“Vestirsi di sedie”. Performance di Gianni Pettena
NAM-Not A Museum, il progetto di arte contemporanea di Manifattura Tabacchi dedicato alla ricerca, alla produzione e alla condivisione delle pratiche artistiche all’insegna dell’interdisciplinarietà, presenta il public program 2022: una serie di eventi culturali che evidenziano la dimensione interdisciplinare e trasversale dell’arte contemporanea aperta ad altri linguaggi e discipline della contemporaneità, attraverso incontri, visite guidate, laboratori, eventi musicali e performativi.
All’interno del public program, la rassegna Giulietta, curata da Stefano Giuri, propone happening, performance, installazioni temporanee che dialogheranno con gli spazi di Manifattura Tabacchi.
Dopo il primo appuntamento di giovedì 24 febbraio con Gianluca Concialdi, la rassegna continua giovedì 10 marzo, alle 18:30, con la performance Vestirsi di sedie di Gianni Pettena, che partirà da piazza dell’Orologio in Manifattura Tabacchi, per poi proseguire per le strade della città.
concorsoualmente all’esibizione itinerante, il pubblico è invitato a partecipare ad un incontro con l’artista nello spazio Festa di Manifattura Tabacchi. L’incontro sarà l’occasione per approfondimenti sul percorso artistico di Pettena e la performance presentata per la prima volta al Minneapolis College of Art and Design nel 1971 e che arriva alla sua IV edizione in Manifattura Tabacchi a Firenze, dopo le tappe al NABA di Milano nel 2011 e al Centre Pompidou di Parigi nel 2016.
Vestirsi di sedie
Un gruppo di persone, in fila indiana, si rendono autosufficienti dando vita a degli oggetti disarticolati, senza forma e senza senso, cedendo ad essi comunque qualcosa. Le sedie attraversano la città, diventando strumenti adatti ad una possibile integrazione, disarticolati se non indossati, segnale della necessità di una presenza corporea per avere un senso. La performance fu condotta la prima volta da dieci allievi di Pettena al Minneapolis College of Art and Design, le sedie furono poi esposte insieme ad altra documentazione, come reperto, al Minneapolis Institute of Arts in una mostra in cui otto erano affisse alla parete e due erano state ibernate nella resina, imprigionate nelle due posizioni tipo, d’uso e di riposo.
Tutti gli appuntamenti della rassegna Giulietta sono aperti al pubblico e gratuiti. Non è necessaria la prenotazione.
Gianni Pettena (Bolzano, 1940) vive e lavora a Fiesole. È tra, fondatori, alla fine degli anni ’60 a Firenze, del movimento “architettura radicale” insieme a Superstudio, Archizoom, UFO. Nel 1972 realizza la sua prima mostra personale alla John Weber Gallery a New York. Negli anni successivi si dedica sia all’attività di artista che a quella accademica, spesso indagando le connessioni tra le proposte delle generazioni più giovani e il retaggio della sperimentazione iniziata negli anni ‘60. Le opere di Gianni Pettena, in particolare, lavori del cosiddetto periodo ‘americano’ (1972) e, molti disegni la cui visionarietà si è poi spesso tradotta in profetica realtà, assumono un valore tanto per la loro specificità e unicità all’interno della sperimentazione radicale degli anni Sessanta e Settanta quanto per, loro influssi sul mondo dell’architettura, del design e dell’arte contemporanea successivi. Il suo lavoro è stato presentato in musei e istituzioni come: il Centre Pompidou di Parigi (1978), la Biennale di Venezia (1996), il Mori Museum di Tokyo (2004), il Barbican Center di Londra (2006), il PAC di Milano (2010), e il Museion di Bolzano (2008, 2014 e 2017).