Memorie di Adriana è uno spettacolo… sul punto di cominciare. Infatti davanti alla porta chiusa del camerino di Adriana Asti va in scena invece un altro spettacolo, apparentemente non previsto.
Una figura si affaccia nel buio: “Lei non verrà. Io la conosco.Molto meglio di quanto lei conosca se stessa…” e sarà lei, questa figura, a raccontare di quell’Adriana che non vuole entrare in scena, che fugge pur restando dov’è, che mostrandosi si nasconde, che dimenticando ricorda, che canta per restare sola.
Un’attrice sul palco deve diventare un personaggio per riuscire a parlare di sé: è un inganno, forse una necessità.
Ancora una provocazione, ancora una fuga.
Fantasie, pensieri, racconti prendono vita, mescolandosi al teatro.
A raccontare non sono soltanto gli episodi di una lunga carriera, le ansie del palcoscenico, gli incontri con i più grandi registi di teatro e di cinema, i travestimenti e le nudità, la leggerezza e la follia.
A raccontare è il meccanismo stesso di questo spettacolo, la scelta di apparire senza rivelarsi, di guardarsi da fuori quasi con distacco, riversando su quell’altra se stessa ironia e rabbia, irritazione e tenerezza.
Dentro questo meccanismo in cui nessuno gioca solo la sua parte, c’è un direttore del teatro che si vergogna della sua coda leonina, c’è un tecnico che vorrebbe non sentirsi una gallina che in realtà è un pollo, c’è un ammiratore che colleziona ricordi.
E soprattutto c’è lei, e c’è l’altra: una impigliata nelle tavole del palcoscenico, l’altra in camerino, a guardarsi allo specchio e cercare un nuovo trucco.
Sempre a sentirsi fuori posto, per poi scoprire che forse l’unico posto è il teatro, perché totalmente illusorio.
dal 15 gennaio al 10 febbraio 2019
MEMORIE DI ADRIANA
uno spettacolo di Andrée Ruth Shammh (adattamento teatrale e regia) tratto dal libro “Ricordare e dimenticare”, conversazione tra Adriana Asti e René De Ceccatty
con Adriana Asti e con Andrea Soffiantini, Andrea Narsi
musiche Alessandro Nidi
al pianoforte Giuseppe Di Benedetto
drammaturgia Federica Di Rosa
scene Gian Maurizio Fercioni
luci Domenico Ferrari
costumi realizzati dalla sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni
produzione Teatro Franco Parenti in collaborazione con Festival dei Due Mondi di Spoleto
Durata: 1 ora e 40 minuti
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo 14
20135 Milano
teatrofrancoparenti.it