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Ricordo di un grande pittore italiano: Mario Sironi

Ricordo di un grande pittore italiano: Mario Sironi

Il 12 Maggio del 1885, a Sassari, nasceva il pittore Mario Sironi. Fu anche scultore, architetto, grafico e scenografo e tra i protagonisti del movimento artistico “Novecento”.

Si formò alla Scuola Libera di Nudo di Roma e conoscendo Boccioni, Severini, D’Elia e Balla, iniziò a frequentare l’ambiente Futurista, partecipando anche, nel 1914, alla “Libera Esposizione Internazionale Futurista”. Dopo la 1a guerra mondiale, pur continuando a frequentare i futuristi e ad esporre nelle mostre del movimento, fu attratto anche dalla pittura metafisica. All’inizio degli anni Venti nacquero i suoi paesaggi urbani che caratterizzarono per molto tempo la tematica del suo lavoro.

Per oltre vent’anni fu illustratore de “Il Popolo d’Italia” e nel 1922, fu tra i fondatori del movimento “Novecento” che teorizzava una “moderna classicità” attraverso una cosiddetta “sintesi purista”. Partecipò alla Biennale di Venezia e con “Novecento” iniziò ad esporre anche a livelli internazionali. Negli anni Trenta teorizzò il ritorno alla pittura murale, praticandola attivamente anche attraverso la grande decorazione. Il suo stile ebbe poi una variazione con accenti espressionistici.

Partecipò alla Triennale di Milano ed alla Quadriennale di Roma e tra la fine degli anni 40 e gli anni 50 creò varie scenografie e costumi per il teatro, a “La Scala” di Milano, al “Teatro Comunale” di Firenze ed al “Teatro Romano” di Ostia. Morì nel 1961 a Milano e viene considerato tra gli artisti italiani di maggior prestigio del ‘900.

Questa mia opera a sanguigna è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa