Teatro: “Battista Sforza. La Signora che sapeva governare l’ignoto”
Battista Sforza (1446) figlia di Alessandro Sforza signore di Pesaro, moglie di Federico da Montefeltro conte di Urbino, uno dei più grandi condottieri del Rinascimento, è stata una figura importante del suo tempo, la sua vita, anche se breve, ha saputo brillare per intelligenza, astuzia, sagacia.
Battista era colta, profonda e coraggiosa, ha governato al posto del marito impegnato in battaglia dove, alcune volte, non si è risparmiata a partecipare, le cronache del tempo la ricordano intrepida a cavallo sul campo di combattimento.
Battista stratega, moglie e madre, ha cresciuto sei figlie femmine prima di dare l’erede maschio che il destino però non le permetterà di vederlo crescere.
La personalità di Battista Sforza stimola un racconto drammaturgico pieno ed evocativo, inoltre, dal momento in cui ha sempre voluto difendere memoria e tradizione della sua terra e del femminile, diventerà lei stessa narratrice delle grandi donne della sua terra vissute prima di lei.
È una Battista Sforza prossima al parto del suo erede maschio protagonista della pièce, che ripercorre la sua vita e le condizione di donna del suo tempo e costruisce paralleli con le altre vissute prima di lei, e immaginando il destino della donna partendo da quello delle sue figlie, quasi toccata di presentimento della sua prossima fine, lasciando così un testamento spirituale alle donne che verranno dopo di lei.
Le capacità divinatorie e la spiritualità di Battista Sforza fascineranno il racconto, ed è questo aspetto che ha da sempre reso ancora più interessante e misterioso il suo profilo di donna; si dice che voli rerum dubias conoscere causas, fosse uno dei suoi motti.
La stesura del testo ha cura di valorizzare anche l’aspetto illuminato di Battista, splendida signora rinascimentale, moglie di uno dei più grandi condottieri del tempo che ebbe cura di costruire, valorizzare e ristrutturare rocche e castelli per allestire biblioteche e luoghi di cultura.
Amica e mecenate dei più grandi artisti del tempo, uno fra tutti Piero della Francesca, che le dedicò il celebre ritratto, che l’ha resa icona di bellezza e intelligenze di ogni tempo.
“Battista Sforza. La Signora che sapeva governare l’ignoto”
di e con Isabel Russinova
e con Zoe Tavarelli
TEATROSOPHIA
via della Vetrina, 7, 00186 Roma