Science Art Visions
(s)Nodi - Festival di musiche inconsuete. XIII edizione

(s)Nodi – Festival di musiche inconsuete. XIII edizione

Si svolge dal 23 luglio all’11 settembre 2024 la tredicesima edizione di (s)Nodi festival di musiche inconsuete, la rassegna rivolta a tutti coloro che vogliono vivere la stagione estiva ascoltando musica dal vivo in città, alla scoperta di tradizioni poco note legate all’uso e al suono degli strumenti.

Al consueto cartellone composto da otto appuntamenti, ogni martedì alle ore 21:00 nella Sala Eventi del Museo della Musica, quest’anno si aggiunge una novità: la sezione (s)Nodi OFF con due concerti extra che si terranno mercoledì 4 e 11 settembre nel cortile del Museo Civico Medievale, ispirati ai rapporti tra la tradizione musicale occidentale e quella del vicino e medio Oriente. Una contaminazione tra patrimoni culturali suggerita dalla mostra Conoscenza e Libertà. Arte islamica al Museo Civico Medievale di Bologna, visibile fino al 15 settembre 2024 nello spazio del Lapidario con la curatela di Anna Contadini, che espone un prezioso nucleo di manufatti islamici appartenenti alle raccolte del Museo Civico Medievale, con l’obiettivo di superare pregiudizi e stereotipi e rivelare l’importantissimo contributo che le culture materiali di produzione hanno avuto sull’arte e sul pensiero occidentali.

La rassegna, apprezzata da un pubblico appassionato di esperienze sonore originali, propone come di consueto un tour musicale attraverso rotte non lineari spaziando tra le diverse latitudini, per conoscere e raccontare alcune fra le più interessanti traiettorie della musica popolare e folklorica contemporanea, oltre i confini geografici e di genere.
A fare da filo conduttore nelle proposte artistiche selezionate tramite avviso pubblico è ancora una volta l’attenzione verso il talento e l’originalità nella capacità di contaminare linguaggi musicali differenti. Una cifra distintiva – quella del superamento dei canoni stilistici in una feconda e inaspettata commistione – che caratterizza (s)Nodi festival di musiche inconsuete fin dagli inizi e ha contributo ad attirare la crescente attenzione di musicisti internazionali.

Si debutta infatti il 23 luglio con l’unica tappa italiana del tour europeo dei Širom, trio di folk avant-garde sperimentale di polistrumentisti sloveni che espande il proprio esteso paesaggio sonoro (dalla ghironda alla lira, dalla viola al ribab al balafon) con nuovi strumenti come il tempura brac (mandolino/chitarra della regione balcanica), il daf, l’ocarina, il mizmar e il guembri. Ma anche attraverso le sonorità eclettiche e oscure di dispositivi costruiti ad hoc come i risuonatori acustici (realizzati con una molla e un tamburo a cornice) e di oggetti trovati lungo il percorso che li ha condotti ad esplorare le parti più remote della loro terra natale, da sempre crocevia strategico tra Europa centrale, Balcani e Adriatico e, ancor prima, tra gli imperi Romano, Bizantino e Austro-Ungarico. Il tutto a creare un imaginary folk poligenetico e ultraterreno, astratto e rustico, di enorme inventiva e intensità espressiva e sempre totalmente fuori dagli schemi, in cui convergono fantasie sfrenate e atmosfere ambigue e trascendenti per una performance tra le più ipnotizzanti e magiche.

Il 30 luglio si prosegue idealmente verso la Puglia, per secoli terra di incontro e di passaggio di popoli, con il quartetto tutto al femminile Faraualla, nei cui straordinari concerti si riflette un lungo lavoro di esplorazione carsica di espressioni vocali di etnie ed epoche diverse, combinate in infinite possibilità di colori e intrecci ritmici su testi italiani, dialettali e sillabe sonore di lingue inventate.
Ed è proprio l’assenza di confini a stimolare nel nuovo progetto dal quartetto vocale barese la sperimentazione e il gioco con i suoni, creando una polifonia luminosa dall’immediata potenza espressiva in cui alla fine tutto torna e si ritrova: letture amate e studi, amori e proteste, poesia e violenza, divertimento e sacrificio, guerra e resistenza, favole e dura realtà.

La data del 6 agosto propone il progetto del Duo Bottasso + Wooli, nato durante una residenza artistica in Svizzera, in cui i curiosi fratelli musicisti Simone e Nicolò Bottasso incontrano Fan-Qi e l’incantevole suono della sua pi’pa. Da quel momento la musicista taiwanese diventa una “sorella onoraria” del duo, condividendo l’approccio contemporaneo alla musica della tradizione alpina che si fonde con l’improvvisazione e la ricerca elettronica del XXI secolo. Con la successiva aggiunta delle audaci improvvisazioni jazz del batterista norvegese Michael Lee Sørenmo, la loro famiglia musicale si è completata: quattro eclettici musicisti che mettono i propri diversissimi background al servizio di un’utopica quanto entusiasmante reinterpretazione delle espressioni musicali popolari e moderne.

Il 13 agosto è di scena la particolare fusione di tradizione e innovazione degli Afrodream, incontro di talenti provenienti da mezzo mondo (Senegal, Burkina Faso, Argentina, Italia) uniti dalla comune passione per la musica e dal desiderio di creare qualcosa di unico e significativo. Utilizzando poliritmie e strumenti tradizionali africani come il djembe, il sabar e il balafon e mescolandoli con sonorità tipiche della musica europea e sudamericana e improvvisazioni di stampo jazzistico, la band plasma un sound dinamico e originale, al contempo esotico e familiare, che caratterizza le loro performance, davvero uniche nel panorama world contemporaneo.

Il 20 agosto spazio a Brigan, il cui repertorio è una vera e propria transumanza sonora – frutto di anni di apprendistato in giro per l’Europa – in cui Irish roots celtiche si incrociano con sonorità iberiche, ritmiche ostinate della Terra Felix e del Sud Italia e ricerca elettronica trance. Ed è proprio questo il cuore del loro ultimo coraggioso progetto, in cui i canoni della semplice riproposta del folklore vengono abbandonati per reinventare un immaginario sonoro perduto: grazie alla simbiosi tra percussioni ed elettronica, canto, tamburi, flauti e paesaggio sonoro riemergono decostruiti, rielaborati e stratificati in un articolato intreccio di rapporti tra passato e presente.

Il 27 agosto si va alla scoperta del nuovo mondo di Marco Tiraboschi, un eclettico melting pot in cui strumenti ed elementi della musica balcanica, mediorientale e latina espandono la matrice della nuova scuola jazz contemporanea, di cui il musicista bresciano e il suo trio sono tra i più apprezzati interpreti. Cucito sul suono della chitarra ibrida e dell’oud, il set di In a new world realizza un crossover obliquo e affascinante, sul confine tra la world music e il jazz, lontanissimo da tentazioni di occidentalizzazione o di appropriazione, basandosi al contrario sulla integrazione dei vari linguaggi “mondiali” in un unico coerente discorso musicale capace di trascendere stili e tecniche e di rendersi così potenzialmente comprensibile a tutti.

A seguire, il 3 settembre è la volta di Yorka Rios, cantante nata e cresciuta all’Habana e figlia di Raùl Rios, storico violinista della Ritmo Oriental, leggendaria orchestra di charanga cubana. Dall’incontro tra il suo gruppo e il virtuoso chitarrista argentino Daniel Chazarreta (già con Juanjo Dominguez e Vinicio Capossela) nasce Mi son entero, in cui l’alegria e il sabor dei ritmi caribegni del Son, del Bolero e del Danzón vengono combinati con le sonorità della musica afro-peruviana, del folklore argentino e delle infinite sfumature che il continente latino americano ci offre, attraverso l’imprevedibile interpretazione di due tra i più grandi conoscitori di questo immenso patrimonio.

Il giorno successivo, mercoledì 4 settembre, il primo dei nuovi appuntamenti (s)Nodi OFF al Museo Civico Medievale: Bestenigar, progetto che trae il nome da un maqam (sistema melodico usato nella musica turca) che la ricerca musicologica ha scoperto esser condiviso sia dalla tradizione musicale classica ottomana che da quella modale del Rinascimento italiano. Safa Korkmaz, uno dei massimi esponenti della tradizione di canto turco-ottomana, esplora gli intrecci di linguaggi, strumenti, codici e poetiche che per secoli hanno permeato i confini tra la Venezia Levantina e l’Oriente. Un eccezionale concerto sulla “musica in transito” tra Oriente e Occidente, tra echi della corte Ottomana, scambi di mode, arti e conoscenze lungo le correnti del Mediterraneo e viaggi di melodie ebraiche dalla Mantova dei Gonzaga alle melodie Nihavend.

Il 10 settembre si ritorna al Museo della Musica con l’eclettico duo di Barcellona formato da Magalì Sare & Manel Fortià, il cui repertorio nasce dall’ibridazione di famose canzoni catalane e latinoamericane, che il loro talento purissimo e minimalista trasfigura a tal punto da renderle spesso impossibili da riconoscere al primo istante. Ed è proprio nei live che il loro immenso potenziale si rivela, quando la voce delicata e versatile di Magalì si unisce alla sterminata ricchezza strumentale del contrabbasso di Manel in un’alchimia così perfetta da dare l’impressione a chi ascolta di risuonare come un solo strumento, offrendo così al pubblico un’esperienza di concentrazione quasi magica su ogni movimento e su ogni nota.

La rassegna si conclude mercoledì 11 settembre con il secondo concerto OFF al Museo Civico Medievale. Oltremura è l’ultimo progetto dello storico trio nato dall’incontro tra Manuel, ebreo sefardita milanese con origini assai miste, Fabio, famelico ricercatore e interprete di musiche popolari, e Ashti, straordinario musicista del Kurdistan siriano. Un itinerario musicale che si (s)noda tra versioni rom accelerate dei klezmer degli ebrei balcanici, danze greche innestate su taksim siriani e ballate curde provenienti dalle terre tra Vienna e il Caspio, da sempre abitate, attraversate, invase da greci, ebrei, zingari, kurdi, turchi, armeni, arabi, la cui vitalità ha prodotto capolavori e orrori, in un crogiuolo culturale, artistico e umano che fermenta tuttora.

Per le due serate di (s)Nodi Off, nel prezzo del biglietto del concerto è compresa la possibilità di partecipare ad una visita guidata alla mostra della durata di 30′, con inizio alle ore 20:00.

Le iniziative al Museo Civico Medievale in occasione di (s)Nodi festival di musiche inconsuete proseguono le progettualità di valorizzazione della Torre Garisenda, promosse dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in concomitanza con il piano di intervento straordinario che il Comune di Bologna sta realizzando per la messa in sicurezza e il restauro del monumento, e di Via Manzoni Culturale, il distretto ad alta concentrazione di istituzioni culturali pubbliche e private alla cui riqualificazione urbana e messa a sistema il Comune di Bologna sta lavorando per la creazione di uno dei poli museali più importanti della città.

(s)Nodi festival di musiche inconsuete fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

Informazioni
051 2757711; museomusica@comune.bologna.it

Immagine in evidenza
Bestenigar

The event is finished.

Data

23 Lug 2024 - 11 Set 2024
Expired!

Luogo

BOLOGNA - MUSEO INTERNAZIONALE E BIBLIOTECA DELLA MUSICA
Strada Maggiore 34, 40125 Bologna
Sito web
http://museibologna.it/musica
Categoria