I cinquanta sonetti che costituiscono il poema sono una prodigiosa invenzione ironica, comica e fantasiosa della più grande e rivoluzionaria scoperta dell’età moderna: La scoperta de l’America.
Ambientata in una tipica osteria romana e raccontata da un popolano avventore, ha il ritmo e l’euforia date dal vino e, al tempo stesso, le sue note malinconiche: è una “scoperta” improbabile, sorniona ed esilarante, raccontata in una lingua, una musica e una fantasia che sono alla base della nostra cultura.
Le avventure di Colombo descritte in modo pittoresco contengono tutti gli ingredienti della favola tradizionale: il buono, Colombo; i cattivi, il re e suoi ministri; l’avventura sui mari e misteriose ed esotiche terre lontane.
L’opera in endecasillabi di Cesare Pascarella, intramezzata dalle musiche e canzoni eseguite dal vivo, ha la grande teatralità di una narrazione popolare e il merito di varcare i confini della poesia dialettale.
“Ah quell’omo! je fecero, chi sete?
Eh, fece, chi ho da esse’? So’ ‘n servaggio”.
dal 21 al 26 maggio 2019 ore 21.00
(domenica ore 17.30, mercoledì 22 ore 17.00)
La scoperta de l’America
di Cesare Pascarella
Adattamento e regia Stefano Messina
con Stefano Messina, Marco Foscari e Chiara Bonome
Musiche Pino Cangialosi Luci Valerio Camelin Aiuto regia Chiara Bonome
TEATRO VITTORIA / ATTORI & TECNICI
Piazza S.Maria Liberatrice 10
Roma
Ufficio Stampa: Artinconnessione
Articolo realizzato a cura di Redazione Cultura