACQUARIO di Moira Ricci
Roma, 2073. Un set di immagini ne documenta la vita domestica, simulando un servizio fotografico a corredo di articoli di giornale. Attraverso la staged photography di uno spazio domestico, si ricreeranno scene intime tra persone e riferimenti alla città, risultato dell’analisi di tendenze tecnologiche, sociali ed economiche che potrebbero influenzarne il futuro.
Sito web artista: https://www.gallerialaveronica.it/
ATLANTE DI UN FUTURO PASSATO di Alessio Pellicoro
Un atlante del processo di metamorfosi radicale che Roma affronta quotidianamente. Una mappa collettiva che possa inglobare ogni tipo di deduzione, traccia, previsione e sintomo visivo, che sia in grado di suggerire previsioni e riflessioni sul nostro presente, ma soprattutto sul futuro.
Sito web artista: https://www.alessiopellicoro.com/
TIME CAPSULE di Giorgio di Noto
Con l’intento di sperimentare un punto di vista capovolto, di un presente che immagina un futuro parlare con il passato, il laboratorio sarà dedicato alla creazione di una “Capsula del Tempo” al contrario: si cercherà di realizzare una o più capsule provenienti dal 2073, nel tentativo di raccontare in qualche modo la quotidianità e le caratteristiche di una città futura.
Sito web artista: https://www.giorgiodinoto.com/
ROMA TROPICALE di Robocoop
Oggi, i cambiamenti climatici e le sue manifestazioni, come le anomale temperature tropicali, influenzano il modo in cui percepiamo la vegetazione urbana di Roma. In un futuro, la natura potrebbe finire con l’appropriarsi dell’urbanità circostante, riattivando quella visione pittoresca romantico-decadente della Città Eterna che nel XVII secolo Piranesi dipinse nei suoi Capricci romani. È possibile immaginare un futuro in cui la natura prenderà il sopravvento sull’ambiente costruito? O la città resisterà? Il risultato di queste domande sarà un’installazione site-specific, una stanza immaginaria che richiamerà gli antichi horti picti.
Sito web autori: https://robocoop.net/
L’ANIMA VERDE DI ROMA di Massimo Siragusa
In un momento in cui i cambiamenti climatici sono al centro dell’attenzione mondiale, è urgente immaginare una città futura più attenta al verde urbano e all’integrazione tra paesaggio naturale e aree antropizzate. Un’interpretazione creativa del territorio attraverso il linguaggio fotografico.
Sito web artista: https://www.massimosiragusa.it/
ROMA NON È UNA CITTÁ DEL FUTURO di Christian Raimo e Alessandro Imbriaco
Oggi sarebbe inconcepibile visitare città come Los Angeles senza speculare sui racconti di Philip K. Dick, Londra senza avere in mente James Ballard o Alan Moore, New York o Washington senza appunto reinscriverle nelle immagini mentali di Gotham City o di King Kong o del Pianeta delle scimmie, nelle inondazioni di Independence Day, nella distruzione di 1997: Fuga da New York. E invece Roma? È praticamente refrattaria a tutto questo. Christian Raimo e Alessandro Imbriaco proveranno a ricostruire una narrazione differente dell’immaginario romano, e insieme agli studenti elaboreranno un lavoro artistico di testi e immagini sulle possibilità di futuro che questa città offre dagli elementi più impensati.
THE PERFECT HUMAN di Muna Mussie
A partire dalle riflessioni lanciate dal cortometraggio The Perfect Human del regista Jørgen Leth, si indagherà la visione dell’essere umano perfetto. Attraverso una mappatura delle telecamere di videosorveglianza installate a Roma, la loro rielaborazione e il loro montaggio, si immaginerà e si racconterà chi è l’essere umano del futuro.
Sito web artista: https://www.munamussie.com/
SYSTEMA ROMA di Viola Pantano
Il progetto, avvalendosi della collaborazione con il dipartimento contemporaneo del Brancaccio Danza di Roma, mette in scena una performance sul valore che hanno le connessioni nell’evoluzione di una città. Un lavoro che vedrà il suo seguito nel calendario di Futuro Festival.
Sito web artista: http://www.violapantano.com/
L’IMMAGINE MESSA IN SCENA di Valentina Vannicola
Come sarà la città Eterna, chi saranno i suoi abitanti, cosa indosseranno, come affronteranno la quotidianità, che impatto avranno le problematiche o le rivoluzioni universali su Roma?Attraverso l’analisi di queste domande prenderà vita un’opera scenica, un racconto ambientato nella città, tra i suoi vicoli, le sue architetture e le sue grandi aree verdi che sarà registrata negli scatti fotografici esposti.
Sito web artista: https://www.valentinavannicola.it/
(fi-gu-rà-bi-le), di Luca Capuano
Un volume editoriale e suo relativo allestimento, dedicato alla città del futuro, che indaga vari aspetti della produzione di un film o e/o di un’opera audiovisiva: dalla ricerca della location allo studio dei costumi, dalle ricerche iconografiche alla raccolta dei riferimenti storici. Tra passato e futuribile, tra documentazione e messa in scena, i partecipanti saranno coinvolti in un progetto espositivo dove linguaggi, materiali, forme e processi differenti si intrecciano e dialogano tra loro.
Sito web artista: https://www.lucacapuano.com/project
ARCHITETTURE D’INVENZIONE di Carmelo Baglivo
Le architetture d’invenzione sono composte dall’assemblaggio di elementi architettonici provenienti da diverse epoche. Partendo da immagini storiche, come le incisioni di Piranesi, attraverso il disegno e il collage si cercherà di immaginare la città del futuro; un modo per pensare con le immagini e per cercare al contempo significati più profondi.
Sito web artista: http://www.baglivonegrini.it/about/
GODS OF COLLAGE di Daniele Villa Zorn
Per Villa Zorn il collage è la tecnica più provocatoria di tutti i tempi. La sua versione della Roma del futuro sarà ricreata attraverso le potenzialità espressive del photo-collage, ripercorrendone la storia e le diverse declinazioni.
Sito web artista: http://www.danielevillazorn.com/
LA FOTOGRAFIA NON VEDE NULLA DEL FUTURO? Di Gilles Raynaldy
La fotografia non vede il futuro. Si può anticipare immaginando, disegnando, componendo con collage o Photoshop. Ma la sola fotografia può vedere solo il presente. Nel presente della città, però, c’è il suo passato, e anche un po’ del suo futuro. Bisogna solo guardare bene. Il workshop partirà con il tentativo di fotografare Roma oggi. E poiché c’è tanta Roma quanti sono i suoi abitanti, ognuno mostrerà i propri percorsi nella città.
Sito web artista: http://www.gillesraynaldy.com/
THE NEW / NEXT ARCHEOLOGY di Luis Do Rosario
Una nuova forma di turismo per la città di Roma. Una soluzione innovativa che vada oltre il monumentale centro archeologico romano per inglobare anche gli spazi culturali e le esperienze sociali che i quartieri periferici sono in grado di offrire. A partire dai 7 colli romani, il progetto farà luce su 7 nuove aree che possano rappresentare l’archeologia del futuro.
Sito web artista: http://www.luisdorosario.com/
Immagine in evidenza
di Daniele Villa Zorn (part.)