“Tutti non ci sono” di e con Dario D’Ambrosi
“Tutti non ci sono” inizia con la proiezione di un filmato girato a New York dall’italoamericano Gerald Saldo: nella Grande Mela, un paziente psichiatrico esce da un ospedale con una gabbietta vuota in mano e vaga senza meta per la città.
L’uomo indossa un camice, un pigiama ed un paio di pantofole; ha il volto bianco e smagrito.
È il 1978 e, in ossequio alla legge 180 di Franco Basaglia, chiudono i manicomi.
I pazienti vengono dimessi dagli ospedali psichiatrici, catapultati nella città senza alcun criterio, senza considerare che molto spesso il matto viene considerato dalla società come qualcosa di ingombrante e scomodo, di cui nessuno si vuole assumere la responsabilità.
Lo spettatore è costretto, suo malgrado, a confrontarsi con la diversità, con un uomo che si fa fatica a considerare un attore che recita.
D’Ambrosi ricrea quella ritrosia che è tipica di chi si trova di fronte a un vero malato di mente, riuscendo nell’intento di dimostrare quanto sia labile il confine tra pazzia e normalità.
Una rappresentazione sincera che fa riflettere sul concetto stesso di pazzia al di là dei comuni preconcetti e sul rapporto tra la nostra presunta normalità e quello che chiamiamo follia.
23 – 25 Maggio 2023
Tutti non ci sono
scritto, diretto e interpretato da Dario D’Ambrosi
produzione Teatro Patologico
durata: 50 minuti