Il 28 Ottobre nel 1988, a Firenze moriva il grande pittore Pietro Annigoni.
Era nato a Milano nel 1910 e da ragazzo passava molte ore alla Biblioteca Ambrosiana per apprendere la tecnica dei disegni di Leonardo.
Nel 1925 si trasferì con la famiglia a Firenze, dove frequentò l’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Felice Carena e Giuseppe Graziosi. Fin dagli inizi scelse unon stile fedele alla realtà e la sua prima mostra personale fu allestita nel 1932.
Nel 1947 con I pittori Gregorio Sciltian ed I fratelli Xavier ed Antonio Bueno fu tra I firmatari del manifesto dei “Pittori Moderni della Realtà”.
Utilizzò con grande abilità tecniche pittoriche antiche utilizzate nel Rinascimento, costruendo un suo percorso artistico in contrasto con gli stili pittorii del “Modernismo” e del “Post Modernismo”, in voga negli anni della sua attività, restando fedele al Realismo fino lla morte. Emerse nel campo della “ritrattistica” e nel 1949 si recò nel Regno Unito per eseguire vari ritratti ai regnanti e nel 1955 ricevette l’incarico per il ritratto alla Regina Elisabetta II (collocato alla “National Portrait Gallery di Londra ed utilizzato anche su francobolli e su una banconota delle Mauritius).
Eseguì ritratti anche ad altri personaggi famosi, come Papa Giovanni XXIII°, John Fitzgerald Kennedy, Filippo di Edimburgo, la Principessa Margaret, la Regina Madre, Alcide De Gasperi, Mohammad Reza Pahlavi con l’Imperatrice Farah (in occasione dell’incoronazione del 1967), Margherita II di Danimarca e molti altri. Si dedicò anche con impegno e passione alla tecnica dell’affresco, ricevendo commissioni in varie città italiane.
Una tra le sue opere più importanti viene considerato il ciclo pittorico della chiesa di San Michele Arcangelo a Ponte Buggianese, in provincia di Pistoia, per il quale lavorò dal 1967 fino alla sua morte, con l’aiuto di suai vari allievi.
Nel 2008 a Villa Bardini di Firenze è stato aperto il “Museo Pietro Annigoni”.
Di Pietro Annigoni conservo un simpatico e riconoscente ricordo personale legato al Premio per la Grafica che mi conferì nel 1975 quando fu in giuria a Firenze nel concorso di Grafica e Pittura riservato a tutti gli artisti militari appartenenti alla Regione Militare Tosco-Emiliana.
Questa mia opera a carboncino è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa