Science Art Visions
"Sleeping beauty" e "Così erano le cose appena nata la luce" a Venezia

“Sleeping beauty” e “Così erano le cose appena nata la luce” a Venezia

Sono due i nuovi progetti che Cranpi, la casa di produzione diretta da Antonino Pirillo e Giorgio Andriani, porterà in scena per il 52° Festival internazionale del Teatro della Biennale di Venezia e che vedranno protagonisti il debutto in prima nazionale del nuovo spettacolo di Carolina Balucani diretto da Fabrizio Arcuri e la mise en lecture del testo di Rosalinda Conti per la regia di Martina Badiluzzi.

Debutterà il 29 e 30 giugno “Sleeping beauty”, lavoro di Carolina Balucani, vincitrice Biennale College Teatro – Drammaturgia Under 40 (2022-2023) con “Addormentate (Sleeping beauty)”, diretto da Fabrizio Arcuri e interpretato da Vincenzo Crea, Andrea Palma, Dajana Roncione, Maria Roveran. Una produzione Fondazione La Biennale di Venezia, Cranpi e La Corte Ospitale.

In “Sleeping beauty”, quattro figure vestite di rosa si trovano confinate in un recinto. Creature del margine, ferite, messe a tacere. Vanno a dormire anziché entrare nell’età adulta. Come la bella addormentata nel bosco, hanno toccato qualcosa che non dovevano toccare e si sono punte il dito. Le loro ferite riaffiorano mentre sognano.

«Il testo di Carolina Balucani è un fiume in piena di parole – scrive Fabrizio Arcuri nelle note di regia –. Un esubero di vitalità, quella vitalità che gli adolescenti hanno nell’affacciarsi alla vita, con tutte le loro paure e la loro voglia di vivere. Hanno però come la bella addormentata nel bosco tutti una ferita, e la ferita in questo caso è metafora del rapporto con i genitori e il rapporto con la propria identità che impedisce loro di prendere il volo gli impedisce di esprimersi nella loro reale potenzialità. È la storia di molti e di molte che non vedono con fierezza il futuro e lo temono».

Tutto inizia in una sala da ballo e gli spettatori sono invitati a partecipare alla festa. Poi la festa finisce e inizia la notte, una notte piena di incubi e di sogni rivelatori. All’alba uno stormo di cigni dà inizio a una nuova giornata. Grazie alle scene di Rosita Vallefuoco e ai video di Luca Brinchi, proiezioni e schermi faciliteranno la creazione dei diversi ambienti e l’interpretazione degli attori aiuterà gli spettatori a entrare in intimità con loro, per ricevere queste piccole confessioni notturne ricche di sofferenza ma anche fonte di liberazione.

Per la Biennale College Teatro, il progetto formativo dedicato ai giovani artisti, il 27 e 28 giugno, andrà in scena la mise en lecture di “Così erano le cose appena nata la luce”, un testo di Rosalinda Conti, vincitrice Biennale College Teatro – Drammaturgia Under 40 (2023-2024), per la regia di Martina Badiluzzi, prodotto da Fondazione La Biennale di Venezia in co-produzione con Cranpi.

In scena Barbara Chichiarelli, Loris De Luna, Michele Eburnea, Alessandro Riceci per dar voce a quattro personaggi, che sono quattro lettere, quattro fratelli o quattro sorelle. Non hanno nomi per noi e per loro, si chiamano con quattro lettere dell’alfabeto che messe insieme compongono brevi parole casuali. M O T H sono tutta l’umanità ma anche quattro persone, l’insieme ma anche il dettaglio, il generale e allo stesso tempo il più microscopico particolare, un organismo che si muove all’unisono ma momentaneamente a volte si smembra. Quattro individui che osservano la fine di cui questa storia parla. La fine degli umani, che non coincide con la fine del pianeta Terra – anzi. Ad arricchire il lavoro anche le musiche eseguite dal vivo di Daniele Gherrino.

«”Così erano le cose appena nata la luce” mi sorprende per la freschezza dei dialoghi e la sua naturale propensione alla scena – spiega la regista Martina Badiluzzi. Per questa lettura ho scelto di proporre agli spettatori “un tavolino” che in gergo sarebbe il primo momento di lavoro di una compagnia su un testo, la fase in cui gli attori studiano e provano i dialoghi riuniti attorno a un tavolo. Mi diverte l’idea di offrire al pubblico la possibilità di spiare una delle fasi iniziali del processo creativo che porta alla messa in scena di uno spettacolo. Condividere la fragilità e potenza delle “prove”».

29 e 30 giugno 2024
Arsenale – Tese dei Soppalchi
Campo de la Tana, 2169, 30122 Venezia
“Sleeping beauty”
di Carolina Balucani
regia Fabrizio Arcuri
con Vincenzo Crea, Andrea Palma, Dajana Roncione, Maria Roveran
scene Rosita Vallefuoco
video Luca Brinchi
aiuto regia Luca Giacomini
ufficio stampa Linee Relations
produzione Fondazione La Biennale di Venezia, Cranpi, La Corte Ospitale
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna
in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin 2022 – 2024 a cura del CSS
Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
con il sostegno di ATCL Circuito multidisciplinare della Regione
Lazio per Spazio Rossellini, Teatro Biblioteca Quarticciolo
Carolina Balucani, con “Addormentate (Sleeping beauty)”, è vincitrice del Bando Biennale College Teatro Drammaturgia Under 40 (2022-2023)

27 e 28 giugno 2024
Arsenale – Sala d’Armi E
Campo de la Tana, 2169, 30122 Venezia
“Così erano le cose appena nata la luce”
di Rosalinda Conti
regia Martina Badiluzzi
con Barbara Chichiarelli, Loris De Luna, Michele Eburnea, Alessandro Riceci
musiche dal vivo Daniele Gherrino
aiuto regia Giorgia Buttarazzi
produzione La Biennale di Venezia
coproduzione Cranpi
Rosalinda Conti con “Così erano le cose appena nata la luce” è vincitrice Biennale College Teatro –
Drammaturgia Under 40 (2023-2024)

Immagine in evidenza
Sleeping Beauty – Fabrizio Arcuri (part.)

The event is finished.

Data

27 - 30 Giu 2024
Expired!

Luogo

VENEZIA - ARSENALE DI VENEZIA
30122 Venezia
Categoria