Quale soluzione addotterste per raccontare una storia di fantascienza ambientata 300 anni nel futuro, consapevoli del fatto che la post-produzione in computer grafica 3d e le epiche battaglie spaziali sono ben lontane dal budget disponibile?
Il regista neozelandese Ferand Peek ha trovato la soluzione. Una soluzione geniale.
In questo corto di 13 minuti è riuscito a far vivere una storia sci-fi combinando la sua conoscenza del genere con un punto di pensiero laterale per riformulare letteralmente il problema in una storia avvincente e claustrofobica.
Quasi tutto girato sul primo piano di un mercenario della Black Rock Industry, il video racconta della disastrosa missione di invasione coloniale in cui periscono centinaia di “soldati”.
Il riflesso sul casco del mercenario, l’icona sulla sinistra in basso dello schermo, le voci registrate, i dati memorizzati, i momenti del dopo atterraggio sono gli elementi su cui si basa un perito forense per respingere la richiesta di indennizzo del mercenario, rimasto gravemente ferito subito dopo essere stato paracadutato sul pianeta.
Ferand Peek ha trovato il giusto connubio per raccontare la più alta fantascienza in un video girato con pochi mezzi ma con professionalità elevatissima.
Giorgio De Novellis
qui, per sapere di più su “Mis-Drop”:
https://directorsnotes.com/2014/05/26/ferand-peek-mis-drop/