Il tema dei cambiamenti climatici, uno degli argomenti di ricerca più attuali e urgenti per i biologi ed ecologi marini, rappresenta una tra le sfide più impegnative nell’ambito della conoscenza scientifica, in particolare per le implicazioni sul futuro dell’umanità.
Questa fondamentale questione sarà al centro del seminario pubblico coordinato e promosso dagli esperti della Stazione Zoologica Anton Dohrn “Un tuffo nel mare che cambia“, che si svolgerà dal 21 al 23 di giugno 2019 ad Ischia.
La manifestazione a carattere divulgativo-scientifico è realizzata a conclusione del progetto Internazionale High-CO2 Seas, realizzato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn che include l’adesione di 6 gruppi di ricerca provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti.
L’evento avrà lo scopo di illustrare le unicità del mare dell’Isola verde e dell’area marina protetta che la circonda, puntando allo studio delle sue aree maggiormente interessate dal cambiamento climatico e, conseguentemente, dell’ecosistema marino.
Si inizia il 21 giugno, alle ore 18:00, con l’incontro presso la Biblioteca Antoniana di Ischia, organizzato dai ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli – sede di Villa Dohrn ad Ischia Nuria Teixido, Maria Cristina Gambi e Marco Munari in sinergia con l’Area Marina Protetta del Regno di Nettuno, nelle persone del direttore Antonino Miccio e di Caterina Iacono.
L’incontro sarà moderato dal giornalista di “La Repubblica”, Pasquale Raicaldo.
Le acque attorno all’isola di Ischia rappresentano un vero e proprio laboratorio naturale, grazie alla presenza di aree ad emissione di CO2 provenienti dal fondale, un fenomeno di vulcanesimo secondario che consente lo studio dell’acidificazione marina e degli effetti sugli organismi dal punto di vista ecologico ed evolutivo.
“Il sistema particolare delle risorgenze acide e di anidride carbonica presenti nell’Isola Verde permettono al Centro Studi Cambiamenti Globali della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Ischia di anticipare e prevedere gli effetti dei nostri ecosistemi futuri. Ciò ci consente di acquisire elementi fondamentali per capire anticipatamente come cambieranno le interazioni tra gli organismi e come muteranno i beni e i servizi ecosistemici che permettono anche all’uomo di sostenersi, proprio grazie alle risorse naturali del mare. Si tratta di un grande progetto che sta raggiungendo ottimi risultati, che avranno cruciali implicazioni per il futuro della ricerca e dell’umanità nel suo rapporto con il mare”, commenta Roberto Danovaro, Presidente Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Da anni, queste aree sono diventate, infatti, vere e proprie finestre di conoscenza e la loro osservazione ci consente di prevedere i prossimi scenari che interesseranno, molto probabilmente, i mari che ci circondano.
“Si tratta di una delle straordinarie ricchezze della nostra area marina protetta, sempre più punto di riferimento della ricerca internazionale: qui biodiversità e geodiversità si incontrano dando vita a scenari unici al mondo”, spiega Antonino Miccio, direttore dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno.
“Un tuffo nel mare che cambia” darà spazio proprio alle iniziative promosse dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, allo scopo di valorizzare l’importanza della piccola pesca artigianale.
Per l’occasione interverranno, portando il loro prezioso contributo, con Antonino Miccio, Direttore AMP Punta Campanella e Direttore F. F.AMP Regno di Nettuno; Pasquale Saurino, Presidente consorzio cooperative piccola pesca delle isole di Ischia e Procida; Alice Mirasole, borsista presso la SZN e Carlo Cerrano, docente dell’Università Politecnica delle Marche, che tratterà del ruolo crescente della Citizen Science.
Durante la manifestazione sarà aperta al pubblico un’esposizione fotografica dedicata proprio ai sistemi di emissione presenti a Ischia, realizzata da Pasquale Vassallo.
L’evento proseguirà nei giorni 22 e 23 giugno, con la proiezione del filmato interattivo in realità virtuale “Crystal Reef” presso il Museo Etnografico del Mare di Ischia Ponte, durante gli orari di apertura della struttura.
Articolo realizzato a cura di Redazione Cultura