Teatro: “Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la Russia”
Sarà in scena al TeatroBasilica, dal 10 al 12 febbraio, Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la Russia, il nuovo spettacolo di e con Teodoro Bonci del Bene.
In scena c’è solo un grande schermo. Su questo schermo compaio-no immagini, video, e un album di fotografie che Teodoro ha scattato in Russia fra il 2004 e il 2009. Quando si parla di Russia, è difficile credere a quello che si vede. Teodoro parte dal racconto dei 5 anni che ha vissuto in Russia, documentandolo con delle immagini che ha scattato a Mosca. Questo racconto viene arricchito dalla lettura di alcuni brani: una poesia di Sergei Pushkin, il frammento di un suo romanzo in cui racconta del bisnonno: “il negro di Pietro il Grande”, una poesia di Ivan Vyrypaev, alcuni racconti su uno stand up comedian bielorusso, scappato a Mosca dalla repressione di Lukashenko e poi rifugiatosi a Kiev dopo l’inizio della guerra in Ucraina, qualche ora prima che il KGB venisse a cercarlo nel suo appartamento. Lui fa stand up su questi fatti, e la sua comicità grottesca parla di una tragedia reale. Fra i personaggi troviamo anche un famoso youtuber che vive in esilio a causa delle interviste che pubblica su internet.
Altro personaggio protagonista del viaggio scenico di Teodoro Bonci Del Bene, è il giovane artista russo, che viene da un paese di provincia poverissimo, dove in inverno fanno meno 40 gradi, dove non c’è lavoro e “non c’è lo stato” (sono parole sue). Questo ragazzo è riuscito a diventare un comico di successo. Nei suoi spettacoli si esprime come un teppista di provincia, denuncia le condizioni dei villaggi come quello in cui è nato, e prende in giro il presidente e il suo entourage. Sa che potrebbe essere colpito molto duramente dalle forze governative che reprimono la libertà di espressione, e rischia la vita ogni volta che sale sul palco.
La comicità permette di parlare di cose importanti ad un pubblico molto vasto. A quanto pare i comici sono fra gli artisti più coraggiosi che la Russia abbia visto negli ultimi anni.
Questo succede perché non ci spiegano la differenza fra la paura e la fifa. Ma la differenza è enorme. Colossale. La paura è un sentimento buono: ti spinge ad agire. La fifa invece ti dice di non fare niente.
Dal 10 al 12 febbraio
“Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la Russia”
di e con Teodoro Bonci del Bene
aiuto regia e drammaturgia Francesca Gabucci
costumi Medina Mekhtieva
tecnico audio Marco Mantovani
tecnico video Andrea Ceccarelli
progetto grafico Claudio Fabbro
uno spettacolo prodotto da Accademia Perduta / Romagna Teatri
Teatro Basilica
Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma
teatrobasilica.com; info@teatrobasilica.com