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Roberto Benigni compie settant'anni: auguri!

Roberto Benigni, attore, comico, regista e sceneggiatore

Il 27 Ottobre del 1952, a Castiglion Fiorentino (AR), nasceva Roberto Benigni.
Attore, comico, regista e sceneggiatore, fu iscritto in un seminario fiorentino, che abbandonò dopo l’alluvione fiorentina del 1966 e sentì presto la sua attrazione per il mondo dello spettacolo, iniziando la sua attività come cantante e musicista.

Calcò il suo primo palco da attore al teatro Metastasio di Prato nel “Re Nudo” per poi iniziare la sua attività di comico d’avanguardia. Nel 1972, a vent’anni, si trasferì a Roma, dove iniziò a partecipare a diversi spettacoli ed a fare la sua prima esperienza anche come regista.
Arrivò alla RAI con il programma comico surreale “Onda Libera” (che avrebbe dovuto chiamarsi “Tele Vacca”), per poi approdare al Cinema nel 1977 con il film “Berlinguer ti voglio bene”.

Personaggio imprevedibile, scomodo, incontenibile e vivace, fece subito scalpore per la sua originalità e da quel momento innumerevoli saranno le sue presenze in spettacoli televisivi (note le sue partecipazioni ai programmi ideati da Renzo Arbore e le sue performance rivoluzionarie al Festival di Sanremo ed in vari show del sabato sera) e varie le sue presenze cinematografiche, anche internazionali, che lo portarono a collaborare con grandi personaggi, come Walter Matthau, Massimo Troisi, Tom Waits, Paolo Villaggio, Federico Fellini e molti altri.
Dal 1983 iniziò anche le sue esperienze di regia cinematografica ed al suo attivo ha molti premi, quali il “Gran Prix Speciale al Festival di Cannes”, il “David di Donatello” (in 10 occasioni, dal 1983 al 2017), il “Nastro d’Argento” (in 12 occasioni, tra candidature e premi), il “Globo d’Oro” ed il “Premio Cesar”. Nel 1999 gli fu conferito l’Oscar per il film “La Vita è Bella”. Tra i suoi film di maggior successo: “Tu Mi Turbi”, Non Ci Resta che Piangere”, “Il Piccolo Diavolo”, “Johnny Stecchino”, “La Vita è Bella”, “Pinocchio”.

Questa mia opera realizzata a seppia che è stata esposta nella mia mostra personale al “Museo della Grafica” di Pisa nel 1921, è in suo omaggio.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa