Teatro e carcere: doppio incontro con Jean Trounstine
Jean Trounstine, professoressa emerita al Middlesex Community College in Massachusetts, prima regista teatrale a sviluppare un progetto organico di Teatro in carcere nella prigione femminile di Framingham negli Stati Uniti (il suo volume “Shakespeare Behind Bars” racchiude un approfondito racconto dell’esperienza), torna in Italia e tiene un doppio incontro all’Università di Urbino e nella Casa Circondariale di Pesaro.
Dopo che le è stato assegnato il Premio Gramsci per il teatro in carcere nel 2018 dalla Rivista Europea “Catarsi, Teatri delle diversità”, era stata ospite nel 2019 del Convegno internazionale “I teatri delle diversità”, conducendo a Pesaro una formazione che ha coinvolto detenuti, operatori teatrali, educatori, operatori penitenziari (esperienza documentata nel video di Vito Minoia e Maria Celeste Taliani “Changing Lives. Theatre and Literature in Prison as Sources of Change“
Proprio sulle pratiche formative del “Cambiare la vita attraverso il teatro e la letteratura” Jean Trounstine terrà per l’Università di Urbino martedì 30 aprile alle 9:00 in Aula 3 di Palazzo Gherardi un Seminario a cura del Centro Interdipartimentale per la Ricerca Transculturale Applicata (CIRTA). Introduce Rosella Persi (professoressa di Pedagogia generale e sociale all’Università Carlo Bo e Direttrice del CIRTA), Discutono insieme a lei Vito Minoia (Università di Urbino, presidente dell’International University Theatre Association) e Walter Valeri (già docente alla Harvard University e componente della direzione del Poets’ Theatre di Boston). Negli ultimi 30 anni migliaia di detenuti e detenute dello Stato del Massachusetts hanno avuto modo di fruire del Programma educativo innovativo ideato da Jean Trounstine e Robert P. Waxler (University of Massachusetts Dartmouth) che sarà oggetto di approfondimento del dialogo con gli studenti dell’ateneo feltresco.
Nel pomeriggio del 30 aprile, alle 14:00, il dialogo con Jean Trounstine continuerà nella Casa Circondariale di Pesaro, questa volta a favore di detenuti e detenute, molti dei quali coinvolti nelle attività espressive laboratoriali a cura del Teatro Universitario Aenigma. Profonda conoscitrice del sistema penitenziario statunitense, nonché impegnata in attività di tutela dei diritti dei detenuti (partecipa alle attività della Coalition for Effective Public Safety in Massachusetts) Trounstine, avrà modo di presentarsi anche come educatrice, attivista per la giustizia sociale e autrice di significative opere letterarie e saggi sul sistema penale americano, tra le quali “Boy with a Knife: A Story of Murder, Remorse, and a Prisoner’s Fight for Justice” (Un ragazzo con il coltello: una storia di omicidio, rimorso e lotta per la giustizia di un prigioniero minorenne). A Pesaro sarà presentato il suo ultimo testo “Motherlove” (Concord Free Press 2024), la potente raccolta di racconti che rivolge il suo sguardo attento a un gruppo spesso dimenticato: le madri di bambini che uccidono. Trounstine offre dieci ritratti meticolosamente disegnati che testimoniano una approfondita empatia.
Interverranno insieme all’autrice Robert Jay Wald (suo marito e collaboratore), Walter Valeri (già docente ad Harvard e al Boston Conservatory, membro della Direzione del Poets’ Theatre di Cambridge, USA); Paola Piizzi Sartori (direttrice del Museo internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori di Abano Terme). Saluti introduttivi di Annalisa Gasparro (direttrice della Casa Circondariale di Pesaro) e di Vito Minoia (Coordinatore dell’International Network Theatre in Prison – ITI Unesco Partner).
L’evento pomeridiano a cura di Teatro Aenigma e della Rivista Europea “Catarsi-Teatri delle diversità” si colloca nell’ambito dell’XI Programma nazionale di Promozione del Teatro e della Danza in Carcere (27 mar–31 mag 2024) in concomitanza con la 62a Giornata Mondiale del teatro e della Giornata internazionale della Danza 2024, evento internazionale promosso dal Coordinamento nazionale Teatro in Carcere con il Ministero della Giustizia (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità) e l’Università Roma Tre e la partecipazione dell’International Theatre Institute (ITI Unesco), l’international network Theatre in Prison e l’Associazione nazionale dei Critici di Teatro.
Immagine in evidenza
Jean Trounstine