“Mi chiamo Constance Mary Lloyd. Avevo ventidue anni quando ho incontrato Oscar Wilde, ma lui non è l’unica cosa importante della mia vita, anche se il nostro è stato un grande amore. Non mi sono mai sentita vittima di mio marito. Questa che state per leggere è la mia storia, la mia parte di verità.”
E’ in libreria il quinto volume della collana Femminile Singolare diretta da Sara Rattaro, “Lady Constance Lloyd. L’importanza di chiamarsi Wilde” di Laura Guglielmi, romanzo ispirato alla vita della moglie del celebre scrittore Oscar Wilde.
Colta, ironica e attraente, Lady Constance Lloyd (Dublino, 1858 – Genova, 1898), scrittrice, giornalista e attivista, è una figura femminile che deve ancora trovare la sua giusta collocazione nella Storia. Oscurata dalla fama e dagli scandali del marito, dal quale ebbe due figli Cyril e Vyvyan, Constance è una donna che merita di essere riscoperta. Femminista e progressista, è stata paladina di una rivoluzione culturale che voleva migliori condizioni di vita e istruzione per tutte le fasce “deboli” della società inglese, a partire proprio dalle donne. Ai suoi tempi era conosciuta quasi quanto Wilde per il suo impegno nella rigida, e spesso ipocrita, società vittoriana. Erano la coppia più in vista della scena londinese.
Nel 1896, dopo lo scandalo che investì il marito, Constance si trasferì in Italia, nella Riviera Ligure, dove viveva l’amica Lady Margaret Brooke, la sua “principessa asiatica”: prima a Nervi e poi a Villa Elvira a Bogliasco. È sepolta nel cimitero monumentale di Staglieno di Genova.
Sinossi
Tre atti, come la celebre commedia, L’importanza di chiamarsi Ernesto, che decretò il successo di Oscar Wilde.
La vita di Lady Constance Lloyd, però, non fu leggera e scoppiettante come una pièce dello scrittore che scelse per marito, ma nemmeno infelice. Di origine irlandese, come Wilde, crebbe in una famiglia agiata, con una madre insoddisfatta e violenta e un padre assente ed egoista. Molto più dotata del fratello Otho, non ebbe accesso alla sua stessa formazione perché le donne non potevano frequentare l’università. Conobbe Wilde in un salotto in cui lei, timida e bellissima, leggeva in italiano un canto della Divina Commedia. L’amore fu immediato e reciproco: insieme avrebbero conquistato Londra e incarnato un modello di coppia innovativa e originale.
Ma il sogno è destinato a infrangersi contro, continui debiti contratti da Wilde e con l’affacciarsi, nella loro vita, di Lord Alfred Douglas, Bosie. La relazione omosessuale tra Oscar e il giovane aristocratico sfocerà nel famoso processo per “sodomia” e “atti osceni”, che vedrà Wilde come protagonista e unico condannato. Pur essendo l’artista più famoso del suo tempo, Wilde verrà messo all’indice dalla bigotta società vittoriana, che prima lo aveva acclamato. Ma Lady Constance non abbandonerà mai il marito e saprà anche difendere, suoi figli dalla pesante eredità del nome che portano e reinventare se stessa, fuggendo dall’Inghilterra.
Innamorata dell’Italia, dopo un viaggio a Roma e a Firenze, diversi soggiorni in Svizzera e Germania, si stabilisce nella Riviera Ligure. Forte e coraggiosa, nonostante, suoi problemi di salute, continuerà fino all’ultimo a credere in se stessa e nelle sue capacità, vivendo anche una nuova intensa relazione.
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“Lady Constance Lloyd. L’importanza di chiamarsi Wilde”
di Laura Guglielmi
Editore: Morellini (11 novembre 2021)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 256 pagine
ISBN-10: 8862988621
ISBN-13: 978-8862988629
Peso articolo: 340 g
Dimensioni: 13.9 x 2.3 x 22.1 cm
Laura Guglielmi è nata a Sanremo ma vive a Genova, dopo aver trascorso alcuni anni a Roma e a Londra. Ha lavorato per le pagine culturali de “Il Secolo XIX” e ha diretto il web magazine www.mentelocale. it. Ha collaborato anche con Radio Rai, “D-la Repubblica delle donne”, e “TuttoLibri – La Stampa”.
Si è specializzata sul rapporto tra letteratura e paesaggio e ha curato una mostra fotografica su Italo Calvino, che è approdata anche alla New York University. Nel 2019 ha pubblicato, per la Newton Compton, Le incredibili curiosità di Genova. Suoi racconti sono usciti su antologie e riviste. Esperta di giornalismo culturale e di media digitali, insegna all’Università di Genova.
lauraguglielmi.it.