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Ricordo di un grande poeta e scrittore italiano: Ugo Foscolo

Ricordo di un grande poeta e scrittore italiano: Ugo Foscolo

Il 10 Settembre del 1827, a Londra, in Inghilterra, moriva il grande poeta Ugo Foscolo.
Era nato nel 1778 nell’isola nota con il nome italiano di Zante, allora territorio della “Repubblica di Venezia” ed in seguito divenuta isola greca con il nome di Zàkynthos, nell’arcipelago delle Isole Ionie, nel Mar Ionio, ed è stato anche scrittore e traduttore, considerato tra I principali letterati del “Neoclassicismo” e del “Preromanticismo”.

Fu costretto fin da giovane a lasciare l’isola e questo lo fece sentire un esule per tutta la vita, avvertendo profondamente lo strappo da quella cultura ricca d’ideali classici di cui era intrisa la sua terra natale, pur considerando l’Italia la sua madrepatria.
La sua vita fu caratterizzata da fughe e viaggi, sempre per motivi politici, (fu militante delle forze armate napoleoniche ma in modo critico ed un forte oppositore degli austriaci per I suoi fieri sentimenti italiani e le sue convinzioni repubblicane). Privo di fede religiosa e dell’amore di una donna, visse furiose passioni interiori, caratterizzate da contrasti tra razionalismo e titanismo di stampo romantico e la serena compostezza del neoclassico.

Visse per un periodo nel Lombardo-Veneto, ma nel 1813 partì per un nuovo volontario esilio, per poi morire povero nel 1827 nel sobborgo Londinese di Tunham Gree. Nel 1871, dopo l’Unità d’Italia, per decreto del governo italiano, le sue ceneri furono riportate in Italia e custodite definitivamente nella Basilica di Santa Croce in Firenze.
Scrisse vari componimenti poetici (odi e sonetti), romanzi (“Sesto Tomo dell’Io”, “Ultime Lettere di Jacopo Ortis”), tragedie teatrali (“Tieste”, “Ajace”, “Ricciarda” e l’attribuita “Edippo”) e molti altri scritti, oltre a curare varie importanti traduzioni.

Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa