Il 23 Ottobre del 1920, a Omegna, sul Lago d’Orta, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, Piemonte, nasceva Gianni Rodari (nome completo: Giovanni Francesco Rodari), scrittore per bambini, pedagogista, giornalista e poeta.
Visse un infanzia da bambino timido e schivo, con non facili rapporti con i suoi coetanei, fino a decidere di entrare in seminario, (che però ben presto lasciò), dove iniziò gli studi liceali. In seguito, mosso fin da giovanissimo dall’amore per i bambini e da spirito pedagogico, dagli studi liceali passò alle scuole magistrali.
Pur essendosi iscritto all’Università Cattolica, non arrivò alla laurea, e si dedicò subito all’insegnamento come maestro elementare in varie scuole del Varesotto. Per essersi rifiutato d’iscriversi al partito fascista fu valutato “insufficiente” come insegnante e da questo momento si andò sempre più a delineare il suo impegno politico, espresso in seguito non solo con le sue peculiarità letterarie.
Nel 1947 venne chiamato a Milano come inviato speciale dell'”Unità”, quotidiano sul quale iniziò a scrivere le sue prime filastrocche per bambini. Nel 1950, a Roma diresse “Il Pioniere”, dando un importante contributo come scrittore e come organizzatore di un progetto educativo.
Dopo aver pubblicato il libro pedagogico Il Manuale del Pioniere fu scomunicato dalla Chiesa come “ex seminarista cristiano diventato diabolico” ed i suoi libri venivano bruciati nei cortili delle parrocchie. Nel 1956 ritornò poi all'”Unità” di Roma come “capocronista” e nel 1958 a “Paese Sera” come inviato speciale, commentatore e corsivista.
Dal 1959 iniziò ad avere successo come scrittore per bambini pubblicando per la prestigiosa casa editrice “Einaudi” “Filastrocche in cielo ed in terra”. Da quel momento ogni sua pubblicazione ebbe grande successo e fu l’unico scrittore italiano a vincere il “Premio Hans Christian Andersen” (nel 1970). Pubblicò lavori pedagogici e saggi indirizzati agli insegnanti, genitori ed animatori e collaborò sia con la RAI che con l’inglese BBC come autore di programmi per bambini. Suoi testi pacifisti furono musicati da importanti cantautori come Sergio Endrigo, e fino al 1980, anno della sua morte, avvenuta a Roma, tenne conferenze ed incontri con gruppi teatrali e nelle scuole, con insegnanti, genitori ed alunni. Viene considerato tra i migliori scrittori per l’infanzia del XX Secolo.
Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa