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Fermiamo gli allevamenti intensivi!

Fermiamo gli allevamenti intensivi!

Una nuova inchiesta di Greenpeace mostra dove si trovano gli allevamenti intensivi italiani che emettono più ammoniaca,

In Italia, gli allevamenti intensivi sono la seconda causa di formazione delle polveri fini (PM2, 5), più dei trasporti e del settore industriale. La grande quantità di ammoniaca emessa, combinandosi con altre componenti atmosferiche, forma il particolato secondario: una delle componenti più pericolose dello smog che respiriamo.

Le polveri fini sono responsabili di decine di migliaia di morti premature ogni anno: quasi 50.000 vittime in Italia nel solo 2019.

Inquinamento atmosferico, contaminazione delle falde acquifere e sofferenza animale: basterebbe solo la metà di tutto questo per fermare una volta per tutte il sistema tossico degli allevamenti intensivi.

Ma allora perché si continuano a finanziare i modelli zootecnici così inquinanti?

Greenpeace si sta impegnando per monitorare la grave crisi ambientale connessa alla produzione intensiva di carne e svolge attività di pressione sulle istituzioni affinché si ponga fine ai finanziamenti che alimentano questo sistema tossico che impatta pesantemente sulla salute dell’ambiente e delle persone, condanna milioni di animali a condizioni di vita dolorose e consuma risorse economiche e naturali.

È ORA DI FERMARE GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI.

Gli allevamenti intensivi sono vere e proprie fabbriche di carne, di sofferenza e inquinamento: non devono più essere finanziate con soldi pubblici che dovrebbero essere destinati ad attività agricole ecologiche e più virtuose.