“Soap”: il cinema “espanso” dell’artista multimediale Floris Vanhoof
Domenica 27 novembre alle 19:00 Xing presenta a Raum la sessione di expanded cinema con laser e suono Soap dell’artista multimediale fiammingo Floris Vanhoof.
Con Soap torna a Bologna Floris Vanhoof, lo spericolato sperimentatore fiammingo che innesta in strane macchine combinatorie circuiti musicali auto-prodotti e sistemi di proiezione ottica di varia natura, per dare luogo a installazioni, show cinematografici espansi e live sonori, in un susseguirsi incoerente e rigoroso che prosegue da anni, riservandoci ad ogni occasione una nuova sorpresa. Vanhoof costruisce i propri strumenti per scoprire il confine tra immagine, luce e suono.come un media-archeologo, mette a confronto un pubblico viziato dalla tecnologia digitale con il tremolio della pellicola (16mm e 35 mm). La scelta di utilizzare tecnologie analogiche è voluta: serve a sfruttare la ricca gamma dinamica che offre e la maggiore intelligibilità del processo realizzativo. Vanhoof cerca modi per creare nuove immagini con vecchi media, traducendo il suono in immagine e viceversa, e connettendo un media al -non necessariamente compatibile- altro. Nel nuovo progetto di expanded cinema presentato a Raum, Soap, un laser scintilla attraverso bolle di sapone e dei foto-diodi che ‘ascoltanò le onde luminose mentre si flettono attraverso superfici in continua evoluzione. Le bolle che scoppiano producono schiocchi dinamici e i fotoni diffratti attraverso movimenti microscopici di sapone liquido creano glissandi tradotti in fenomeni acustici. La superficie dello schermo si trasfigura in evoluzioni multidimensionali, dove la traduzione da un mezzo in un altro ci permette di scoprire come funziona la nostra percezione e quali nuove prospettive emergono.
Floris Vanhoof, artista multimediale fiammingo, si occupa delle forme di ibridazione fra musica, fotografia e cinema. Le sue prime proiezioni, film sperimentali in 16 millimetri, si sviluppano in direzione di una esperienza visiva pura, un’analisi critica dei nostri modelli di visione. Ispirandosi al cinema strutturale e alla musica elettronica dei primordi, realizza installazioni audiovisive, expanded cinema e produzione discografica. Sue installazioni sono state presentate a LLS387 Antwerp, CINEMATEK Brussels, De Warande Turnhout, Audio Foundation Auckland New-Zealand, STUK Leuven, Kunsthal Rotterdam, CIAP Hasselt, Ambika P3 London, SMAK Ghent, Castlefield Gallery Manchester, Vooruit Ghent, Netwerk Alst, Bozar Brussels, Filmfestival Ghent, Beursschouwburg Brussels, De Centrale Brussels, FOMU Antwerp. Ha performato al ISSUE Project Room di New York, Aural Città del Messico, UH Budapest, Hangar Bicocca Milano, Centro d’Arte contemporanea Dijon, ZKM Karlsruhe, International Film Festival Rotterdam, Donaufestival Krems, Liquid Architecture Melbourne, Flagey Bruxelles, Café OTO London, Extravaganza Anversa, Witte de Con Rotterdam, Kaskcinema Ghent, International Mystery Los Angeles, Ancienne Belgique Bruxelles, Museo di Elsene, KMSKA Anversa, Les Urbaines Lausanne, Live Arts Week / Xing Bologna, Electrónica en Abril Madrid, Meakusma Eupen.
www.florisvanhoof.com
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