Zelbio, un piccolo paese di grande fascino a 800 metri d’altezza sul ramo comasco del Lario, ospita il festival “Zelbio cult – Incontri d’autore su quell’altro ramo del lago di Como“: giunto alla dodicesima edizione, è organizzato da un gruppo di amici, in collaborazione con la Pro Loco e la Biblioteca comunale di Zelbio.
Motore e ideatore del programma è Armando Besio, giornalista di lungo corso a La Repubblica e da sempre innamorato di Zelbio: insieme hanno deciso di farlo diventare il palcoscenico di incontri colti e divertenti, invitando protagonisti del mondo culturale, mischiando i generi e giocando con le contaminazioni.
Venerdì 19 luglio era previsto l’appuntamento con Stefano Zuffi: per un lutto familiare, non potrà essere presente. Scusandosi con il pubblico, Zelbio Cult propone una serata sempre legata alla figura di Leonardo da Vinci: Chiara Gatti, storica dell’arte, propone una serata dedicata al Genio. “Dame, Vergini e Scapiliate, tutte le donne di Leonardo” è il titolo dell’incontro sulle figure femminili nelle opere e nella vita del grande artista.
Dalla prima Madonna bambina, che dipinse appena uscito dalla bottega del Verrocchio, alla misteriosa Scapiliata, dai capelli ribelli e l’identità incerta, passando per Cecilia Gallerani, alias La dama con l’ermellino, amante prediletta del Moro, che abitò le stanze del milanese Palazzo Carmagnola, oggi sede del Piccolo Teatro. Tutte le donne di Leonardo. Fra sacro e profano si dipana un racconto che mescola la biografia del genio, le corti, i capolavori, le invenzioni, con le figure femminili di cui egli mise completamente a nudo il cuore e la psiche. La Gioconda non fu infatti l’unica donna enigmatica della sua vita. I famosi ritratti di Leda, le due versioni della Vergine delle rocce, lo sguardo sfuggente della Belle Ferronnière, oltre a tutte le Madonne che Leonardo imbastì per il re di Francia, punteggiano la sua ricerca sui temi eterni della bellezza e dell’inconscio. L’anima e il volto delle sue creature impenetrabili tradiscono la grande ossessione di Leonardo: afferrare l’invisibile e ritrarlo in pittura.
Chiara Gatti è storica e critica dell’arte, specialista di scultura e di grafica moderne e contemporanee. Scrive per le pagine del quotidiano “La Repubblica”. Ha curato monografie e testi critici dedicati, fra gli altri, all’opera di Manet, Wildt, Amisani, Bucci, Rouault, Boccioni, Mirò, Carrà, Giacometti, Melotti, Baj, Ferroni, Lai. Ha pubblicato il saggio “Dentro la cornice”, dedicato al sistema dell’arte contemporanea, al fianco di Enrico De Pascale (Mondadori 2008), e “Insolite natività”(Interlinea 2012). Con Lea Vergine ha scritto “L’arte non è faccenda di persone perbene” (Rizzoli 2016).
Il curatore del festival: Armando Besio. Genovese di nascita (1957), legato a Zelbio dalle radici della famiglia materna, si è laureato in Storia dell’Arte con il professor Corrado Maltese presso l’Università di Genova, ha lavorato al Secolo XIX, al Lavoro e al Venerdì di Repubblica, ed è stato responsabile per vent’anni delle pagine culturali milanesi di Repubblica. Collabora con la Milanesiana, la manifestazione culturale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi.
ZELBIO CULT 2019
Incontri d’autore su quell’altro ramo del Lago di Como condotti da Armando Besio
19 luglio 2019
Chiara Gatti : “Dame, Vergini e Scapiliate. Tutte le donne di Leonardo”
Teatro Comunale di Zelbio,
Piazza della Rimembranza
zelbiocult.it
Articolo realizzato a cura di Redazione Cultura