Il 23 Maggio del 1929, a Firenze, nasceva l’attore, regista e cantante Paolo Poli. Attore dalla forte connotazione comica, si rifaceva alla commedia brillante, creando atmosfere surreali ed oniriche. Fu principalmente attore teatrale, ma recitò anche in varie serie TV, commedie e programmi radiofonici ed in una decina di film, tra gli altri diretto anche da Franco Zeffirelli, Duccio Tessari e Roberto Faenza.
Dopo aver conseguito la laurea in Letteratura francese, si dedicò al teatro, iniziando ad esibirsi negli anni 50 nei piccoli teatri italiani.
Negli anni 60 iniziarono le prime apparizioni in RAI con letture di favole per bambini e subito notato per la sua originalità e capacità espressive, collaborò con Sandra Mondaini a “Canzonissima”.
Recitava spesso con un’impertinente vocina femminea.
Un maestro per quel certo teatro di varieta’ che sapeva giocare con l’intelligenza dell’ironia e degli sberleffi, ma con quella sua solida cultura alle spalle e quella sua raffinata eleganza capace di fargli sempre evitare il cattivo gusto.
Dai grandi classici alle favole per bambini, con una recitazione brillante, intelligente e provocatoria, sempre avvolta in un’atmosfera giocosa.
Con il coraggio dell’uomo libero e cosciente di sè seppe dichiarare sinceramente al mondo la sua natura gay in anni nei quali chi lo era faceva di tutto per nasconderlo.
Mi piace ricordandolo con un sorriso ed una sua frase: “Il torto di Dio è di non aver brevettato l’uomo.
Per questo ce ne sono in giro tante cattive imitazioni”.
Morì a Roma nel 2016.
Questa mia opera ad acquerello che è stata esposta nella mia mostra personale al “Museo della Grafica” di Palazzo Lanfranchi a Pisa nel 2021 è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa